Alla scoperta delle avversarie di Trento nelle Top 16 di EuroCup

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Dopo aver superato la prima fase della 7Days EuroCup chiudendo al terzo posto nel girone D con uno score di sei vittorie e quattro sconfitte, la Dolomiti Energia Trento si prepara ad affrontare le Top 16.

I ragazzi di coach Nicola Brienza sono stati inseriti nel gruppo F dove affronteranno Boulogne Metropolitans 92, Lokomotiv Kuban Krasnodar e Partizan Belgrado.

Andiamo quindi alla scoperta delle tre sfidanti della compagine trentina.

Boulogne Metropolitans 92

Anthony Brown I Eurodevotion

La squadra francese ha conquistato il pass alla fase successiva con un bilancio di 7 w e 3 L. Dopo i primi due k.o subiti contro l’Unicaja Malaga ed il Buducnost, la squadra allenata da coach Jure Zdovc ha saputo rimboccarsi le maniche, ottenendo la prima posizione nel gruppo B.

La Dolomiti dovrà prestare molta attenzione alla coppia formata da Anthony Brown-Archie Goodwin.

L’ala americana fin qui ha segnato 13.4 punti a partita con buone percentuali al tiro (50% da 2, 45.7% da 3 e 85% TL), dimostrando di essere pericoloso sia in area che dalla lunga distanza.

L’ex giocatore di Suns, Pellicans e Nets è arrivato a fine novembre in squadra al posto di Rob Gray trasferitosi al Monaco, ma in poco tempo è riuscito ad ambientarsi nel gruppo e darà fastidio agli esterni di Trento.

Un altro nome da segnarsi è quello di Bastien Pinault, ala francese di 193 cm che viaggia ad 11.4 punti, tirando da 2 con il 71%.

Per quanto riguarda il reparto lunghi, Williams e compagni dovranno avere un occhio di riguardo per Marei Assem, 13.3 pts e 7.3 rimbalzi di media. Il centro egiziano di 206 cm, nelle ultime partite disputate in EuroCup è cresciuto e non poco sotto l’aspetto del rendimento. Se non ci credete basta semplicemente chiedere in casa Germani Brescia e vi daranno la risposta: 24 pts, 15 rimbalzi e 37 di valutazione proprio nella sfida contro la Leonessa.

Lokomotiv Kuban Krasnodar

Mantas Kalnietis I Eurodevotion

Con uno score di 8 vittorie e 2 sconfitte (entrambi maturate contro la Virtus Segafredo Bologna), gli uomini di Pashutin (ex coach di Cantù) hanno dimostrato di essere una vera e propria macchina di punti (910) e di rimbalzi (410), la migliore della competizione sotto queste due statistiche.

Dopo essere stato eliminato lo scorso anno nella prima fase, il club russo vuole provare ad arrivare fino in fondo per vivere le stesse emozioni vissute nel 2013 quando ad alzare il trofeo fu proprio la compagine russa e neanche a farlo apposta con coach Pashutin in panchina. La missione non sarà così semplice vista la pesante assenza del possente centro americano di 201 cm Alan Williams (14.5 punti e 12.5 rimbalzi di media), fuori per tutta la stagione a causa di un grave infortunio subito in VTB League. Un vantaggio non da poco per l’Aquila, visto che il pivot del Lokomotiv viene coinvolto molto dai suoi compagni.

Il primo violino è Jordan Crawford, che con 16.9 punti di media a partita è il vero e proprio trascinatore della squadra. Giocatore dotato di talento e che si esalta con giocate davvero spettacolari. L’ex Pellicans darà filo da torcere alla difesa bianconera.

A dar manforte alla guardia americana ci sono Will Cummings (14.5 pts) e Kevin Hervey (13.8 pts), che si sono rivelati molto importanti già nella prima fase. Il numero 3 dei russi ha la capacità di andare al ferro con estrema facilità, ma sa essere letale anche dai 6.75. Invece, il classe ’96 è dotato di atletismo e fisicità, ma nonostante ciò ama molto tirare dalla lunga distanza con una percentuale neanche così malvagia per essere un lungo (39.5%).

All’interno del roster del Lokomotiv Kuban Krasnodar troviamo tre giocatori, che in passato hanno giocato nel nostro paese: Mantas Kalnietis (al comando nella classifica degli assist con 8.44 a partita), Mindaugas Kuzminskas (11.4 pts di media) e Reggie Lynch. I primi due hanno indossato la canotta dell’Olimpia Milano, mentre il pivot americano quella dell’Urania Milano.

Partizan Belgrado

Rashawn Thoms I Eurodevotion

Invece, la compagine serba ha strappato il biglietto delle Top 16 vincendo sei gare su dieci, posizionandosi al quarto posto in classifica nel gruppo A dietro a Joventut Badalona, UNICS Kazan e JL Bourg en Bresse. Delle quattro sconfitte subite, tre sono arrivate lontano dalle mura amiche ed una sola in casa.

Una squadra composta da un mix di giocatori serbi ed americani, guidata dallo sloveno Saso Filipovski, arrivato in quel di Belgrado a novembre al posto di Vlado Scepanovic.

Codi Miller-Mcintyre e Marcus Paige sono le due guardie più temibili della compagine serba. Il primo viaggia ad una media di 13.4 punti, mentre il secondo di 10.4.

Oltre a loro due nel comparto degli esterni troviamo Dangubic e Gordic. I due giocatori serbi sono molto importanti all’interno della squadra per carisma e leadership.

Sotto canestro oltre a Nikola Jankovic ci sono tre ex conoscenze del Belpaese: Rashawn Thomas, Eric Mika e William Mosley.

L’ex Sassari è il secondo miglior realizzatore della squadra con 13.1 punti, confermando così di essere un giocatore di buonissimo livello, come già dimostrato in terra sarda.

L’ex centro di Pesaro e Brescia, invece, è passato da 3.8 a 7.8 punti di media rispetto alla sua prima avventura in EuroCup, ma rimane un giocatore che a questo livello fatica e non poco.

Lo stesso identico discorso va fatto per Mosley (visto in Italia nel campionato di A2), che non sembra convincere con solo 23 punti segnati in otto gare.

Il primo appuntamento della Dolomiti Energia Trento è fissato per mercoledì 13 gennaio alle ore 20.30 sul parquet della Stark Arena di Belgrado.

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