Valencia-Fener: il ruggito dei ‘Taronja’ ferma i turchi

Una difesa collettiva straordinaria tiene vivo il sogno dei ‘Taronja’ di restare in corsa playoff. Ecco quanto successo in Valencia-Fener.

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La corsa agli ultimi biglietti playoff resta viva. Oltre il risultato del Pireo, quello dell’Efes che è tornato il rullo compressore che noi tutti abbiamo ammirato nella passata stagione anche contro lo Zalgiris, e un Baskonia d’altri tempi che spazza in un terzo quarto folle il Bayern del Trinka, anche Valencia-Fener regala un verdetto sicuramente fondamentale in chiave post-season.

A ‘La Fonteta’, l’ultimo match di giornata regala una partita non di certo tra le migliori della stagione, ma regala di sicuro un aspetto fondamentale per il gran finale di regular season della Turkish Airlines Euroleague: il Valencia se la vuole giocare fino alla fine e il Fener ancora deve faticare molto per raggiungere le Sweet 8 del Vecchio Continente.

Valencia-Fener, dunque, vede vincere i padroni di casa guidati da coach Ponsarnau per 66-52, punteggio che come di consueto andremo ad analizzare nella consueta analisi in 5 punti targata Eurodevotion.

Valencia-Fener: è il monologo della difesa ‘Taronja’

E’ la partita delle difese. In attacco non si splende sin dall’inizio della contesa e chi prende il controllo della sfida senza più lasciarlo sono proprio i valenciani. Sin dal primo parziale (18-10),i padroni di casa gestiscono il match a ritmi blandi, alternando transizioni importanti e una difesa trappola che ha creato tanti, ma tantissimi grattacapi all’attacco della squadra di coach Kokoshkov. Come una squadra catenacciara che lotta per salvarsi deve fare i punti della vita contro una squadra più forte, i padroni di casa sono bravi ad imbrigliare tutto o quasi il Fener. Non un bel vedere questo è certo, ma in questi casi queste W ottenute andando sul sodo possono rimetterti in pista specie psicologicamente per il rush finale di stagione.

Fener: senza Guduric sono dolori

La prestazione più brutta della stagione. Apatia mentale, confusione in campo e sui volti al termine della sfida. Il Fener visto a ‘La Fonteta’ è la brutta copia della squadra vista in risalita tecnica e di risultati delle ultime settimane. Continua il periodo di appannamento totale da parte di O’Quinn, un DeShawn Pierre completamente annullato dal lavoro difensivo avversario e non solo, ma soprattutto l’assenza pesantissima di Marko Guduric che pesa un macigno nel sistema di gioco dei turchi. I soli De Colo e Veselj (29 punti sui 52 totali della compagine turca) tengono a galla la nave anche a 3.30 dal termine, ma non ne possono più fisicamente dopo ben quasi 32 minuti di media di utilizzo sul parquet. La guardia ex Grizziles facilita in campo, e in assenza moltiplica tutti i problemi di costruzione.

Uno dei grandi assenti di Valencia-Fener è stato senza dubbio DeShawn Pierre

Valencia-Fener: welcome to….the past

Valencia-Fener è stata una battaglia in difesa e questo ve lo abbiamo annunciato nel primo punto di analisi, ma il livello della partita è anche analizzato anche dai dati che rispolverano un livello di basket che nel passato è stato cruciale per vincere le partite. Bene entrambe le squadre nel tiro da 2 punti, ma dalla distanza le percentuali sono davvero sotto il minimo stagionale (4/20 per il Valencia contro l’impetuoso 3/23 da parte degli ospiti). Un’atro dato interessante di questa sfida è senza dubbio il numero delle palle perse. Il confronto va a favore del Valencia, con il Fener capace di perdere ben 18 palloni contro i 15 fatti registrare dai padroni di casa e che hanno tenuto sensibilmente a galla la squadra di Kokoshkov a pochi minuti dal clutch time della sfida. Welcome to.. the past ladies and gentleman.

La difesa di Hermasson su De Colo è stato uno dei fattori di Valencia-Fener. Molti palloni persi sono arrivati anche dal fuoriclasse francese in forza alla squadra turca.

Sam Van Rossom: la luce di Valencia-Fener

Valencia-Fener ha fatto emergere la responsabilità difensiva corale della squadra di coach Ponsarnau. D’altro canto per fermare il meccanismo offensivo degli ospiti è servito anche un ottimo apporto offensivo da parte di Sam Van Rossom. La point-guard dei ‘Taronja’ con i suoi cambi di ritmo, visti in alcune occasioni in questa sfida, e al suo ottimo feeling con il canestro, è stato decisamente il miglior giocatore visto in campo in questa sfida. Il suo apporto da 17 punti (7/9 globale al tiro) con 5 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate e un bel 26 di valutazione gli valgono il titolo di MVP della sfida.

Valencia: la vittoria per continuare a crederci

Badare al sodo per restare nel vivo della corsa. Sorride da lontano l’Olimpia Milano in chiave Playoff, ma nelle parti di metà classifica questa vittoria mette in gioco tante , ma tante pretendenti ai posti in post-season con 5 sfide da giocare. Baskonia, Zalgiris, Real, Fener, Zenit e da oggi anche il Valencia con l’Olympiacos più arretrato ma ormai fuori dai giochi. Senza fattore campo e con i recuperi ancora da disputare resta tutto in gioco. A ‘La Fonteta’, Valencia-Fener ha rimesso in gioco quasi tutto per la qualificazione ai playoff. L’orgoglio Taronja per continuare a sognare un posto tra le prime otto. Ora si che si parte per il rush finale…

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