Efes-Cska: statement game dei turchi nel round 28 di Eurolega

Altra clamorosa prova di forza dell’Efes di Ergin Ataman. Dopo il Fenerbahce, è il Cska a doversi inchinare di fronte a un’orchestra perfetta

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Se due indizi erano stati un’indicazione chiara, il terzo rappresenta una prova: l’Efes di Ergin Ataman è tornato a terrorizzare l’Occidente. Dopo la rullata ai rivali cittadini del Fenerbahce nel derby, ecco che arriva un’altra asfaltata a una concorrente diretta per un biglietto alle Final Four di Colonia.

Il Cska non può nulla al cospetto di un’orchestra perfetta che chiude il discorso già nel primo quarto. Un 100-70 che non ammette discussioni e dopo il quale l’Efes non può nascondersi, aldilà del fatto che il proprio allenatore ha sempre gridato al Continente la forza del suo gruppo. Sky is the limit per una squadra attualmente ingiocabile.

Una sola, magra consolazione per Dimitris Itoudis in una serata da incubo: i suoi proteggono il 100-65 dell’andata e conservano il favore negli scontri diretti tra le due squadre in stagione.

Analizziamo quindi la sfida tra Efes e Cska nei 5 punti di Eurodevotion

La perfezione dell’Efes nel primo quarto

La partenza è decisamente di marca Efes. Il pick and roll tra Krunoslav Simon e Sertac Sanli fa decisamente male agli ospiti nei primi possessi. Impressiona il centro turco in maniera particolare. Reduce da un career-high da 20 punti contro Valencia, Sanli domina la scena anche nei primi 10 minuti della sfida al Sinan Erdem Sports Hall. 8 punti, 2 rimbalzi e 1 assist per un giocatore che ha conosciuto una crescita tecnica sorprendente. Cominciata nella scorsa stagione, per l’Efes disgraziatamente interrotta dalla pandemia, e completata in quella attuale.

Effetto simile sortito dalle scorribande di Rodrigue Beaubois, che affonda la lama nel burro di una difesa desertica intorno al ferro con le sue accelerazioni. Si iscrive alla festa anche Adrien Moerman, che fa a fette il CSKA con i suoi tagli verso il ferro. Gli uomini di Ergin Ataman sono semplicemente perfetti per timing e spacing. Su 13 canestri realizzati, 10 sono assistiti. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Se non il 9/10 da 2 e il 13/18 complessivo dal campo.

Le difficoltà del CSKA, però, non nascono e muoiono nella metà campo difensiva. In attacco non va meglio, anzi. Segna solo Joel Bolomboy nei primi 8 minuti di gioco. 6 punti che corrispondono all’intero fatturato dei moscoviti. Il tabellone recita 25-6 in questo preciso momento della partita, ma l’Efes tocca anche le 20 lunghezze di vantaggio ed è tentacolare nel suo anticipo su tutte le linee di passaggio.

Il tabellone 31-13 e nasconde uno score ancora più eloquente in termini di valutazione: 45-6

Sertac Sanli, Eurolega | Eurodevotion
Sertac Sanli nella sua esecuzione pulita al tiro vs Cska. Foto: twitter Anadolu Efes

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Le palle perse dal CSKA all’intervallo. Una delle tante cifre terrificanti della squadra di Dimitris Itoudis in un primo tempo in cui non ha funzionato davvero nulla. Non c’è modo per i russi di fermare l’attacco di Larkin e compagni, che continuano a divertirsi a mandare a canestro praticamente ogni giocatore che mette piede sul parquet.

Mike James è irriconoscibile e chiude a bocca asciutta con 3 errori al tiro. Bravo a non perdere la testa, occupandosi (almeno lui) di costruire dei tiri in ritmo per i compagni. 5 gli assist del folletto dell’Oregon, gli stessi di un Vasilije Micic che domina il confronto diretto in maniera cattedratica.

I padroni di casa sfondano il muro dei 30 punti di vantaggio e rientrano negli spogliatoi su un 55-28 impietoso. Frutto di percentuali bulgare, in confronto a quelle altrui, oltre che di una gestione ottimale del pallone. 14 assist e 5 perse contro il 10/11 dell’armata rossa. CSKA che non trova praticamente mai il canestro da fuori (2/12), consegnandosi alla morsa di una difesa che ha gioco facile nel chiudere tutte le porte all’interno del pitturato.

It’s celebration time

In un terzo quarto in cui vi è un sensibile calo di tensione nella partita, poco di realmente significativo da segnalare. Principalmente due eventi. Il primo è l’espulsione di Daniel Hackett all’inizio del periodo. Doppio tecnico filato per l’italiano, colpevole di eccessive proteste in seguito a due tiri liberi guadagnati da Micic con una certa dose di furbizia. Ulteriore doccia gelata per un CSKA che non ha mai cominciato a difendere e che non è mai entrato in partita.

L’altro è tutto racchiuso in un Krunoslav Simon che diventa il 41simo giocatore a entrare nel club riservato a coloro che hanno messo a segno almeno 2000 punti nel torneo. Meno di 24 ore dopo che Gigi Datome ha raggiunto lo stesso traguardo, nella partita contro il Fenerbahce. Un appoggio 1vs0 in contropiede, a 2’50” dalla sirena del quarto, il momento che gli consegna la doppia cifra nella partita e che lo consegna alla storia. Complimenti Kruno!

Vasilije Micic

Impossibile non spendere qualche parola per un giocatore che ha raggiunto una maturità da veterano. E’ vero che gioca ad alti livelli da diversi anni in Europa ormai, ma avrebbe sempre 27 anni.

Impressionante il controllo pressochè totale che riesce a imprimere sulle partite. Non ha nemmeno bisogno di accelerare più di tanto per distruggere le difese altrui. Come ci ha abituato, invece, il suo socio Shane Larkin. Vede il gioco un secondo prima degli altri. Con il suo passo felpato, esegue giocate per pochissimi eletti.

Anche oggi ha dato l’impressione di scherzare la difesa del CSKA con una facilità irrisoria. Il tabellino recita 21 punti, 6 rimbalzi, 8 assist, 3 recuperi e 29 di PIR. Uno dei primi nomi da considerare per il premio di MVP della stagione.

La rottura di una maledizione

Con il netto successo di questa sera, l’Efes infrange una striscia di sconfitte casalinghe contro il CSKA che resisteva dal 22 febbraio 2013 (63-60 nelle Top 16). La più recente delle tre vittorie ottenute su suolo turco. Le precedenti, infatti, sono datate 18 novembre 2010 (86-72) e 19 marzo 2003 (71-69), nel primo confronto tra le due squadre nel nuovo secolo. Si chiamava ancora Efes Pilsen…

Non che lontano dal proprio paese si sia scatenata. Una sola vittoria in dodici confronti diretti nella Capitale russa. Peraltro piuttosto fresca: 80-82 il 4 febbraio 2020. Il totale faceva 20-4 CSKA dal 2000 in poi. Prima di questa sera e della sesta vittoria consecutiva. Nonchè la nona vittoria negli ultimi dieci turni.

Esiste un antidoto a questa Efes? Lo Zalgiris proverà a darci una risposta settimana prossima. Primo degli ostacoli rimasti sul cammino della squadra di Ergin Ataman verso la fine della regular season.

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