Asvel-Efes: partita di ritorni di fiamma e un Micic stellare

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Asvel-Efes è quel match di Eurolega che ritrova talenti e certezze. Un match senza storia ma che ha offerto spunti interessanti per il futuro delle due squadre in Regular Season.

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Asvel-Efes, quarto e penultimo match del venerdì di Eurolega è stato uno di quei match che nonostante il dominio di una squadra sull’altra, offre considerazioni importantissime per il futuro.

Stravince l’Efes: ai punti, nei dettagli, nel gioco il match dell’Astroballe contro i padroni di casa guidati da coach TJ Parker è un vero è proprio dominio cestistico per tutti i 40′ di gioco.

Eurodevotion, completa la sua settimana di analisi delle partite continentali con la partita dell’Astroballe, dandovi 5 considerazioni che hanno deciso significatamente in campo e fuori Asvel-Efes, terminata con il punteggio finale di 80-102 in favore dei ragazzi guidati da coach Ergin Ataman.

ASVEL-EFES: LA CARICA DEI 102.

Il titolo dell’analisi parla da solo e comincia a parlare di ritorni di fiamma. Se dovessimo fermarci soltanto alla superficie dei numeri, il primo impatto arriva dal punteggio. I turchi ne segnano 102 in trasferta, un punteggio così alto i turchi non lo realizzavano dal “massacro cestistico” casalingo vinto e dominato con il Khimki di Kurtinaitis il lontano 19 novembre 2020. Sprazzi di super basket libero e frivolo in attacco, con aggressività senza respiro in difersa. La superficie dei numeri ci ha detto questo, bisogna entrare nel dettaglio però…

ASVEL-EFES SI E’ DECISA NEL PRIMO QUARTO

Tutti i pronostici, le quote dei bookmakers sono andate tutte a farsi friggere nel momento in cui l’Efes ha deciso di stringere qualsiasi maglia e qualsiasi soluzione offensiva ha distrutto la difesa dei padroni di casa. Il vero dominio nel punteggio è iniziato con un eloquente 29-15 nei primi dieci minuti. E’ stato questo parziale a spianare la strada del successo ai ragazzi di coach Ataman.

NORRIS COLE: LA SOLUZIONE PER TUTTI I PROBLEMI DELL’ASVEL

La franchigia di Tony Parker, tornato alla ribalta in settimana per l’uscita ufficiale del documentario sulla sua vita su Netflix, può essere una squadra “palestra” per giovani e spiaggia di incoraggiamento per i veterani. Norris Cole, giocatore culto in Europa grazie al titolo Nba vinto con i Miami Heat di LeBron James e aver giocato anche tra Avellino e Buducnost, è sicuramente l’uomo su cui può puntare la franchigia nel breve periodo, continuando a lavorare sui giovani in maniera ossessiva e costruttiva. La partita della point-guard americana da 22 punti, 4 rimbalzi e solo 2 errori al tiro, deve far lavorare i suoi compagni di squadra molto più giovani.

IL RITORNO DI MICIC: E’ LUI L’MVP DI ASVEL-EFES

Attacco pimpante, difesa asfissiante. Tutto l’estro sta nel circus shot di Anderson, nella versatilità di Singleton, la certezza di poter puntare su Larkin e finalmente ritrovare il proprio metronomo al suo stato di forma migliore. Micic è la nemesi di Sansone: toglie i capelli, ritrova idee e torna ai suoi livelli anche in una partita sulla carta ostica come questa qui dell’Astroballe di ieri sera. Prestazione da Mvp da 23 punti, 9 assist e 5 rubate che fanno splendere la sua stella dopo tanto tempo.

CASA EFES: LA VITTORIA PER RITROVARSI E PER RIPRENDERE POSTO TRA I MIGLIORI

Continuità, rendimento costante e gioco. L’Efes oltre alla condizione fisica balbettante mostrata in questa stagione deve ritrovare queste chiavi di volta. La scorsa stagione è ormai soltanto un ricordo ed Ergin Ataman deve saper puntare e punzecchiare i suoi a modo in vista dell’atteso girone di ritorno. Non bisogna steccare contro le rivali sempre più competitive (le iberiche Valencia e Baskonia su tutte senza dimenticare Maccabi, Fener e la rivelazione Bayern Monaco sconfitto dall’ostico Olympiacos di Bartzokas). La rincorsa playoff, dunque riparte dall’Astroballe. Bisogna essere certi di centrare il target ora.

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