Claudio Coldebella, general manager dell’Unics ed ex regista della Virtus dal 1989 al 1996, è stato intervistato dal Resto del Carlino quando mancano tre giorni all’attesissima gara 1 della semifinale di EuroCup tra Virtus Bologna e Unics Kazan.
Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
In Russia la Virtus ritroverà il pubblico
Sì, un’arena da 4mila persone. C’è passione qua, Kazan è una sorta di capitale dello sport. L’anno scorso hanno organizzato la Coppa Cev di volley e qua c’è tradizione nella pallavolo. Poi l’hockey su ghiaccio, seguito anche da 10-12mila persone.
In Russia hanno fatto una scelta diversa. Sputnik per tutti. Mi aspetta il richiamo. Così qui siamo tutti più sicuri.
L’EuroCup, come la Coppa delle Coppe (vinta dalla Virtus) del 1990, è la seconda coppa continentale
Già, Firenze, 13 marzo. La finale con la maglia Virtus. Il successo sul Real Madrid. L’infortunio di Roberto Brunamonti e un mio utilizzo maggiore. Che bel flash



Una finale anticipata
Nemico mai. Rivale in una semifinale che arriva troppo presto. Virtus e Kazan meritavano la finale. La formula è questa, l’accettiamo.
La Virtus è favorita
E non lo dico per piangermi addosso. La Virtus ha vinto sempre, mi sembra che questo aspetto non sia stato sufficientemente evidenziato
Pajola il nuovo Coldebella?
Intanto diciamo che Alessandro mi è sempre piaciuto. E non ne parlo bene da oggi. Djordjevic gli ha ritagliato un ruolo su misura. L’ha aiutato a cresce. E’ un ragazzo che adesso sposta. Difende, ha la spirito giusto e grande fisicità. E lavora tanto. Sì, come facevo io. Credo che per Pajola avere un tecnico come Djordjevic valga tanto
Nella finale di Barcellona nel 1998 la prima volta contro la Virtus
Già, la prima volta non l’ho dimenticata. Ero un ex ancora troppo fresco. Finale di Coppa dei Campioni a Barcellona. Subito, dopo 7 anni di Virtus, una finale contro gli ex compagni, l’ex allenatore, gli ex tifosi. Non solo ho perso la finale, ma non mi sono nemmeno goduto quella partita. Mi sarebbe piaciuto giocarci dopo. Già in semifinale mi era toccato affrontare la Benetton. Non ho mai giocato per loro, ma sono di Castelfranco Veneto, la zona è quella.
Chi teme?
Facile, Belinelli e Teodosic. Il loro talento e il loro carisma. La Virtus ha fatto un percorso netto. Non è facile.
Intanto l’Unics Kazan, in attesa di gara 2, chiama a raccolta i suoi tifosi



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