Benvenuto 2021: da vent’anni il tricolore non sale sul tetto d’Europa

Balbo
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Benvenuto 2021! Quest’anno si conclude il primo ventennio del ventunesimo secolo. Un ventennio iniziato con il tricolore italiano sul tetto d’Europa.

Vent’anni che verranno ricordati attraverso i cristalli rarefatti della sventura dell’Italia cestistica.

Ma torniamo nel 2001. Una vita fa; per molti di noi tanti chili, capelli e barba bianca fa.

Nel 2001 “La stanza del figlio” di Nanni Moretti vince la palma d’oro al festival di Cannes; negli Stati Uniti si compie il più grande attentato terroristico di tutti i tempi; a Budapest Michael Schumacher si aggiudica il quarto titolo mondiale a bordo della Ferrari; Valentino Rossi vince il suo primo motomondiale; la Roma vince il suo terzo scudetto; la Virtus Bologna vince la coppa Italia di basket; la Virtus Bologna vince il suo quindicesimo scudetto; la Virtus Bologna compie la tripletta -in futuro volgarmente denominata triplete– vincendo l’Eurolega (vinta un mese prima dello scudetto).

Virtus Bologna, Eurolega 2001 - Eurodevotion

Una storica finale giocata al meglio delle 5 contro il Tau Baskonia allenato dall’eccentrico Dusko Ivanovic. Cinque gare, cinque storie differenti: dal dominio di Vic Alexander in gara 1; al rientro tanto atteso in gara 2 di Rashard Griffith, protagonista insieme ad Antoine Rigaudeau del pareggio della serie. In gara 3, Ginobili rispolvera una famosa citazione di Nietzsche “Se vi fossero degli Dei, come potrei sopportare di non essere Dio”: trascina la Virtus in terra basca portando i bianconeri in vantaggio nella serie 2-1

Virtus Bologna, Eurolega | Eurodevotion

In gara 4 il piccolo – solo di statura – Bennet decide di riportare la serie a Bologna. Gara 5 è storia; la Virtus sconfigge il Tau Baskonia 82-74 e sale per la seconda volta sul trono d’Europa.

Da quella calda sera bolognese di fine primavera, l’Italia della palla a spicchi, a livello europeo, conoscerà soltanto cocenti delusioni.

L’anno seguente la Virtus targata Kinder ci riprova – dopo aver sconfitto nella semifinale delle Final 4 la Benetton Treviso – ma questa volta dovrà arrendersi contro il Panathinaikos di Déjan Bodiroga (21 punti) e Zeljko Obradovic 83-89. Questa partita segnerà la fine del ciclo d’oro della Virtus.

Nell’estate 2002 Ettore Messina viene chiamato dalla Benetton Treviso per ritentare la scalata europea; conquista le final 4, in semifinale elimina Siena, ma anche questa volta deve arrendersi sul più bello perdendo in finale 76-65 contro il Barcellona di Jasikevicius, Fucka e Bodiroga (20 punti).

Cambia la stagione ma non cambia l’esito: alle final 4 arrivano ancora due squadre italiane, Skipper Bologna e Siena. Il risultato finale sorride un’altra volta ad una squadra straniera: la Skipper Fortitudo Bologna (in seguito alla vittoria contro Siena dopo un supplementare) crolla in finale contro il Maccabi con uno scarto che resterà nella storia (-44). Questa sarà l’ultima finale d’eurolega disputata da una squadra del vecchio continente.

Siena raggiungerà altre due volte le Final 4 ( 2008 e 2011) non andando oltre le semifinali. Da allora, dieci anni, Armani con la sua Olimpia Milano prova a ripetere i fasti italiani di inizio 2000, investendo, finora con scarsi risultati, tanti soldi.

Questo potrebbe essere l’anno buono per riportare una squadra italiana alle Final 4. Sulla panchina dei meneghini siede l’ultimo allenatore ad aver vinto la coppa con una squadra italiana: Ettore Messina. Allenatore di quella Virtus Bologna che fece sognare mezza Italia. Quella Virtus Bologna che si attende con impazienza in Eurolega. Un EuroCup da vincere separa i bianconeri dalla partecipazione nel massimo torneo continentale.
L’Italia cestistica deve tifare per la Virtus in Eurolega. Nella speranza che quest’anno Messina riesca finalmente a far fruttare i sacrifici economici di un encomiabile Armani.

Il peggio sembra passato; a livello europeo il nostro basket sembra risorto dalle ceneri con una vitalità rinverdita. I sintomi cifrati della resurrezione vengono evidenziati dai risultati dei nostri top club. Il secondo ventennio promette bene.

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