Barça-Zenit (22° round): prova di forza blaugrana in casa

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Barça-Zenit è la partita tra due delle migliori squadre difensive dell’intera Eurolega. Trattasi di prova di forza blaugrana a tutti gli effetti, dato che i padroni di casa si trovano in vantaggio per quasi tutta la partita. Finisce comunque con un divario di soli 4 punti, che annulla la differenza negli scontri diretti visto lo stesso scarto nella partita di andata. Punteggio di 85-81.

Analizziamo il match Barça-Zenit nei 5 punti di Eurodevotion

Barça-Zenit: il momento della svolta

Nonostante la rimonta Zenit, tentata, ma non concretizzata, da parte dello Zenit, che nell’ultimo quarto chiude il parziale con un +15, il Barça dal secondo quarto in avanti conduce senza mai cedere il vantaggio allo Zenit.

Il momento chiave che svolta la partita arriva appunto nel secondo quarto. Ponitka segna il 18-19, ultimo vantaggio Zenit. Dal minuto 3 al minuto 7 della partita è un monologo firmato Kyle Kuric: 13 punti in 4 minuti fatti di 3 triple (specialità della casa), un floater e un jumper, a dare al Barça un vantaggio di +9, che come detto non verrà mai ribaltato.

Calathes sempre più “Green”

Considerato come l’aggiunta che può dare lo sprint in più alla squadra di coach Jasikevicius, ad inizio stagione sembrava quasi irriconoscibile. Probabilmente l’adattamento iniziale al sistema di Saras è stato più lento del previsto, così come la convivenza con Mirotic e Davies.

Con l’assenza di questi ultimi, l’ex play del Pana ne ha “approfittato” salendo di giri e collezionando come d’abitudine, prestazioni da All-Around, con punti (su cui spesso fatica) assist (sua specialità) e rimbalzi. D’altronde si parla dell’unico uomo da tripla-doppia dai tempi di Vujcic. Ieri sera altra prestazione da All-Around, con 9 punti, 12 assist e 7 rimbalzi, questa volta con Mirotic e Davies in campo.

Mirotic e Davies: gli “adattati”

Barça-Zenit è come detto uno scontro tra due grandi difese, che a tratti giocano anche in maniera simile, visto che Jasikevicius spesso riprende lo stile di gioco su entrambi i lati del campo, di coach Xavi Pascual, che ha passato 12 ani della sua vita in blaugrana. Le armi in più, rispetto alle ultime partite, per il coach lituano sono i rientri (a tutti gli effetti) di Mirotic e Davies.

Entrambi in doppia cifra alla fine e “effettivi” nella vittoria. Però a differenza delle altre volte c’è un aspetto da non sottovalutare, sottolineato dal loro coach. Davies e Mirotic “hanno capito che la squadra ha una buona alchimia, che non deve essere spezzata” e continua “sono consapevoli di poter essere decisivi per la squadra, ma sono tornati con una grande mentalità di gruppo”. Questione che può dunque sbrogliare i problemi di convivenza Calathes-Mirotic.

Barça-Zenit: rilassamento vs. carattere

Se il match ha avuto una seria contesa fino alla fine è dovuto ai comportamenti opposti delle due squadre nell’ultimo quarto. Entrambi gli allenatori hanno sottolineato come “da evitare il nostro atteggiamento nell’ultimo quarto, dato che è molto pericoloso contro squadre del genere” Jasikevicius, che continua “non voglio cercare scuse, ma un divario di 15 punti (31-16 l’ultimo parziale) una squadra del nostro calibro non se lo può permettere.

Lo Zenit di Pascual ha invece fatto molta fatica nei primi tre quarti, anche a concretizzare buone occasioni e azioni ben costruite, ma “nell’ultimo periodo abbiamo tirato fuori il carattere, lottando fino all’ultimo minuto e usando le nostre armi” continua “abbiamo diminuito le palle perse e ci siamo calmati, per questo siamo rientrati in partita”.

La statistica che cambia di più

Nell’equilibrio di valori tra le due squadre, una statistica ha inciso di più sul risultato di Barça-Zenit. Se gli ospiti sono stati più efficaci da dietro l’arco, non si può dire lo stesso per i tiri dentro l’area, 10/35 e un 28.6% che siglano il record negativo nella competizione. Barça-Zenit si è decisa proprio qui, visto che d’altra parte il Barça ha messo a segno un “normale” 24/41, con quindi 14 canestri di differenza, che possono decidere qualsiasi partita.

Barça-Zenit

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Riccardo Corsolini

Appassionato di Sport in generale, nato e cresciuto con la pallacanestro in testa e nelle mani. Scrivo della mia squadra e di Eurolega su Eurodevotion, tentando di prendere il ferro.
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