Virtus-Unics: una finale anticipata?

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Se dall’altra parte del tabellone Monaco e Gran Canaria possono essere descritte come le due sorprese, le squadre frizzanti della competizione; Virtus Bologna e Unics Kazan sono le regine tanto attese, due compagini che si studiano a distanza dall’inizio della stagione, come due felini rivali, in attesa di scontrarsi quando ormai è giunto il tempo di deporre l’umiltá, quando appaiono le prime frange rosee dell’Eurolega 2021/22.

Due tragitti differenti

Se il cammino delle V nere è stato lineare, con 18 vittorie e 0 sconfitte, mostrando fin dalla prima fase una muscolatura in grado di irradiare un’aura di buona salute, appiccando costantemente fuoco al nido di serpi che cercava di avvelenarle le viscere dopo qualche capitombolo in campionato; l’Unics Kazan ha passato una stagione europea sulle montagne russe. Mentre nella VTB United league è seconda a pari punti con il Cska, in Eurocup ha faticato più del previsto arrivando a questa semifinale dopo 13 vittorie e 6 sconfitte ( 2 proprio contro la Joventut Badalona appena eliminata dai bianconeri). Il quarto di finale contro il Lokomotiv Kuban è stata la fotografia della stagione della compagine allenata da coach Dimitris Priftis (alla sua quarta stagione sulla panchina dei verdi): centoventi minuti costellati da pallacanestro di altissimo livello con blackout inspiegabili.
La Virtus per vincere questa serie dovrà affondare il pugnale durante quei blackout e soprattutto dovrà limitare i danni nei momenti di eccitazione cestistica al limite del selvaggio di Canaan e compagni.

Assist e rimbalzi offensivi

Dopo aver seguito la stagione delle due squadre e dando un’occhiata alle statistiche, due dati attirano l’attenzione: i rimbalzi offensivi e gli assist. Dal primo potranno derivare anche le sorti della serie. L’Unics Kazan è la seconda squadra della competizione per rimbalzi offensivi (dietro i francesi di Monaco); nei quarti di finale, John Brown – ex Brindisi – e Jordan Morgan hanno collezionato in due 8 rimbalzi a sera. Numeri che sommati a quelli di Okaro White – ex Virtus – Isaiah Canaan e John Holland, fanno tremare considerando le possibilità di secondi e terzi tiri che i verdi di Russia riescono ad ottenere. In stagione sono 15,33 i rimbalzi offensivi di media, una cifra altissima, comparata soprattutto agli 8,66 di media dei bianconeri.

Il piacere di passarsi la palla, tante volte, nelle conferenze pre gara o nelle interviste del post partita, abbiam sentito ripetere questa frase a coach Djordjevic; parole belle, dolci, che galleggiano nell’aria primaverile concretizzandosi sul campo. La Virtus padroneggia in EuroCup con 24,33 assist di media; certo, con il duo serbo è tutto più semplice: Teodosic fattura 6,8 assist mentre il suo fido scudiero Markovic 6,4. Ma alla sagra dell’altruismo partecipano attivamente anche altri interpreti, su tutti Belinelli, Pajola, Adams e Ricci.

In questa speciale statistica i russi non eccellono con soli 17 assist a gara. Probabilmente lo stile di gioco all’arrembaggio non aiuta i registi di Kazan.

Stefan Markovic

Dopo l’infortunio avvenuto durante il derby (lesione parziale della giunzione mio-tendinea del peroneo lungo), la Virtus cercherà di recuperarlo durante la serie, ma molto probabilmente, Stefan Markovic, non potrà partecipare alla gara inaugurale della semifinale. Un’assenza pesante considerando l’importanza che potrebbe aver il serbo in fase difensiva sugli esterni dell’Unics ( soprattutto Canaan e Smith).

Un vuoto di leadership e coraggio che dovrà essere colmato dalla freschezza e dall’audacia di Alessandro Pajola e dall’esplosivitá e la classe di Josh Adams; chiamato alla grande occasione. L’ex Malaga sembra sempre più integrato all’interno del gruppo, e lo dimostrano, oltre alle prestazioni sempre più convincenti, le parole rilasciate prima della serie con la Joventut Badalona:

Abbiamo un conto in sospeso con la storia

Il pubblico

La Virtus giocherà la gara ( o le gare casalinghe) ancora senza la sua gente sugli spalti, in un silenzio denso ed estenuante, come la calma al centro di un uragano. Gara 2, invece, verrà giocata in Russia con il pubblico presente. Quest’anno i bianconeri hanno disputato probabilmente una delle migliori partite della stagione proprio in Russia, contro il Lokomotiv Kuban, sempre con il pubblico presente sugli spalti, seppur con una capienza abbastanza delimitata.

Questa volta la sensazione potrebbe essere differente, dopo tanti mesi giocati a porte chiuse. Quattromila spettatori riempiranno il palazzo studiando i giocatori virtussini con attenzione. Ottomila occhi, un tribunale rumoroso che si imprimerà sulle membra degli uomini di coach Djordjevic.

Cosa limitare?

La Virtus dovrà limitare i tiri da 3 di Kazan (in striscia sono capaci di pesanti parziali in pochi minuti) cercando di spostare il raggio di tiro dei russi dalla media, dove il solo Jamar Smith, con il suo arresto e tiro, è pericoloso. L’Unics è in grado di schierare un quintetto con 5 cinque giocatori temibili dai 6,75 (con White e John Brown in coppia), i lunghi bianconeri dovranno spesso uscire dal loro raggio d’azione abituale per non rischiare di essere puniti.
Il quintetto basso con Weems da 4 potrebbe essere una soluzione? Si, ma si rischierebbe di soffrire a rimbalzo dove i russi eccellono.

Limitare il tiro da 3 punti, andare con aggressività a rimbalzo, approfittare delle distrazioni difensive tagliando senza palla e non permettere a Canaan e soci di giocare a ritmo alto; queste le chiavi per inceppare la temibile macchina russa.

Dal canto suo la squadra simbolo della Repubblica del Tatarstan dovrà tirare dalla lunga distanza (di cui nei quarti ha dimostrato di vivere o morire, abusandone meno in gara 3) con alte percentuali per non permettere ai bianconeri di correre in campo aperto dove Dio sa, anzi anche Badalona, Lubiana e mezza Europa, quanto la Virtus possa essere letale.

Due compagini totalmente differenti, la Virtus si nutre del gioco di squadra, con picchi di talento di Teodosic e Belinelli; mentre l’Unics è molto solista. Una semifinale dal pronostico incerto.


Gara 1

Martedì 6 aprile 20:45, Virtus Segafredo Bologna – Unics Kazan


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