Maccabi-Zenit: Poythress strappa un altro finale 2020 a coach Sfairopoulos

Lo Zenit vola al 4° posto grazie alla settima vittoria in nove trasferte.

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Maccabi-Zenit si potrebbe dividere in 3 diversi spezzoni di gara. Nel primo regna l’equilibrio con i primi 2 parziali divisi equamente tra le due. Il secondo vede scappare via lo Zenit, grazie a Poythress e Ponitka. L’ultimo invece riguarda il tentativo di rimonta, fallito, del Maccabi, grazie anche a pressing, contropiedi, ma soprattutto alle triple di Di Bartolomeo e Dorsey. Questo comunque non basta evitare a Sfairopoulos un altro finale perso.

Analizziamo il match Maccabi-Zenit nei 5 punti di Eurodevotion

Maccabi: un altro finale di gara buttato via

Sembrava che le vittorie contro Barça e Pana avessero invertito il trend. Invece quella contro lo Zenit è l’ottava sconfitta delle 10 che arriva per i finali gestiti male. Il problema si può facilmente legare al fattore C che viene meno, ma solo per le prime partite.

Va anche sottolineato come il fine gara contro lo Zenit sia stato differente da tutti gli altri. Questa volta infatti il Maccabi rincorre per tutti gli ultimi 10 minuti e arriva a un passo dalla vittoria grazie alle triple di John Di Bartolomeo e Dorsey, il pressing a tutto campo che porta spesso Pangos e compagni a perder palla, con relativi contropiedi. Il problema ritorna però negli ultimi possessi, quando tra mancanza di cinismo e fretta di riportarla, i gialloblu mancano più volte le plurime occasioni di portarsi avanti.

Scottie Wilbekin: croce e delizia

Proprio nelle sopra citate vittorie contro Barça e Pana il protagonista è sempre stato lo stesso, Scottie Wilbekin. Maccabi-Zenit racconta invece un epilogo di verso, dovuto anche al nervosismo e l’eccesso di foga della guardia americana.

Tre sono gli ultimi possessi in cui il Maccabi ha tra le mani la palla del pareggio prima e del sorpasso poi, tre sono i tentativi falliti che portano quindi i ragazzi di Sfairopoulos alla sconfitta. Una penetrazione e 2 triple mal costruite tutte nelle mani del giocatore della Florida. Gestione degna quindi del peggior Shved, ma non si può comunque dare a lui tutta la colpa. Rime il fatto che quando Wilbekin riesce a coinvolgere i suoi compagni, il Maccabi vince, quando invece lo stesso si fa terra bruciata attorno, come ieri sera, il risultato è l’opposto.

Alex Poythress: il miglior Rookie di Eurolega

Il nostro Francesco Sacco ne aveva già analizzato le potenzialità a inizio stagione nella rubrica Pronti a Esplodere. Aspettarsi comunque un inizio stagione simile da Alex Poythress va comunque aldilà delle più rosee aspettative.

Il round 17 di Eurolega, considerate le due partite da recuperare per lo Zenit, è l’ultimo del girone d’andata, nonché ultimo del 2020, quindi aperto a primi bilanci. L’ala americana per quando di buono abbiam visto si può già definire come il miglior rookie dell’Eurolega 20/21. L’unica macchia di questo inizio stagione devastante, il rientro in campo post-covid. Giustificando questo suo rallentamento, la prestazione di ieri sera, fondamentale per la vittoria, è solo l’ennesima conferma del giocatore che è e che può ancora diventare.

Zenit: fattore casa no grazie!

Maccabi-Zenit chiude il 2020 per le due squadre con umori diametralmente opposti. Lo Zenit al secondo anno di Eurolega è a 20 punti, con ancora 2 gare da recuperare, mentre il Maccabi come detto è ben più in basso.

I russi hanno una peculiarità però che nel basket del covid è diffusa, ma rimane particolare per una squadra così in alta in classifica. Considerate le sconfitte con Cska e Khimki, la squadra di coach Pascual ha vinto 7 delle 10 partite giocate fuori dai confini russi. D’altra parte con le 2 gare da recuperare a S. Pietroburgo contro Milano e Pana, ha perso 3 partite giocate in casa. Ora che il problema covid sembra per loro lontano, solo questo a frenarli, lo Zenit di Xavi Pascual darà sicuramente noie a chiunque.

Le parole dei protagonisti

Le parole dei coach e Mvp, nella mix zone di Maccabi-Zenit

“Voglio fare i complimenti ai giocatori. Hanno fatto un grande sforzo. Siamo felicissimi perché stasera abbiamo giocato contro un grande avversario. Più o meno abbiamo avuto il controllo della partita perché siamo andati in vantaggio nel terzo quarto e finalmente abbiamo potuto mantenerlo, ma il Maccabi ha qualità strabilianti e gioca molto bene con passione e carattere ed erano pronti a cambiare la partita, ma finalmente con tiri liberi e controllando i rimbalzi abbiamo vinto. Stasera dobbiamo essere felicissimi”.

Xavi Pascual, Zenit St. Pietroburgo

“Penso che oggi abbiamo iniziato a lottare quando era troppo tardi. Anche se abbiamo iniziato la partita davvero bene con grande energia e intensità. Nel primo periodo, abbiamo fatto un ottimo lavoro nel controllare il gioco, gestendo il campo e giocando bene in difesa e in attacco. Siamo mancati di energia e intensità nel secondo e nel terzo periodo. Poi abbiamo iniziato a premere, a combattere e rubare palloni. Abbiamo avuto alcune opzioni alla fine negli ultimi 2 minuti. Siamo tornati in gioco, avevamo alcune opzioni per pareggiare la partita, abbiamo perso alcuni tiri aperti, ma non avremmo dovuto lasciare che la partita finisse in quel modo. Avremmo dovuto fare un lavoro migliore nel terzo periodo “.

Ioannis Sfairopoulos, Maccabi Tel Aviv

“Spero che nella seconda [metà della stagione] possiamo dimostrare che siamo una buona squadra anche in casa! Sicuramente quando giochiamo in trasferta, abbiamo un buon spirito di squadra. Abbiamo un gruppo di ragazzi molto intelligenti e bravi. Naturalmente, lo staff tecnico ci prepara molto bene. Abbiamo giocato una partita molto solida oggi e siamo felici”

Mateusz Ponitka, Mvp del Match

About Post Author

Riccardo Corsolini

Appassionato di Sport in generale, nato e cresciuto con la pallacanestro in testa e nelle mani. Scrivo della mia squadra e di Eurolega su Eurodevotion, tentando di prendere il ferro.
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