L’Alba chiude al suo meglio. In una serata che ha visto la sanguinosa Valencia-Baskonia a ‘La Fonteta’ e la vittoria del Real ad Istanbul con conseguente addio di Gabriel Deck direzione Nba con la chiamata degli Oklahoma City Thunder, alla Mercedes-Benz Arena di Berlino non c’è stata partita. Alba-Stella Rossa, che a livello di classifica vedeva già ben tutto deciso da un bel po’ di tempo, conferma i grandi progressi della squadra tedesca soprattutto nella mid-range di classifica della Turkish Airlines Euroleague.
I ragazzi di Aito, dunque confermano i progressi visti nelle ultime settimane e annientano la compagine di Belgrado su ogni punto di vista del gioco. Eurodevotion, come sempre, vi porta nelle situazioni campo ed extra-campo che hanno deciso Alba-Stella Rossa, terminata sul punteggio di 81-58, e messe per esteso nella consueta analisi in 5 punti.
Alba-Stella Rossa: il secondo quarto del divertimento
Se c’è un minimo comune denominatore nelle partite targate Alba Berlino quello è il fattore divertimento. Poche idee, tanto estro in attacco e tanto divertimento nel correre up&down in campo. Il 25-8 di parziale messo in mostra nel secondo parziale di gioco ha annichilito la Stella Rossa di coach Radonjic, incapace in ogni modo di contrastare la grande verve offensiva che contraddistingue il roster della squadra guidata (forse per l’ultima volta in Turkish Airlines Euroleague, ndr.) da coach Aito Garcia.
Alba: la chiave è l’intensità e la voglia
Se non ci fosse stato il solito dilemma ormai noto a tutte le squadre non eccelse nel panorama continentale riguardo infortuni e il fronteggiare la situazione COVID-19, l’Alba Berlino sarebbe una delle squadre che in un modo o nell’altro sarebbe finita più in alto in classifica. L’intensità vista nelle ultime settimane, anche nel K.O. interno subito la scorsa settimana contro il Valencia di Ponsarnau, mette in mostra una squadra che sa essere intensa e che dedica tutta sé stessa quando è sul campo. Sarà un vero punto interrogativo il gioco dell’Alba nella prossima stagione.


Stella Rossa: stagione da dimenticare su tutti i fronti
Nelle passate stagioni ha dimostrato in più di qualche occasione di essere quella squadra che può dare fastidio a chiunque se in giornata, ma la Stella Rossa a parte alcuni sprazzi nel finale vedasi la vittoria ad OAKA e la vittoria casalinga contro il Maccabi di Sfai, la squadra di Radonjic ha deluso. Troppo dipendente dalle guardie Loyd e Walden e troppo incostante nel creare pericoli su entrambi i lati del campo. Sarà una primavera di pensieri in quel di Belgrado.
Alba-Stella Rossa: è la partita di Peyton Siva
L’Alba domina nel secondo quarto e poi amministra con ottime percentuali dal campo e un controllo del ritmo notevole. Alba-Stella Rossa nel complesso si potrebbe sintetizzare in questo modo. Per gli amanti dei protagonisti e dei numeri, invece, è da segnalare la partita di Peyton Siva. Alternatosi a Granger nel ruolo di play, Siva insieme ad Erikkson e Fontecchio è il trascinatore dal sovracitato secondo quarto in avanti della sfida, dando riposo così anche alla stella Luke Sikma. Per Siva prestazione da 17 punti, 8 assist e 2 rubate che gli permette di essere l’MVP di Alba-Stella Rossa.


Simone Fontecchio: il frutto del lavoro di coach Aito
Alba-Stella Rossa chiude un capitolo importante nella stagione dei Berlinesi. Quindicesimo posto in EL, che dovuto a meno infortuni e situazione COVID poteva addirittura essere migliore, ha messo dal punto di vista del basket giocato una squadra godibile nel suo complesso. Uno degli esempi è Simone Fontecchio. Dal non vedere il campo nelle precedenti stagioni, in terra tedesca si è proprio sviluppato come giocatore e ha dimostrato di saperci stare ai piani alti della Turkish Airlines Euroleague. Tutto ciò è merito di un ambiente tranquillo e di un maestro difensivo come Aito, probabilmente al suo ultimo viaggio tra i grandi ma che ha creato basi solide di un progetto si spera duraturo.
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