Olimpija Lubiana-Virtus: I bianconeri tirano fuori il vestito buono dall’armadio e si agghindano a festa per vincere anche in Slovenia

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Nel round 5 delle Top 16, alla Stozice Arena di Lubiana, si affrontano Olimpija Lubiana e Virtus Bologna.
Un confronto che vale doppio; i bianconeri devono vincere per avere la certezza matematica del primo posto, e devono farlo con un margine soddisfacente in virtù della differenza canestri che decreterà il fattore campo nei playoff.

L’Olimpia slovena, che in settimana ha rinnovato il contratto di coach Golemac per un’altra stagione con opzione per quella successiva, deve portare a casa la posta in palio per aver la certezza matematica del secondo posto e soprattutto per evitar all’ultima giornata uno spareggio fratricida in terra di Montenegro contro il Buducnost, contando soltanto sul flebile +3 dell’andata.
All’andata, nel round 1, la Virtus vinse 90-76 con un super Belinelli da 25 punti.

In Slovenia assistiamo totalmente ad un’altra gara, la Virtus, dopo 38′ di sofferenza, riesce a vincere 108-98 e si aggiudica matematicamente il primo posto nel girone. L’Olimpija quest’anno aveva perso soltanto una gara interna.

La differenza canestri con Kazan

Allargando il raggio temporale, la Virtus deve iniziare a guardare alla differenza canestri con l’Unics Kazan. Non dimenticando il quarto di finale, tutto da giocare, bisogna anche guardare oltre; in una pronosticata semifinale Virtus-Unics Kazan, il fattore campo dipenderà proprio dalla differenza canestri ottenuta nelle Top 16.

Prima del round 5, la Virtus (migliore attacco del torneo) registra un +58, mentre i russi (miglior difesa) vantano un +60 che al momento li relega in una posizione di vantaggio.

Ricordiamo che il fattore campo contro una squadra russa, quest’anno più degli altri anni, ha un certo valore viste le regole nazionali che permettono la presenza del pubblico sugli spalti, seppur in capacità limitata.

Cercando di non drammatizzare troppo l’evento, questa eventuale semifinale potrebbe anche essere uno spareggio per conquistarsi la partecipazione all’eurolega 2021/22.
Insomma, un passo alla volta ma puntando sempre l’attenzione al prossimo ostacolo; la regolamentazione dell’eurocup, condivisibile o meno, obbliga questi ragionamenti.

La Virtus non regala il primo quarto

La Virtus inizia a giocare il suo basket sin dall’inizio, di per se non dovrebbe essere una notizia, ma quest’anno siamo abituati ad una V nera che inizia le partite con un peso sulle spalle, un’ansia sconosciuta, un desiderio indefinito. Oggi la Virtus annusa l’odore delle gare che contano e non viene tentata vittoriosamente dal demone dell’ozio.

Kyle Weems, con due triple, segna il primo solco; 7-13 al 5’. Lubiana resta aggrappata alla gara grazie ai tiri dalla lunetta (9 nel primo quarto) ed alla verve del solito Blazic (8 punti dopo 10’). Al termine della prima frazione i bianconeri comandano 23-22, con 7 assist di squadra contro soltanto 1 dei verdi di Slovenia.

Secondo quarto diviso in due

Nel giro di dieci minuti assistiamo a due partite: la Virtus inizia la seconda frazione con un parziale di 1-14 che porta la porta sul +14 grazie all’energia stratosferica di Vince Hunter ed alla difesa di squadra che tiene a secco i padroni di casa per ben 5 minuti; un tiro libero di Blazic sblocca gli sloveni e nella seconda metà del secondo periodo la gara cambia completamente.

Tornano in campo Teodosic e Adams ed i bianconeri perdono la bussola; due triple piedi per terra di Edo Muric (15 punti a metà gara) suonano la carica per l’Olimpia di Slovenia, Perry e Blazic completano l’opera confezionando un controparziale di 14-0 che chiude il primo tempo 40-39 per il Cedevita di Lubiana.
La differenza ai tiri liberi è quella che salta all’occhio a metà partita ( 16 contro 5 per la compagine Slovena).


