Panathinaikos-Asvel: 33, benvenuti al Nemanja Nedovic show

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Panathinaikos-Asvel: in un Round 19 di livello tecnico almeno a sprazzi interessante, la sfida di Oaka non appartiene certamente all’eccellenza continentale. L’assenza di Papapetrou tra i padroni di casa rappresenta la perdita di un giocatore vero, leader tecnico ed emotivo dei suoi.

10-24 il record combinato che apparteneva a queste due squadre prima della palla a due, con una perfetta parità a quota 5 vittorie e 12 sconfitte.

La notte ateniese premia (88-71) giustamente la squadra migliore, che è il Panathinaikos, in attesa del nuovo allenatore (Oded Kattash).

BENVENUTI AL NEMANJA NEDOVIC SHOW

33 punti nei primi tre quarti, 6 assist, 5 rimbalzi e 6 falli subiti per un 40 di valutazione che la dice lunga sulla prestazione del serbo.

E’ tornato, è quello vero: classe, leadership, controllo totale dei ritmi del gioco di oggi. Ricordate la coppia James-Nedovic del Pireo in maglia Olimpia? La migliore degli ultimi anni di Eurolega dopo Larkin-Micic. Ecco, quel Nemanja oggi veste “green” e dopo i 39 di Tel Aviv arrivano anche questi 33. Peccato predichi nel deserto, ma che spettacolo!

NUMERI IMPIETOSI

Se vai sotto 41-32 a rimbalzo e se produci solo 10 assist (9 perse) a fronte dei 23 avversari, non hai nessuna possibilità di vincere a qualsiasi livello. Stare sotto il 50% da due e fermarsi al 25% da tre è conseguenza di una pallacanestro insufficiente. Quella dell’Asvel recente.

Dall’altra parte non è questione di numeri ma di esecuzione. Il Panathinaikos gioca a pallacanestro seriamente da inizio anno. Ed è una delle ragioni per cui ci resta incomprensibile la scelta della separazione da George Vovoras.

E’ UN’EPOCA IN CUI CI SONO DUE PAPA…

Senza Papapetrou il Pana perde da ogni punto di vista. «Sapevamo di dover fare un passo avanti tutti senza di lui» ha detto Nedovic.

Ecco che tra tutti, oltre allo straordinario serbo, emerge “l’altro Papa” Georgios Papagiannis. 18 con 8/18 ed 8 rimbalzi, per un 28 di valutazione che vuol dire “career high” in punti e nella stessa valutazione. Contro Moustapha Fall non era per nulla scontato. Ha saputo muoversi e portare il francese lontano dalla “comfort zone” rappresentata dal post.

QUALITA’ E FISICITA’

Dicevamo dei numero di assist (10) e perse (9) che già da soli testimoniano una mancanza di qualità decisamente notevole. I 29 punti del secondo tempo sono ovvia conseguenza di tutto ciò. L’Asvel, nelle sue migliori performances, ha saputo partire da fisicità ed atletismo che garantivano una sorta di flusso positivo alla qualità del gioco. Se viene a mancare quell’impatto, crolla tutto il sistema. Bene il Pana a ridurne ogni effetto, ma ci sono precise motivazioni nella generale mancanza di talento tra i francesi.

COACH TO COACH

Kostas Charalampidis: «Abbiamo cercato di spiegare ai giocatori la situazione. Era necessario che dessero tutti qualcosa di più e lo hanno fatto».

TJ Parker? A questa mattina non pervenuto, tra sito EL e social del club.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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