Round 31: Lo Zenit fa un altro passo verso i Playoff

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Dura poco più di un quarto il derby russo fra Khimki e Zenit che gli uomini di Pascual vincono 91-70 grazie ad una prova eccellente dall’arco. I biancoazzurri mandano in doppia cifra quattro uomini e altrettanti realizzano 9 punti, segno di una prova corale di una squadra che non vuole fallire l’appuntamento con la storia. Per il Khimki non basta il solito Mickey, che ormai sta cercando di mettersi in verina per la prossima stagione. Analizziamo la partita attraverso i consueti 5 punti di Eurodevotion.

Shved e le palle perse

I padroni di casa non partono male: Zaytsev fa un gran lavoro su entrambi i lati del campo e propizia il parziale di 9-4 iniziale, riuscendo spesso e volentieri a trovare un vantaggio contro Pangos nell’uno contro uno. I problemi per Maltsev – sembra incredibile dirlo – cominciano con l’ingresso di un Alexey Shved sempre più corpo estraneo; l’ex Knicks infatti causa 5 delle 7 palle perse del Khimki che aprono la letale transizione condotta da Ponitka e Hollins che portano lo Zenit sul 12-9. Il primo quarto, tutt’altro che spettacolare e dominato dalle difese, termina 14-11 per gli ospiti

L’importanza di Gudaitis e Zubkov

Le cose per lo Zenit sembrano sbloccarsi con l’ingresso di Gudaitis e Zubkov che cambiano il volto tecnico della squadra: il lituano in particolare grazie alla capacità di ricevere e giocare in post basso permette a Pangos di variare il proprio gioco che con Poythress e Black (impalpabile) si limita per forza di cose al pick ‘n’ roll. Zubkov è invece sempre prontissimo a farsi trovare sul lato opposto alla palla: le attenzioni generate da Guidaitis facilitano il passaggio skip degli esterni per il russo che con due triple si rende protagonista del parziale di 25-18 che consente ai suoi di andare al riposo sul 39-29

La fuga nel terzo quarto

Lo Zenit scappa definitivamente al rientro dagli spogliatoi grazie al quintetto probabilmente migliore che Pascual può proporre, ovvero quello con Gudaitis circondato da quattro tiratori. L’ex Olimpia si dimostra il solito giocatore favoloso nel far uscire la palla con tempi perfetti dal raddoppio e apre al bombardamento di Hollins, Baron e Thomas che aprono il solco definitivo in una partita che il Khimki, come spesso capita, abbandona mentalmente dopo la prima spallata. Lo Zenit terminerà con 13/24 dalla lunga distanza, ovvero il 52.4%, ma la percentuale avrebbe potuto essere superiore se non avessero forzato tre o quattro conclusioni a match ampiamente deciso.

Qual è il vero valore di Shved?

Sono tre stagioni che il Khimki parte come una delle grandi sorprese dell’Eurolega e finisce puntualmente per essere la più grande delusione della competizione, e spesso questo è racchiuso nell’atteggiamento di colui che dovrebbe essere il leader della squadra: Alexey Shved è un realizzatore fenomenale, ma il suo score è spesso e volentieri inutile ai fini del risultato e questo è un trend che lo accompagna da tutta la carriera e per questo difficile o quasi impossibile da invertire. Anche oggi i 19 punti con 7/15 non sono fedeli al pessimo approccio avuto sin dal suo ingresso, tale da far perdere al Khimki la fluidità iniziale. Probabilmente Shved potrebbe essere importante uscendo dalla panchina di una squadra da titolo, ma la sua credibilità a livello di leadership, purtroppo, pare definitivamente tramontata.

La bagarre Playoff

Zenit, Valencia e Baskonia: sono le tre squadre che probabilmente si giocheranno l’ottavo posto fino alla fine e delle tre oggi sembrano i Taronja quelli col calendario più agevole. I russi dovranno cercare di vincere tutte e quattro le partite (recupero col Pana il 12 aprile) o vincerne tre e sperare che la squadra di Ponsarnau perda il derby dell’ultima giornata proprio contro i baschi: in caso di arrivo a pari punti con gli uomini di Ivanovic sarebbe lo Zenit a qualificarsi grazie al +3 negli scontri diretti. Il grande vantaggio sarà quello di giocare sempre in casa da qui fino alla fine: dovessero arrivare i Playoff per lo Zenit si farebbe la storia.

Photo: credits to Euroleague.net

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