Zenit-Real: Tavares è incontenibile e oscura San Pietroburgo.

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Zenit-Real: alla Sibur Arena di San Pietroburgo si apre il ventottesimo turno di Eurolega con un big match fra i russi dello Zenit e gli spagnoli del Real Madrid che arrivano alla palla a due con tre sconfitte nelle ultime quattro gare, di cui, l’ultima, sul parquet della squadra che è il fanalino di coda dell’ Eurolega, il Khimki Mosca. Alla fine a spuntarla sono proprio gli spagnoli con il risultato di 71-75, grazie ai 16 punti e 9 rimbalzi di Tavares e i 15 di Gabriel Deck. Non bastano invece i 14 di Kevin Pangos, i 12 di Billy Baron e gli 11 di Alex Poythress.

L’analisi di Zenit-Real nei 5 punti di Eurodevotion.

Zenit-Real: prima metà blanca

I blancos iniziano la gara partendo benissimo fin dal primo possesso grazie alla bomba dall’ arco dei tre punti di Gabriel Deck che regala il primo vantaggio agli spagnoli. La formazione di coach Pablo Laso gioca bene sia in attacco che in difesa, aiutata tantissimo da un Tavares da 14 punti, 7 rimbalzi e dalla sua presenza intimidatoria. Il Real tira bene anche dall’ arco grazie a Deck e a Thompkins meritando assolutamente il + 9 all’ intervallo lungo. Dall’ altra parte ai russi non basta un Kevin Pangos “on fire” da 4/4 dall’ arco che si è trascinato sulle spalle tutta la formazione di coach Xavi Pascual.

Zenit-Real: Baron non basta

I russi ripartono benissimo con un parziale di 14-3 impattando la gara grazie ad ottime giocate in attacco e ad una difesa devastante che annichilisce i blancos nei primi minuti della ripresa, mandando su tutte le furie coach Pablo Laso diventato di color “Obradovic”. Ci pensa poi Billy Baron che essendo un giocatore di striscia segna 9 punti consecutivi dando l’ impressione di non potere più sbagliare e i Russi chiudono il terzo quarto di gioco sul meritatissimo +6.

Nell’ ultimo periodo si eleva ancora di più l’ intensità con la terna che spesso lascia giocare, forse incantata dallo spettacolo di questa partita. Alla fine a fare la differenza nel rush finale è la cattiveria agonistica messa in campo da parte dei giocatori del Real Madrid e le giocate nel finale di Taveres nonostante i 4 falli.

La chiave della gara: Intensità

Una gara dove entrambe le formazioni hanno messo in campo un’ intensità disarmante in entrambi i lati del campo, del resto questo è stato un big match fra due grandi squadre in una posizione di classifica molto simile che si giocavano davvero tantissimo, vista anche la classifica molto corta della competizione. Pablo Laso nel secondo tempo inoltre ha faticato ad utilizzare Walter
Tavares per problemi di falli e senza il lungo capoverdiano il Real non è lo stesso su entrambi i lati del campo. Nonostante questo, è proprio il centro di 221 cm, grazie a due incredibili giocate, una stoppata su Poythress e una schiacciata devastante dopo un pick n’ roll, a chiudere la gara.

Sua sontuosità Edy Tavares

Gara sontuosa a dir poco per il lungo capoverdiano che parte benissimo poi per problemi legati ai falli è costretto a sedersi in panchina ma nel finale è lui a piazzare le giocate decisive che regalano la vittoria ai blancos in quel di San Pietroburgo. Per Tavares 16 punti con 8/12 dal campo , 9 rimbalzi con 19 di valutazione complessiva.

Zenit-Real in chiave playoff

I blancos riescono a tamponare la sconfitta contro il Khimki vincendo una gara molto importante contro lo Zenit, portandosi 2-0 in stagione nello scontro diretto e lasciando i russi senza vittorie contro gli spagnoli visto che in una gara ufficiale di Eurolega lo Zenit non è mai riuscito a battere il Real. Dunque Madrid scavalca San Pietroburgo portandosi a 17 vittorie e 11 sconfitte mentre la
formazione di coach Pascual resta a 16 vittorie e 11 sconfitte.

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