Olympiacos-Real: i Blancos aprono il campo nel secondo tempo e vincono

0 0
Read Time:2 Minute, 26 Second

Olympiacos-Real era una delle diverse partite molto interessanti di questo quindicesimo turno. Le aspettative, a livello di equilibrio, non sono state deluse. Gli spagnoli, come ad OAKA nella prima parte di questo doppio turno, hanno avuto bisogno dei supplementari per prevalere 82-86, grazie alle ritrovate percentuali da tre punti nella seconda metà di gara.

  • UNA PARTITA CHE CI SPIEGA IL REALE VALORE DEL TIRO DA TRE PUNTI. Spesso, parlando di tiri da tre punti, se ne fa una mera questione di quantità, per discutere di un presunto abuso dello stesso. Il discorso è ben diverso da questo, e la prova del Real stasera ne è la dimostrazione. Dopo aver passato due interi quarti a sbattere contro una difesa preoccupata di intasare l’area, le ritrovate percentuali sui tiri aperti dall’arco nel secondo tempo e nell’overtime hanno deciso Olympiacos-Real in favore dei Blancos, che hanno avuto facilità a regalare facili appoggi e schiacciate a Walter Tavares. Perché tirare e segnare da tre punti serve a questo: guadagnarsi gli spazi per i tiri ravvicinati.
  • PROTEGGERE L’AREA. La protezione a ogni costo del pitturato è stata la linea guida di ambedue le difese, decisamente contenitive. Ci riesce bene l’Oly, lavorando con efficienza in uno contro uno sulla palla e riempiendo l’area dal lato debole. Ci riesce bene il Real, con la preziosa presenza di Tavares. Alla fine vince chi delle due trova le migliori soluzioni dal perimetro.
  • LE USCITE DAI BLOCCHI. Il Real è chiaramente la miglior squadra della competizione nella lettura dei blocchi di uscita in attacco. La scelta è sempre la migliore a seconda di quello che concede la difesa, soprattutto quando è coinvolto Jaycee Carroll. Nel finale queste soluzioni costano caro, e l’Oly capisce troppo tardi che il miglior antidoto è il cambio difensivo per togliere iniziativa. Ma non si può capire tardi certe cose in Olympiacos-Real.
  • ATTACCO E PICK AND ROLL. Diciamo le cose come stanno: nella maggior parte dei casi l’attacco greco, per capacità di generare vantaggi, è inguardabile. Le soluzioni migliori arrivano esclusivamente dal pick and roll. Quando Tavares viene messo in difficoltà è perché il palleggiatore è bravo a girare l’angolo e a lavorare col proprio uomo dietro, costringendo il lungo ad uscire troppo dalla sua comfort zone. Il problema dell’Oly è che Kostas Sloukas sta gestendo questa situazione di gioco in maniera troppo altalenante.
  • ANTHONY RANDOLPH E UN BRUTTO PRESENTIMENTO. C’è solo una nota negativa alla settimana ateniese di Madrid: l’infortunio occorso ad Anthony Randolph. Va giù da solo dopo aver eseguito una rimessa dal fondo, e si tiene a livello del tallone con faccia molto sofferente. Alla fine esce senza appoggiare il piede. I presentimenti sono dei peggiori, senza volerci ergere a medici, ruolo di cui non possediamo le competenze. La domanda da porsi ora è: come adeguarsi a un eventuale lungo stop di Randolph?
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Cska, che spettacolo: 10 è il numero perfetto

Che si trattasse di una squadra potenzialmente dominante lo hanno pensato tutti sin dalla tarda primavera. Toko Shengelia e Nikola Milutinov nel motore non sono additivi da poco. Se poi il telaio è già composto da gente come Mike James, Daniel Hackett, Nikita Kurbanov, Darrun Hilliard, Janis Strelnieks e Johannes […]
Cska, che spettacolo: 10 è il numero perfetto | Eurodevotion

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading