Round 20: il Maccabi si impone sul Baskonia e fa 2-0 in stagione

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Il Maccabi vince per 91-82 la sfida di ritorno con il Baskonia, lo aggancia in classifica e virtualmente lo supera grazie al 2-0 negli scontri diretti. Protagonista assoluto è ancora una volta Othello Hunter, autore di 14 punti, che come il buon vino sembra migliorare col passare degli anni. Buonissime anche le prove di Bryant, Caloiaro e Zoosman, vera chiave difensiva di Sfairopoulos. I baschi invece si fermano per la seconda volta consecutiva nella settimana successiva all’impresa col CSKA. Andiamo ad analizzare allora la partita attraverso i 5 punti di Eurodevotion:

  • L’inesauribile energia di Hunter – Non è la prima volta (e non sarà di certo l’ultima) che le partite per il Maccabi cambiano in positivo quando Othello Hunter fa il suo ingresso in campo. L’ex Madrid si conferma rollante di livello assoluto ed un rebus per Fall che viene preso continuamente in mezzo nel gioco a due fra lui e Wilbekin. Paradossalmente, nonostante i valori assoluti dei due giocatori, il senegalese soffre meno un giocatore come Milutinov che gli permette di avere un punto di riferimento sotto canestro.
  • L’inusuale incapacità di cambiare di Ivanovic – La partita con il CSKA aveva fatto risaltare le straordinarie capacità di un coach come Ivanovic, che però oggi ha faticato a cambiare la partita in suo favore come spesso sa fare. Il Maccabi, come caratteristiche è simile ai russi, con tanti straordinari giocatori di 1 contro 1 poco avvezzi a far circolare il pallone (terz’ultimi con 16.3 assist a gara). Se ci aggiungiamo la bassa percentuale di squadra da 3 punti (poco più del 35%), avremmo potuto aspettarci vari passaggi ad una zona 2-3 come accaduto contro l’attacco di Itoudis, cosa che stranamente non è accaduta se non parzialmente verso la metà del quarto periodo. Il risultato è stato quello di veder Fall e Jekiri incapaci di fare show difensivo sul pick ‘n’ roll e di contenere le penetrazioni dei palleggiatori. Non è un caso che il Maccabi abbia smazzato 20 assist.
  • La serata no di Achille – E’ diventata talmente evidente la centralità di Polonara in questo Baskonia che le rare volte in cui sbaglia la partita i suoi non hanno praticamente mezza speranza. L’ala anconetana sembra meno brillante del solito, anche per i continui blitz difensivi preparati ad hoc per lui da Sfai (a dimostrazione del fatto che sia diventato un giocatore di alta fascia) e fatica a trovare le letali transizioni a cui è abituato. La brutta partita di Vildoza e Sedekerskis hanno fatto il resto per una squadra che non è mai praticamente stata in vantaggio nella partita.
  • Che difensore Yovel Zoosman Gli 11 punti col 75% sono l’ultima cosa da guardare nella partita di Yovel Zoosman, che è un principe delle piccole cose ed oggi ha dimostrato di essere un difensore d’élite anche per l’Eurolega. L’israeliano è la chiave difensiva di Sfai per accoppiarsi velocemente in transizione, anche col play avversario, ed ha limitato tremendamente sia Vildoza che Sedekerskis. Ma non basta, perchè insieme a Bryant è fenomenale ad andare sulle linee di passaggio, arrivando anche dal lato debole. Applausi.
  • Il quintetto ideale di Sfairopoulos – Ormai è chiaro: Sfairopoulos propone in quintetto Zizic e Bender più per questioni di status che per reale possibilità di convivenza fra i due. Nei momenti importanti della partite in campo ci sono Hunter, insostituibile, affiancato da Zoosman e Caloiaro; sono questi a dare gli strappi decisivi soprattutto per la capacità di dilatare il campo e aprire l’area alle incursioni di Wilbekin e Bryant. Ad oggi Bender sembra quello più inserito nel sistema fra i due croati, grazie anche alla pericolosità da oltre l’arco, mentre Zizic, purtroppo sembra proprio non riuscire a dare la sterzata decisiva alla sua stagione.

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