Olimpia-Bayern: Milano forza 4, trionfo dal sapore di playoff

Olimpia-Bayern del Round 21 di Eurolega è l’ennesima prova di forza di un collettivo che va oltre le assenze e l’avversario

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Olimpia-Bayern è un autentico scontro diretto playoff e vede una Milano forza 4 travolgere la squadra allenata da Andrea Trinchieri. Dopo le vittorie contro Valencia, Real e Alba arriva il 75-51 che consegna un 2-0 pesantissimo su una delle rivali per un posto nella seconda fase del torneo.

Decisivi i soli 20 punti concessi dalla difesa biancorossa, nel primo tempo, a un Bayern disorientato e annullato nella sua asse play-pivot. Wade Baldwin e Jalen Reynolds, infatti, non riescono a trascinare i compagni come nel resto dell’Eurolega e finiscono a fondo con loro.

Ettore Messina si gode un’inaspettata serata di relax e attende buone notizie dall’infermeria, in vista di un doppio turno che vedrà arrivare al Forum Olympiacos e Zenit.

Analizziamo dunque Olimpia-Bayern nei 5 punti di Eurodevotion

4

I canestri dal campo realizzati dal Bayern nel primo quarto. Così come i minuti senza trovare il fondo della retina in apertura. Ci pensa Nick Weiler-Babb a sbloccare la squadra di Andrea Trinchieri con un jumper dalla media. Grande difficoltà a entrare nei giochi per i bavaresei nelle prime battute del match.

Merito, senza dubbio, della difesa degli uomini di Ettore Messina. I biancorossi non concedono nulla a quel pick and roll centrale che aveva fatto tanto male nella sfida di andata. Specialmente se condotto da Wade Baldwin. Non è tutto, perchè l’Olimpia nega con maestria il post-up tanto caro al Bayern. Nonchè chiave tattica che avevamo anticipato nella nostra consueta lavagnetta.

Milano alterna bene la classica difesa individuale a una zona 3-2 che manda in confusione gli ospiti. Il Bayern perde 6 palloni in meno di 6 minuti e accoglie con favore il time-out televisivo, ma sotto 13-2.

Punter firma il massimo vantaggio sul 16-2 con un gioco da tre punti in faccia a tutta la difesa schierata. Poi l’Olimpia perde due palloni di fila, coincidenti con l’ingresso in campo di Sergio Rodriguez. Ne approfitta il Bayern per tornare in singola cifra di distacco, ma gli errori scolastici non cessano e l’Olimpia doppia per il 20-10 al 10′. Punteggio che lascia rimpianti per una incompleta capacità di capitalizzare il proprio dominio.

Bayern: se Baldwin non accende la luce…

Del problema alla mano destra, a far pensare a una sua assenza prima della vigilia, ve ne abbiamo dato conto a parte. Non sappiamo se questo malanno sia spiegazione più o meno parziale del suo primo tempo da assente (in)giustificato.

Fatto sta che non attacca mai il ferro veramente, nè prova ad alzare il ritmo di un attacco sincopato. Se il numero 2 non accende la luce, per il Bayern è realmente notte fonda. Non arrivano vantaggi, tutte le scelte diventano maggiormente prevedibili. Tanto che la difesa di Milano legge tutto sempre con largo anticipo.

Per l’ex Olympiacos 4 punti con 1/5 al tiro, 3 rimbalzi, 4 palle perse, 2 di PIR, -12 di +/-. In un secondo quarto in cui i suoi sprofondano sotto i colpi di un sontuoso Kyle Hines e delle proprie palle perse (13 all’intervallo)

La maestosità di Hines, la crescita di Tarczewski

14 punti, 11 rimbalzi (9 offensivi), 2 recuperi, 19 di PIR. Questo il tabellino di Jalen Reynolds nella sfida di andata, in 24 minuti, nel Round 1 di Turkish Airlines Euroleague. Ovvero del candidato principale al premio di Most Improved Player. Colui che ha realizzato i maggiori progressi degli ultimi 12 mesi.

Il centro ex Maccabi e, in Italia, di Recanati e Reggio si presentava al Mediolanum Forum come lo spauracchio principale della formazione di Ettore Messina. Niente di tutto questo.

Se non è stato un fattore di questa partita, grande merito va riconosciuto a Kyle Hines e Kaleb Tarczewski. Anche aldilà di un’organizzazione complessiva di alto livello, che ha aiutato a sostenere un 1vs1 complicato sulla carta.