I 7 minuti della svolta

Il secondo tempo inizia sulla falsariga della fine del secondo quarto; i bianconeri sembrano un immenso pesce rosso in una boccia, vagano lungo il campo con poca rabbia agonistica e zero idee. Lubiana non perdona nessuna distrazione, Blazic continua martellare dimostrandosi un giocatore di un’altra categoria ed inoltre sale in cattedra l’ultimo arrivato, Luka Rupnik, un mingherlino biondino dai nervi d’acciaio con la mano bollente; le sue triple fanno fuggire i padroni di casa. Il +6 di fine terzo quarto viene imbottito dai canestri di Jones e Perry (15 punti), gli sloveni vanno diverse volte sul + 9 e la Virtus sembra all’angolo.

Pajola, rientrato dopo una lunga assenza, elettrizza i sensi dei bianconeri e da una scossa che sembra non bastare. Coach Djordjevic si affida al trio Teodosic-Markovic-Belinelli; a 2 minuti abbondanti dal termine la Virtus é sotto di 9. Le critiche inziano già a rimbombare da casa in casa, fino a Lubiana per rimbalzare all’arcoveggio.

Ma la Virtus non é morta: iniziano i 7 minuti che potrebbero svoltare la stagione. 7 minuti di sangue rosso e bollente.

Milos Teodosic (14+12) é come quegli animali che nascono con l’istinto predatorio; dopo una prestazione negativa, senza giri di parole, si prende la squadra sulle spalle e la porta in parità. Prima che Perry con un 2+1 acrobatico riporti i suoi sul +3 a 15 secondi dal termine. Prima che Belinelli insacchi la tripla del supplementare ( in seguito ad un superbo rimbalzo di un Hunter maestoso da 14+10). Negli ultimi due minuti 14 punti delle V nere sono confezionati dal duo Teodosic/Belinelli (8+6). A cosa servono i campioni?

Nel supplementare non c’é storia: la Virtus aggredisce i padroni di casa, Weems ciba la fame virtussina a suon di triple mettendo il sigillo ad una partita principesca; 25 punti, 5/8 da tre e 7 rimbalzi. La Virtus sbanca Lubiana 98-108.

16 vittorie consecutive: record eguagliato

Con questa vittoria, la Virtus, contando l’ultima gara della scorsa stagione contro Darussafaka, arriva a 16 vittorie consecutive in Europa ed eguaglia, dopo venti anni, il record che risaliva alla stagione 2000/01: la Kinder di Jaric e Ginobili, dopo la sconfitta nella prima giornata della stagione regolare, collezionò 16 trionfi fino alla sconfitta nella gara 1 della serie finale contro il Tau Vitoria di Dusko Ivanovic e Luis Scola ( sconfitto sabato scorso in campionato proprio dalle Vnere con la canotta di Varese); alla fine della serie la Virtus vinse l’eurolega.
Altro periodo storico, altra coppa; nonostante tutto, la Virtus targata Segafredo si gode questo ulteriore piccolo record che conferma l’ottimo lavoro svolto nell’ultimo biennio.

https://www.eurocupbasketball.com/eurocup/games/results/showgame?gamecode=157&seasoncode=U2020

La voce dei protagonisti

Djordjevic : « E’ stato un nostro errore lasciare che Lubiana tornasse in partita con il suo gioco in transizione ed è per questo che era avanti all’intervallo. Poi eravamo un po’ in dowb emotivamente perché sapevamo che era per i nostri errori. E poi, in una partita che sembrava già persa, abbiamo alzato il livello negli ultimi tre minuti. Gli ultimi tre minuti sono qualcosa di cui ogni allenatore può essere orgoglioso. Sono orgoglioso del modo in cui ha risposto la mia squadra. È stata una partita difficile per noi, ma abbiamo ha mostrato carattere e molta personalità. »

Weems : « Lubiana è davvero una buona squadra. Sono ben allenati. Giocano velocemente. Hanno buone guardie, hanno buoni lunghi. Hanno buoni giocatori in ogni ruolo. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Sapevamo che in difesa le mani sarebbero state piene. La cosa più importante è che siamo usciti con una vittoria. Abbiamo permesso loro di aumentare la loro fiducia nel secondo quarto. Dobbiamo essere migliori perché ogni punto conta in questa competizione. Ma io sono orgoglioso del modo in cui ne siamo usciti. Non tutte le vittorie sono belle. A volte basta una vittoria brutta. Sono solo felice che siamo riusciti a vincere questa partita. »

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