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Panathinaikos, Georgios Vovoras al capolinea

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Si chiude qua l’avventura di Georgios Vovoras sulla panchina del Panathinaikos. Come riportato da Sport24.gr il divorzio verrà ufficializzato a breve. 

Decisivo il ko con il Lavrio nella giornata di ieri, un 92-82 che rivela una classifica con record 7-1, valevole comunque per il primato con l’Aek, che ha una gara in più.

Il Panathinaikos è attualmente sedicesimo in EuroLeague con record 5-11.

Georgios Vovoras, ateniese classe 1977, non è semplicemente un ex assistente di lungo corso. Vovoras è l’ex assistente di Argyrys Pedoulakis di lungo corso.

I due iniziarono a lavorare insieme nell’estate 2007 al Rethymno, costa settentrionale di Creta, arrivando sette anni dopo fino a Kazan, monti Urali, passando per Salonicco, Peristeri (Attica, letteralmente Piccione) e, ovviamente, Atene.

Un’ombra verrebbe da dire. Sì, ma costretta spesso ad alzarsi dalle posizioni di rincalzo per sedersi in prima fila. Cosa nota, il rapporto tra il suo mentore e il presidente Dimitris Giannakopoulos è stato quanto meno burrascoso (tre mandati), e Vovoras si è ritrovato suo malgrado a gestire gli interregni con Xavi Pascual prima, e Rick Pitino poi.

Senza mai perdere il posto. No, perchè dopo il grande slam a Cipro con l’Apoel (prima reale esperienza da capo allenatore, nel 2015-2016), dalla società “green” Georgios non se n’è più andato.

«Preparazione e professionalità» le qualità che hanno affascinato il coach spagnolo come il santone del mondo Ncaa, «aziendalismo e responsabilità» quel che Giannakopoulos gli ha sempre riconosciuto.

«Quella capacità di parlare, spiegarsi, indicare la via senza mai alzare la voce». Tutte qualità che il mondo Panathinaikos riconosce a Vovoras, e che hanno fatto di Vovoras, nella drammatica estate 2020, la nuova guida della prima squadra.

Utile profilo basso? Medium senza volontà tra il duo Alvertis-Diamantidis e i giocatori? Forse, non lo scopriremo mai.

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