Khimki-Kurtinaitis, fine di un rapporto fallimentare

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Khimki-Kurtinatis, arriva alla fine una collaborazione ultimamente disastrosa

L’anticipazione era arrivata nel rimo pomeriggio a firma Donatas Urbonas e riguardava la fine della collaborazione Khimki-Kurtinaitis.

Ora è arrivata l’ufficialità da parte del club moscovita.

L’avventura di Rimas Kurtinaitis sulla panchina del Khimki finisce qui.

Uno degli errori, da giocatore, dell’oro Olimpico di Seoul 1988, da gennaio 2019 in sella, il coach lituano era stato già al Khimki dal 2011 al 2016, legando il suo nome ai successi storici del club. La VTB del 2011, vinta 66-64 in finale contro il Cska, rappresenta l’unico caso di mancata vittoria dell’Armata Rossa. In quel caso Kurtinatis sconfisse proprio il suo figlio prediletto Alexey Shved, oggetto di mille polemiche nella gestione attuale in gialloblu. Poi le edizioni di Eurocup del 2012 e del 2015, che lo hanno portato ad essere l’unico Coach ad avere sollevato 3 volte il trofeo. La terza volta, in termini temporali la prima, arrivò nel 2009 con il Rytas. Contro chi? Proprio il Khimki, nella finale di Torino.

2/18 in Eurolega e 5/5 in VTB sono stati record inaccettabili per chi partiva con serie ambizioni di Playoff. 12 sconfitte di fila sono record per la nuova era del massimo torneo europeo, a due sole lunghezze da quello di sempre. Le prove degli ultimi due mesi hanno superato ogni limite in negativo, con una squadra che semplicemente ha rifiutato di competere, come accaduto ieri sera ad Istanbul contro l’Efes.

Certamente l’allenatore ha gravi responsabilità, non lo nega nessuno, tuttavia l’atteggiamento dei giocatori, unitamente ad una totale confusione societaria legata alla posizione di diversi atleti sono motivazioni altrettanto valide a supporto di un disastro senza precedenti.

Il GM Pavel Asthakov ha parlato di «decisione difficile e di analisi di tutti i pro e contro, poiché i momenti migliori della storia del club sono legati al coach lituano».

Ha poi aggiunto che «si è deciso di affidare la squadra ad Andrey Maltsev, esperto russo con tanti titoli giovanili alle spalle».

Maltsev era stato promosso ad assistente il 7 dicembre 2020, arrivato dal club satellite. 54enne nativo di San Pietroburgo, ha lavorato per 15 anni al Cska, tra seconda squadra e giovanili, nonché con le stesse nazionali giovanili russe ed inizialmente allo Spartak.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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