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Valencia-Stella Rossa è un monologo “taronja”

Valencia-Stella Rossa

Corey Walden nella morsa della difesa "taronja"

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Valencia-Stella Rossa è stata gara con poca storia.

TEAM EFFORT

5 uomini in doppia cifra, minutaggi ben distribuiti, condivisione del pallone e delle responsabilità. Valencia-Stella Rossa è tutta qui, con un grande differenza di valori tra le squadre in campo. Senza Loyd è troppo alto il gap per i serbi.

CONCENTRAZIONE

Jaume Ponsarnau non ha dubbi ed è cosa che sottolinea da diverse gare, soprattutto durante la striscia di 3 sconfitte consecutive. «La nostra concentrazione è il fattore decisivo, ci porta ad una grande mentalità e ad esprimere una fisicità di alto livello».

DUBLJEVIC E MARINKOVIC

I due grandi assenti non sono giocatori che i “taronja” possono permettersi di regalare. Dopo due gare con prestazioni inguardabili come quelle di Barcellona e Milano, questa volta tutti hanno fatto un passo avanti per colmare il vuoto lasciato da queste mancanze. E’ un fattore chiave, come la continuità sui 40 minuti, problema non ancora risolto a Valencia.

NIENTE DIFESA, NIENTE STELLA

Se concedi il 66,7% da due ed il 45% da tre, in questa lega non hai nessuna possibilità di farla franca. Lo sottolinea Coach Radonjic in sala stampa: «Abbiamo iniziato troppo “soft” in difesa e pochi minuti di buon livello nel terzo e nell’ultimo quarto non possono bastare. Loro hanno sempre controllato».

PROSPETTIVE

Per i serbi la stagione europea è ormai solo e soltanto una questione di dignità e di allenamento verso l’essenziale ABA League. Quest’ultima è l’unica via verso una conferma della partecipazione ad Eurolega e l’attuale classifica dimostra che non sarà facile.

Il Valencia ora trova Asvel, Zalgiris e Panathinaikos prima di un serie di gare tremende: serve fare cassa e serve crescere pre presentarsi alle “big” come reali ambizioni, ad oggi troppo ondiovaghe rispetto al potenziale.

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