Round 25: il Fenerbahce non si ferma più e fa 10 di fila

0 0
Read Time:4 Minute, 37 Second

E sono 10. Il Fenerbahce di Kokoskov sa solo vincere dall’arrivo di Marko Guduric e nella venticinquesima giornata di Eurolega si impone sull’Alba Berlino per 89-84 dopo una partita molto divertente; un classico quando di mezzo c’è la squadra di Aito. Il grande protagonista per i turchi è ancora una volta Nando De Colo, autore di 26 punti e 8 assist e tornato finalmente sui livelli del periodo CSKA. A nulla bastano le buone prove di Lammers, Eriksson e di un Fontecchio sempre più in crescita per i tedeschi, che rimangono nelle retrovie della classifica a quota 8 vittorie e 17 sconfitte. Per il Fener invece ora il secondo posto è distante solo due punti, cosa nemmeno minimamente immaginabile fino a due mesi fa. Analizziamo quindi la partita con i 5 (+1) classici punti di Eurodevotion.

Il ritmo dell’Alba, il talento di De Colo

Il primo quarto rispecchia appieno le caratteristiche dell’Alba, che propone il solito gioco fatto di ritmi altissimi e tanto tiro da fuori. In questo contesto emergono le figure di Eriksson, per il quale vengono chiamati quasi tutti i set del periodo inaugurale per punire in uscita dai blocchi, e Fontecchio, che ormai è diventato uno specialista nei tiri in transizione. Gli ospiti provano a scappare, forzando il Fenerbahce in area con la loro classica difesa 3-2, pronta a blitzare sul palleggiatore in punta. I gialloneri però hanno De Colo, bravo a trovare lo spazio in penetrazione fra le due linee della zona: i suoi 11 punti permettono ai suoi di chiudere avanti 24-22

Il dinamismo di Vesely e Barthel

Aito insiste ovviamente sulla zona, accettando volentieri la piega del “segna tu che segno anch’io” che sembra aver preso la partita, ma Kokoskov trova in Vesely e Barthel le chiavi del primo importante parziale: se il ceco è come al solito fulmineo a fintare il blocco e a buttarsi in area, facendosi trovare quasi sempre dall’altra parte dell’arcobaleno, il tedesco è lesto ed intelligente ad agire dietro l’ultima linea della zona, bravo a muoversi sul fondo quando i due lunghi avversari sono costretti a collassare nel pitturato per aiutare sulla ricezione profonda di Vesely. L’Alba però non demorde e sono ancora Eriksson e Lammers (perfetto alla sirena finale col suo 7/7 dal campo) a tenere i propri compagni sul meno 3 al termine del primo tempo

Jan Vesely. Credits: Turkish Airlines Euroleague

Due identità di gioco chiare

Che vincano o che perdano Fenerbahce e Alba sono due formazioni perfettamente riconoscibili, plasmate secondo i principi dei propri allenatori, e per questo gradevoli ben al di là del risultato. Nemmeno i berlinesi però sono a riusciti a fermare quella che, dal ritorno di Guduric, sembra essere diventata una schiacciasassi: merito anche del mancino serbo chiaro, ma soprattutto della perfetta applicazione della filosofia di Kokoskov, che vuole una decisione rapida dei propri giocatori, nei primi due secondi dopo aver ricevuto la palla. E’ così allora che le penetrazioni degli esterni sono decise e aggressive ed i tagli dal lato debole dei 4 tattici diventano sistematici e puntuali.

Danilo Barthel. Credits: Turkish Airlines Euroleague

L’impatto di Dyshawn Pierre

E se si parla di 4 tattici, come non citare Dyshawn Pierre? Il canadese sembra finalmente sugli straordinari livelli di Sassari dopo un periodo di adattamento alla competizione; la mano è tornata quella di un tempo (3/3 dall’arco per lui) e ben oltre i 17 punti, seconda miglior prestazione stagionale, c’è la sensazione che, così come fu per Pozzecco, anche per Kokoskov Pierre sia diventata la pedina cruciale del suo gioco. Non è un caso che nell’ultimo periodo, col punteggio in bilico, il coach ex Suns l’abbia utilizzato a fianco di Vesely per aprire il campo e dilatare ulteriormente una difesa a zona che da lì in poi ha imbarcato canestri su canestri.

Sicurezza

Alzi la mano chi pensava che questo Fenerbahce si sarebbe trovato in prossimità del vertice a 9 giornate dal termine della Regular Season. I dubbi ad inizio stagione erano tanti, relativi sia al fatto che il roster fosse stato quasi totalmente rifondato, sia perchè si credeva che il miglior De Colo fosse ormai alla spalle. Le prime 4 vittorie in fila hanno fatto da preludio ad un periodo sportivamente tragico, in cui il primo ad essere messo sulla graticola è stato proprio Kokoskov: Gherardini ancora una volta però ci ha visto più lungo di tutti, aspettando il proprio allenatore e puntellando durante il passare delle settimane un roster che oggi esalta le infinite qualità tattiche del campione europeo 201; senza dimenticare che stasera mancavano due come Ulanovas e Bobby Dixon. Sicurezza è la parola d’ordine, e nessuno vuole incontrare questo Fenerbahce al primo turno di Playoff.

Fontecchio, un pensiero al preolimpico

C’è una traccia bonus nell’analisi di stasera, che va dedicata per forza di cose a Simone Fontecchio. Vero, Aito un tiro non lo nega a nessuno, e quindi è automatico per un giocatore acquistare fiducia, ma la serenità che l’ex Olimpia ha mostrato durante le partite punto a punto in pochi se la sarebbero aspettata. A 25 anni Fontecchio sembra aver finalmente trovato la dimensione per sprigionare tutto il suo infinito talento, e le lunghe leve giocano a suo vantaggio per ricoprire il ruolo di mezzo lungo che anche in Europa ormai è stato definitivamente sdoganato. Certo, in vista del preolimpico ne abbiamo tanti nel suo ruolo, ma se in una competizioni di pochi giorni devono necessariamente andarci i migliori a prescindere dalla posizione, allora Fontecchio ad oggi fa fatica a star fuori dai 12.

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Stella Rossa-Zenit, i 25 punti di Pangos guidano il successo russo

Tutto quello che è successo in Stella Rossa - Zenit San Pietroburgo
Stella Rossa-Zenit

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading