Sala stampa, le voci dei Coach dopo le gare del giovedì

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Sala stampa dopo la prima serata del Round 29. Le voci dei Coach dopo un turno che apre il mese decisivo nella corsa ai Playoff ed alla miglior classifica.

Dimitris Itoudis (Cska): «La sconfitta arriva dal primo quarto. 3/17 noi e 12/16 loro. Il punteggio seguente è stato 66-54, ma se cominci da meno 20 è dura. Siamo arrivati due volte a cinque punti con dei liberi che abbiamo sbagliato. Ci abbiamo provato, ma dopo quell’inizio…».

Ettore Messina (Olimpia): «Siamo rimasti molto concentrarti durante la rimonta del Cska. Difesa a buon livello per quasi tutta la gara e l’aggressività in attacco per trovare il tiratore aperto è stata altrettanta buona. Se non giochi una grande partita non batti il Cska a Mosca».

Oded Kattash (Panathinaikos): «I nostri lunghi sono stati eccezionali contro i loro piccoli quando cambiavamo, secondo piano partita. Giocando a basso ritmo in attacco non abbiamo perso palloni ed abbiamo controllato la gara».

Ioannis Sfairopoulos (Maccabi): «Abbiamo iniziato e finito male. Dopo essere tornati a tre punti, abbiamo giocato 2-3 minuti pessimi e questo ci è costata la partita».

Dejan Radonjic (Stella Rossa): «Bene l’attacco nel secondo tempo, con tante triple ed il controllo della gara negli ultimi 7 minuti».

Andrei Maltsev (Khimki): «Se le loro 16 triple fossero stati 16 tiri da due avremmo vinto…Tutti hanno combattuto, anche il ragazzino Sharapov, ma nessuna difesa può fermare il 70% da tre».

TJ Parker (Asvel): «Ci siamo dimenticati come sono arrivate le 6 vittorie in fila. 43 punti presi in 1vs1 su 95… Abbassare il culo e difendere!»

Aito Garcia (Alba): «Sono orgoglioso della squadra. Grande energia nella seconda parte».

Pablo Laso (Real Madrid): «Ci sono serate in cui provi frustrazione, ma non è il caso di oggi. Tanta energia, dominio a rimbalzo, ottimo lavoro… Poi queste gare finiscono per dei dettagli. Speriamo sia solo una caviglia girata il problema di Tyus».

Sarunas Jasikevicius (Barcellona): «La gara che ci attendevamo, fisica, dura e molto nervosa. Chiunque avrebbe potuto vincere. Avevamo preparato delle cose che non abbiamo fatto bene, permettendo canestri facili che hanno dato fiducia al Real. Non esistono cicli nelle grandi squadre: sono forti, allenati bene. Li abbiamo battuti due volte ma la prossima sarà diversa, lo so. Altre teorie non mi interessano».

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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