Il Bronzo di Riace proveniente da Sicklerville è magistrale nell’abbassare il baricentro il più possibile per dargli poco appoggio dopo la ricezione spalle a canestro. Così come diabolico nel leggerne i movimenti e, successivamente, a prendergli il tempo sulla conclusione. Lo fa letteralmente impazzire, senza che possa prendere una singola conclusiva in condizione di confort. Il resto lo fa nell’altra metà campo. Seminandolo in transizione oppure con il suo clamoroso gioco di piedi sul perno, misto a finte, che elude l’imponente ombrello difensivo altrui.

Si fa apprezzare, però, anche il suo compagno di reparto. Ve lo ricordate il suo evidente imbarazzo nel dover affrontare il tagliafuori nella tonnara dell’Audi Dome?

Non per caso, il numero 15 biancorosso è stato il giocatore più discusso e criticato nella prima parte di stagione. Questa sera approccia la partita nella maniera migliore. Certo, la concorrenza dell’ex Leon Radosevic non è esattamente la stessa cosa. Tuttavia, Tarczewski fa esattamente ciò che il suo coach gli chiede aldilà dei numeri. Porta energia, fa bene contenimento sul pick and roll del Bayern. Chiude aiutando al ferro con i tempi giusti, favorendo il lavoro a rimbalzo dei suoi.

Iniziano a essere diverse le partite in cui il giocatore dimostra una maggiore fiducia e un coinvolgimento emotivo, ancor prima che tecnico, differente. E’ solo una parte del tutto, ma non è nemmeno un caso che Milano abbia vinto la battaglia a rimbalzo in 3 delle ultime 4 sfide. Valencia, Real e Alba dopo il tremendo 33-60 contro il CSKA. Badate bene: non è una semplice questione di crescita individuale, ma di inserimento funzionale del giocatore all’interno del sistema.

Olimpia-Bayern: la volata scongiurata

Nelle 3 partite disputate ad Assago dal 2000 in avanti, prima di stasera, vincitori e vinti sono sempre stati decisi da un singolo canestro.

Si parte il 4 dicembre 2014. Da uno scontro diretto che tutti sapevano valesse il biglietto per le TOP 16. Il buzzer beater di Daniel Hackett a far tirare un sospirone di sollievo a Luca Banchi dopo una partita decisamente sofferta. Al cospetto del Bayern di Svetislav Pesic e di Bo McCalebb, responsabile di diverse delusioni negli anni della rivalità con la Montepaschi Siena. 83-81 e l’urlo del Forum che esplode. Uno dei pochi in quella stagione da “zeru tituli”

Secondo atto nel dicembre 2018. Derrick Williams a incantare con il suo talento e a tessere il fil rouge di un rapporto di avvicinamenti e brusche frenate che hanno contraddistinto le due estati successive. Senza che il matrimonio promesso trovasse celebrazione. Vittoria 80-78 dei bavaresi che avrà il suo peso sul mancato raggiungimento dei playoff da parte dell’Olimpia del Pianigiani bis.

L’ultimo flashback ci trasferisce alla scorsa stagione e alla sorprendente rimonta biancorossa dal -20 di metà terzo quarto. Da quel momento, il Professor Vladimir Micov salì in cattedra e Sergio Rodriguez contribuì a completare la missione. 79-78 che non avrà significati ulteriori a causa dell’interruzione imposta dal Covid.

Tutta un’altra storia questa sera. Praticamente un film scritto da un altro sceneggiatore. Oppure dallo stesso, ma con uno spirito particolarmente beffardo.

51

I 51 punti di stasera sono la miglior prova difensiva di Milano, che migliora i 55 concessi all’Alba nel Round 6. Sempre tra le mura amiche. Allo stesso tempo, i 51 punti messi insieme dal Bayern sono la peggior prova offensiva dei tedeschi.

Per l’Olimpia è la terza vittoria consecutiva contro il Bayern. C’è la larga vittoria odierna. C’è la prima, ovvero la sfida della scorsa stagione già citata. In mezzo, il 79-81 in overtime dell’ouverture di questa edizione del Torneo.

La sera del graffio di Shavon Shields. Ovvero la sua tripla in faccia al difensore a 9″ dal termine. La prima gioia laddove l’Olimpia aveva conosciuto solamente il sapore amaro della sconfitta.

Shields che era assente questa sera, insieme a 3 compagni di squadra. Ovvero Vladimir Micov, Michael Roll e Jeff Brooks. C’erano tutte le premesse per interrompere la striscia positiva di 3 successi. Contro quella che è stata la sorpresa principale della Turkish Airlines Euroleague. Una squadra coriacea, che non aveva abbassato la testa di fronte a nessuno. Invece, ancora una volta è esploso il collettivo in questa stagione. Così, il Bayern è crollato.

Il gruppo di Trinchieri accumula la quinta sconfitta consecutiva in trasferta. Le precedenti con massimo 5 punti di scarto. Oggi, la resa ha ben altre cifre e ben altra dimensione.

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