Bayern-Zenit: la svolta nel 2° tempo porta Trinchieri alla vittoria

Sfida d’alta classifica che riporta il Bayern al 4° posto solitario

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Bayern-Zenit è la gara tra le due squadre che han stupito di più in questa prima parte di stagione. Grande sfida in panchina tra coach Andrea Trinchieri e Xavi Pascual, grande sfida tra due squadre che hanno riportato diverse individualità ad alti livelli. Partita che non disattende le aspettative in termini di intensità difensiva e aggressività, ma che va al Bayern dopo una lenta rimonta concretizzata nel finale.

Analizziamo il match Bayern-Zenit nei 5 punti di Eurodevotion

Bayern-Zenit: difesa e aggressività ambo le parti

Se si dovesse trovare un segno distintivo per entrambe le squadre, quello sarebbe sicuramente la difesa. Quando due squadre così simili si scontrano è anche il talento dei singoli a deciderne le sorti. La partita si potrebbe dividere in due anche in questo senso. Nel primo tempo la difesa alta di Xavi Pascual limita a soli 13 punti nel primo quarto e 19 nel secondo l’attacco del Bayern, costringendolo a tiri difficili e palle perse.

Durante l’intervallo, in mixzone i due coach inquadrano perfettamente quello che succede di lì a poco: “dobbiamo continuare così a rimbalzo, dato che in un contesto di equilibrio come questo, un cambio in difesa, uno in attacco, un vantaggio da una parte o dall’altra ce lo si deve aspettare” afferma Pascual. “Dobbiamo alzare il ritmo, aumentare l’aggressività difensiva e offensiva, cosa che nel primo tempo non abbiamo fatto” il pensiero di Trinchieri.

Questo è ciò che accade proprio nel secondo tempo, quando il ritmo del Bayern sale di livello e lo Zenit trova gli unici due canestri nei primi 7’30” nelle mani di Gudaitis, portandosi così in vantaggio per la prima volta e mettendo le basi per la vittoria finale.

Gist e Dj Seeley: due aggiunte fondamentali

Arrivati a Monaco come due aggiunte di “riserva” ad un roster che ha già mostrato solidità, ma anche fiato corto. La svolta della partita arriva principalmente dal loro ingresso nel quintetto del secondo tempo. Se nel primo a rimbalzo era stata netta la superiorità dello Zenit, nonostante l’assenza di Poythress, nel secondo Trinchieri si gioca la carta Gist per invertire il trend.

La scelta lo premia visto che nei primi 7 minuti del terzo quarto in cui Il Bayern mette in campo i tre lunghi Zipser, Radosevic e Gist appunto, i problemi a rimbalzo tanto patiti vengono meno. Momento eloquente i 3 rimbalzi offensivi nella stessa azione Zenit nel secondo periodo.

Offensivamente l’acceleratore dell’attacco bavarese è Dj Seeley, che oltre a prendersi le responsabilità di playmaking della squadra, mostra tutte le sue doti al tiro, con 3 triple fondamentali nel riprendere i russi. Entrambi danno respiro a quelli che sono forse i reali protagonisti Baldwin e Reynolds.

Baldwin e Reynolds: da metalli grezzi a oro puro

Non si parla di colori di medaglie, ma se oggi si dovesse assegnare il premio di “più migliorato” in Eurolega, meriterebbero la medaglia d’oro entrambi. Intanto si può dire che entrambi sono stati fondamentali per la vittoria di questa sera.

Reynolds, sempre usato con il contagocce dal suo coach e mai sopra i suoi limiti, ne mette insieme 15 con 6 rimbalzi, contribuendo a ridimensionare il dominio di Gudaitis nella prima metà. Baldwin non solo ne segna 17, compresi gli ultimi tiri, che fossero da fuori o in penetrazione, decisivi, ma sporca anche il resto del foglio visti i 5 assist, 4 rimbalzi e 3 recuperi.

Entrambi erano considerati comunque tra i problemi nelle aspettative su una stagione di poco conto del Bayern. La critica principale, smontata dalla crescita che Trinchieri ha contribuito a dargli, era che i biancorossi fossero una squadra piena di tanti scarti delle altre squadre e loro erano in prima fila nel banco degli imputati. La risposta è quella dei campioni e anche nell’assenza del leader Lucic, sono stati sempre più i fari di questo Bayern Monaco.

Bayern: vittoria si, ma…

La sfida di andata giocata a San Pietroburgo si era giocata più o meno sullo stesso copione, ma a protagonisti invertiti. Il Bayern era andato a toccare il +13 di vantaggio, ma un blackout nel secondo tempo aveva permesso allo Zenit di vincere 79-75.

Proprio in quella occasione uno dei due guastafeste pre Natale Bayern, l’altro è l’assente Poythress, fu Kevin Pangos, che con una tripla nei minuti conclusivi garantisce l’attuale vantaggio negli scontri diretti ai suoi. Infatti con l’ 82-80 di stasera, in caso di pareggio (tutt’altro che impensabile) a fine stagione, lo Zenit sarà davanti.

Bayern-Zenit: sfida nuova nel contesto “vecchio” dell’Eurolega

Oltre ad essere una sfida come già detto, tra le due sorprese di inizio stagione, Bayern-Zenit è anche uno scontro nuovo nella storia dell’Eurolega moderna. 3-1 fin qui il bilancio tra le due squadre, che con il rinnovo previsto per giugno 2021 della licenza garantirà la futura presenza del Bayern. Per quanto riguarda lo Zenit il progetto è solido, ben supportato economicamente dalla Gazprom, ma dietro ad una squadra al secondo anno di Eurolega così in alto, ci sono anche idee e visioni a medio-lungo termine.

Non si parla di un’altra squadra russa che mette insieme figurine in una squadra, dietro un allenatore con poca autorità. Lo Zenit è partito da coach Plaza e una squadra piena di giovani talenti e americani da rilanciare, guidati dal veterano Ayon lo scorso anno. Quest’anno le conferme sono arrivate per chi ha reso al meglio nella stagione 19/20 come Ponitka, Thomas e Hollins e si sono aggiunti non solo tanti giocatori funzionali alla squadra; non solo un play dall’indubbio talento, ma dallo scarso minutaggio; non solo uno dei migliori prospetti dell’Eurocup (a dimostrazione di un certo acume cestistico sul mercato), ma anche UN ALLENATORE. Bayern-Zenit è stata e sarà anche una grande sfida tra Pascual e Trinchieri, non di figurine.

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Riccardo Corsolini

Appassionato di Sport in generale, nato e cresciuto con la pallacanestro in testa e nelle mani. Scrivo della mia squadra e di Eurolega su Eurodevotion, tentando di prendere il ferro.
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