Euroleague Power Ranking: Cska in volo, conferme Bayern, Zenit e Zalgiris, resa Khimki

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Euroleague Power Ranking: alla fine del girone di andata, sebbene manchino alcune gare da recuperare, è tempo di valutazioni.

Come sempre, è bene sottolineare che il nostro POWER RANKING non è una classifica, ma semplicemente il rapporto tra la potenzialità della squadra, il rendimento sinora e le condizioni che possono averlo influenzato (tra parentesi la posizione dopo 10 turni)

1 – CSKA (2)

Dominio notevole nonostante diversi problemi di infortuni e di contagi. 12 W consecutive e la netta sensazione di margini di miglioramento amplissimi. Ha l’MVP tra le guardie, il miglior centro ed il giocatore più decisivo per impatto tra James, Milutinov e Hackett.

2 – REAL (4)

Perde Campazzo, da programma, perde Randolph per tutta la stagione, inatteso, ma piazza una serie da 6 W che vuol dire 11 delle ultime 12. Lavoro immenso di Pablo Laso che ha radici estive: difende in maniera eccelsa, condivide le responsabilità in attacco. Ora è sul mercato sia per un centro che per un play, sebbene Laprovittola sia in crescita. Il Real c’è, come sempre.

3 – BARCELLONA (1)

L’8/1 iniziale ha illuso che fosse tutto troppo facile, come ha detto Jasikevicius, ma il dicembre nero è troppo brutto per essere vero. Soffre l’atletismo altrui e sta subendo, anche se non lo riconoscerà mai, il disastro della gestione Heurtel. Il mercato è un punto interrogativo, viste le elezioni in arrivo, ma resta tra le favoritissime. L’assenza di Claver è assai sottovalutata.

4 – ZENIT (8)

Stagione sinora ben oltre le aspettative, che erano comunque alte. Questo Zenit era squadra da Playoff possibilissimi, oggi è squadra a 7/8 W da quel traguardo con 19 gare ancora da giocare. Sotto i 70-75 punti è difficilmente battibile, ora sta trovando migliori equilibri anche davanti. Un piccolo inserimento dal mercato (cambio per Pangos) e si può pensare in grandissimo.

5 – VALENCIA (5)

Un paio di inciampi assai evitabili con Alba e Stella Rossa, ma la squadra c’è eccome, anche in considerazione della lunga assenza di Marinkovic, che pesa. Le due trasferte in arrivo, tra Barcellona e Milano, diranno molto: più a livello prestazione che di risultato. Certezze assolute oppure lotta Playoff.

6 – BAYERN (9)

Sorpresa? Ovvio, ma oggi si è trasformata in tante certezze. Trinka semplicemente perfetto, la sua squadra difende alla morte e gioca in zone del campo che le altre nemmeno frequentano. Mancano 6/7 W in 17 gare per essere ai Playoff, ma non ditelo al Coach.

7 – OLIMPIA (7)

Il potenziale è assolutamente da Playoff, con uno sguardo più su. Se la gioca con chiunque, non va mai sotto, ma cade tre volte in gare che avrebbero già potuto proiettarla molto in alto in una stagione stranissima per tutti. 7 volte in casa nelle prossime 10, con due trasferte tra le più semplici (Alba ed Asvel): serve ribaltare la situazione del Forum (4 L sinora) e dare un’accelerata che cambia la stagione. Il problema rimbalzi e stazza c’è, ma non è riconducibile solo al tema Tarczewski.

8 – ZALGIRIS (13)

Straordinario sinora, come straordinaria è la guida tecnica e la scelta societaria nel pescare un Coach simile. Non ha molto per i Playoff, ma ha tantissimo per ridurre il gap con chiunque. Se la gioca sempre sulla base di un’organizzazione perfetta. Grigonis in cammino verso vette altissime.

9 – EFES (3)

Larkin è tornato, ma solo nominalmente… Qualche lampo della splendida pallacanestro degli ultimi due anni, ma a volte sembrano mancare un po’ di gambe e tanta fiducia. E’ certo che, ancor più del Maccabi, lì dietro fa potenzialmente molta paura. Chiedetelo alle prime tre in un’eventuale serie Playoff.

10 – MACCABI (10)

Un po’ meglio, ma ancora troppi alti e bassi, ben lontano dallo squadrone dello scorso anno. Ci sono problemi vicino al ferro come sul perimetro, ma il potenziale, nonchè la guida tecnica, fanno pensare che da un momento all’altro possa diventare una vera e propria mina vagante, partendo così da dietro.

11 – BASKONIA (11)

Ivanovic, da inizio stagione, è l’allenatore con il maggior controllo del proprio sistema e del propio ambiente. Polonara ed Henry sono entrati nell’élite della competizione. Lotterà come sempre per esserci a fine aprile, ma sta già facendo tutto quanto era richiesto.

12 – OLYMPIACOS (6)

Quando sembrava poter esplodere, ha tirato il freno. E’ lì e probabilmente ci resterà a lungo, ma non convince soprattutto offensivamente. Va data fiducia al serio lavoro di Bartzokas e serve uno Sloukas impattante a tutti i livelli. Non solo col Khimki.

13 – FENERBAHCE (12)

Troppi crolli ingiustificabili. E’ la squadra più nuova di tutta la lega e merita tempo, ma il tassametro delle gare scorre… Guduric ed il rientro di De Colo in forma reale possono essere la chiave, insieme al definitivo adattamento di Coach Kokoskov ai sistemi europei.

14 – ALBA (17)

Considerate le grandi difficoltà di infortuni e contagi sta facendo molto bene e pare una delle squadre con la traccia tecnica più evidente. Non ha assolutamente talento e profondità da Playoff ma dà l’impressione di un laboratorio in cui si costruiscono gioco e giocatori. Sikma vale la TOP 5 della competizione.

15 – PANATHINAIKOS (16)

Squadra seria che non molla quasi mai ma ha evidenti difetti strutturali ed un deficit di talento importante. Brilla la stella di Nedovic, ma servirebbe un po’ di tutto in ogni reparto per pensare più in grande. Cosa che oggi non è possibile.

16 – ASVEL (17)

Passa da gare in cui pare poter battere chiunque ad altre in cui cade in un anonimato tecnico pericoloso. Se l’atletismo è accompagnato da un buon rendimento dall’arco, qualcosa arriva, altrimenti è notte fonda. In linea coi pronostici e le aspettative.

17 – STELLA ROSSA (14)

Cambio in panchina abbastanza incomprensibile, dopo una serie di sconfitte che hanno messo a nudo la mancanza di talento ed efficacia a questi livelli, Jordan Loyd (e solo a tratti Corey Walden) esclusi. Riparte dalla difesa di Radonjic: basterà per riprendere un cammino sufficiente?

18 – KHIMKI (15)

Resa inaccettabile figlia di una gestione tecnica confusionaria. Rapporto talento/risultati negativamente senza precedenti. Non si capisce cosa vuole essere e dove vuole andare. Non si capisce nemmeno quali giocatori siano ancora a roster, mai vista una cosa simile.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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