Euroleague Power Ranking: Comanda il Barça, volo Olimpia e Fener

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Euroleague Power Ranking alla vigilia della volata finale verso i Playoff e le Final 4. In vetta c’è il Barça, mentre Olimpia e Fenerbahçe volano.

1 – BARCELLONA (3)

Dopo diverse prove poco convincenti, oggi è la migliore dell’intera Eurolega. Conosciamo ormai Saras, ha bisogno di tempo per il suo sistema. Acquisito quello, il limite non esiste. La Copa del Rey ha portato certezze, ora si può volare.

2 – CSKA (1)

E’ quasi crudele togliere posizioni ad un squadra che sta subendo quanto accade a Mosca. Milutinov out per la stagione cambia molto, Michael Eric copre un buco ma è ben diverso e di valore inferiore. Iffe Lundberg dà profondità al backcourt ed in tanti ne parlano in modi eccellenti. Oggi le difficoltà sono pazzesche, ma attenzione però, perchè diversi trionfi sono nati da difficoltà di questa portata in stagione, vedi Fener 2017 e Real 2018.

Eurolega
Nikola Milutinov, stagione finita

3 – OLIMPIA (7)

Salto in alto notevole per una squadra che si sta dimostrando di altissimo livello. La serie di vittorie ha messo in ghiaccio i Playoff ed è chiaro che con questi campioni, trovata la quadra, si possa e si debba guardare più in alto. Il Chacho, Hines e Gigione, con Coach Messina, sono i motivi per cui l’asticella è posta molto molto in alto.

4 – REAL (2)

L’addìo di Campazzo, gestito alla perfezione nel breve, ora pesa. Non poteva essere altrimenti. Il Covid di Laprovittola, gli acciacchi di Llull e Rudy (situazione delicata per la sua schiena) e la stagione finita di Randolph dicono di una squadra in grandissima difficoltà. Le certezze restano Pablo Laso ed il cuore di tanti campioni. Sempre difficile non tenerne conto.

5 – FENERBAHCE (13)

8 posizioni più su perchè dall’arrivo di Guduric sta giocando la miglior pallacanestro del torneo. Ritrovata la forma di De Colo dopo l’infortunio e con un Vesely molto vicino ai suoi giorni migliori non vi è ragione per cui non debba essere squadra da traguardi importantissimi.

Il Fener, oggi miglior pallacanestro di Eurolega

6 – EFES (9)

Non siamo ancora all’Efes magico delle stagioni scorse ma diversi passi in avanti sono stati fatti. Una miglior condizione atletica ha portato ad una crescita tecnica. Il talento c’è, la faccia tosta pure, sia in campo che in panchina. Se arriva ai Playoff nelle ultime posizioni sarà un incubo per chi si aggiudicherà i primi posti.

7 – ZENIT (4)

Stagione sempre di alto livello, tra l’altro accompagnata da un ottimo rendimento anche in VTB. Le 3 L con Barça, Milano e Fener hanno lasciato qualche dubbio: la squadra c’è ma per quel livello manca un passettino ancora. Che sia semplicemente questione di Poythress e di Black sano? Il silenzio sul primo è incomprensibile.

8 – BAYERN (6)

La stagione resta positivissima, ben oltre ogni più rosea attesa, ma ora quei Playoff vanno guadagnati lottando. Ecco, pochi lottano su ogni pallone come gli uomini di Trinchieri, quindi…

9 – ZALGIRIS (8)

Vale il discorso fatto per il Bayern, anche se si tratta di due sistemi molto differenti. Rispetto ai tedeschi ha calendario più duro ma la qualità espressa sino ad oggi è garanzia di competitività da qui al Round 34.

10 – MACCABI (10)

La stessa posizione del Ranking precedente. C’è molta stima e fiducia nel lavoro di Coach Sfai in questo giudizio, poiché il calendario è terribile e le condizioni legate ai rinvii delle gare interne possono essere un ulteriore motivo di difficoltà. Non è mai stato il Maccabi della scorsa stagione, lo potrebbe diventare all’improvviso. Per i PO, però, ci vuole un mezzo miracolo. Certo, se ci arrivasse, non vorremmo essere la squadra che se li ritrova di fronte, magari con Yad Elijahu aperto al pubblico…

11 – VALENCIA (5)

Male, male, male. Non è certo la W contro l’incerottatissimo Cska a cambiare il giudizio di una stagione che sinora è piena di troppi “what if”. Ogni volta che pare vicina al livello che questo roster dovrebbe esprimere, si perde in valori tecnici troppo bassi, figli anche di una personalità che viene a mancare. E’ squadra da Playoff che sinora ha giocato solo a sprazzi come una squadra da Playoff.

12 – BASKONIA (11)

Lotterà sino alla fine, come sempre, tuttavia potrebbe rimpiangere alcuni passi falsi pesantissimi. Su tutti lo 0/2 con l’Asvel e la sconfitta interna con l’Alba. In fondo è a 2 W dalla quota magica, ma chi è davanti ora non pare disposto a fare spazio.

13 – OLYMPIACOS (12)

Molto deludente dal punto di vista tecnico. E’ ancora in posizione che dà probabilità di postseason, ma gioca male. E troppo spesso è parsa squadra di livello tecnico poco comprensibile. La chiave? Spiace dirlo, ma da Sloukas ci si aspettava molto di più.

14 – ASVEL (16)

Un serie da 5 W consecutive e comunque da 7 nelle ultime 11 hanno portato gli uomini di TJ Parker a quota 10 vittorie, francamente impronosticabili dopo 24 Round. Se alla fisicità, che impone spessissimo, unisce qualità sul perimetro può far male a tanti, come dimostrano i successi su due big come Barça e Milano. E’ variabile pazza che potrà fare sgambetti determinanti nella corsa Playoff, alla quale non ci pare possa accodarsi.

15 – ALBA (14)

Sempre meritevole, ha idee cestistiche chiare ed è in grado di fornire prove esaltanti. Spesso però il gap di talento con diverse rivali emerge. Rimane progetto sanissimo che crescerà negli anni. E’ una certezza.

16 – PANATHINAIKOS (15)

Siamo sempre lì: gioca, lotta, ma la squadra è quella che è. Kattash potrà migliorare molto un gruppo che ha dei limiti evidenti? Di certo è un ottimo Coach. Il focolaio Covid è una brutta gatta da pelare, come calendario e come ripresa, mai semplice.

17 – STELLA ROSSA (17)

Ci aspettavamo molto di più. I problemi ci sono stati, su tutti l’assenza di Loyd, ma ancora fatichiamo a comprendere l’esonero di Sasa Obradovic, pur apprezzando tantissimo Radonjic. La speranza è la crescita difensiva sotto questo maestro della propria metà campo. I buoi dei Playoff sono scappati da tempo, se poi mai sono stati nel recinto belgradese.

18 – KHIMKI (18)

La più brutta stagione di una squadra nell’era moderna di Eurolega. Difficile darne una reale motivazione, che molti individuano in una solidità finanziaria venuta un po’ meno. Di certo tutta la gestione è incomprensibile ed inaccettabile per una competizione come l’Eurolega.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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