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Il comunicato del Panathinaikos sugli arbitri: il lupo perde il pelo…

Il comunicato del Panathinaikos sugli arbitri: il lupo perde il pelo... | Eurodevotion

Walter Tavares, accerchiato dall'aggressività della difesa "green"

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Ci risiamo, pensavamo che fosse qualcosa messo definitvamente alle spalle, qualcosa da dimenticare, ma evidentemente eravamo in errore. E c’è sorpresa perchè la nuova gestione del Pana targata Diamantis/Alvertis ci pare una delle cose più interessanti della stagione europea. La abbiamo elogiata a più riprese, indipendentemente dai risultati del campo, indicando nel tentativo di autosostenibilità qualcosa di virtuoso e lungimirante.

Niente da fare, rieccoci con la questione arbitrale, unico vero punto fermo di una serie di “cahiers de doléances” assai confusionari e contraddittori.

Poche ore fa il Panathinaikos ha rilasciato il seguente comunicato, che trovate nel link incluso nel profilo Twitter del club di Oaka.

I punti chiave? Eccoli, nella traduzione di quanto più significativo.

«Ad inizio stagione ci siamo impegnati a ricomporre i rapporti con Eurolega, salvaguardando gli interessi e la storia del nostro club».

«Lo abbiamo fatto, nonostante il rischioso viaggio in Francia che siamo stati costretti ad intraprendere… e nonostante le iniziali inadeguate risposte sui protocolli di sicurezza poi messi in atto a diverse settimane dalle nostre proposte».

«Tuttavia, a seguito degli indifendibili errori arbitrali che ci sono costati la vittoria nella gara di ieri contro il Real Madrid, siamo obbligati a reagire nel rispetto della storia, dei tifosi e degli sponsor del club».

«Sfortunatamente, per come è stata portata avanti la competizione, con le sue limitazioni, l’unico modo di reagire è con un comunicato scritto».

«Ci chiedete di proteggere il prodotto evitando di esprimerci in pubblico, tuttavia le pericolose decisioni che danneggiano l’immagine del basket europeo sono di dominio pubblico».

«… in una partita tra due club tra i più leggendari in Europa, una partita che avrebbe dovuto essere una celebrazione del gioco che tutti vogliamo migliorare, qualcuno ha tradito le aspettative e non ha rispettato la storia dei due club».

Segue una serie di considerazioni sul rispetto della storia del club e sul suo essere pilastro di ogni manifestazione cui partecipa, che si conclude con una frase che ha un tono francamente inquietante.

«Il Panathinaikos ha una storia di oltre cento anni che continuerà… state certi che tutto può arrivare ad una fine un giorno, ma il Panathinaikos, diversamente, ci sarà per sempre».

IL COMMENTO

Pochissime cose da dire, ma molto chiare, partendo dal presupposto che mai e poi mai ci piegheremo alle scuse di chi parla di arbitri.

Innanzitutto la contraddizione, totale. Da un lato si dichiara di avere perso per colpa degli arbitri e dall’altro si dice che gli stessi arbitri avrebbero danneggiato entrambi i club storici. Non riteniamo che il Real abbia avuto vantaggi, facciamo fatica a capire poi quali danni possa aver subito.

Sui protocolli sanitari “ritardati” siamo d’accordo, come scritto più volte. Peccato che considerazioni del genere perdano valore nel contesto di una semplice lamentela sugli arbitri. Sembra il tono di quelli che scrivono «io non ho nulla contro quelli, ma…».

Finiamola, una volta per tutte, con questa storia degli arbitri. Se si scrive che è necessario un comunicato per proteggere il proprio club è chiaro come si intenda che lo stesso club subisca dei danni. Il che sottintende che vi sia qualcosa di più di un errore. Sono anni che in altri sport, ma anche nel basket stesso, viviamo situazioni simili: se la cosa viene poi dimostrata siamo prontissimi a dare ragione a chi si lamentava, ma in mancanza di situazioni chiare, ovvero con prove, queste continue insinuazioni danneggiano veramente tutto il movimento. Altra cosa sarebbe dire, semplicemente, che alcune decisioni errate hanno influenzato l’esito di una gara, senza bisogno di comunicati “protettivi”. Solo errori, però, non altro.

Gli arbitri di Eurolega si dimostrano in diverse occasioni non a livello delle squadre che vi partecipano? Sì, a volte accade, personalmente riteniamo meno di quanto venga regolarmente segnalato (ma è solo opinione nostra, quindi discutibilissima).

Gli arbitri sbagliano, tanto o poco, come sbagliano tanto o poco allenatori, giocatori e dirigenti che costruiscono le squadre. A livello di credibilità di queste lamentele, siamo molto chiari: il giorno che sentiremo un protagonista dichiarare di aver vinto “grazie a degli errori arbitrali a favore”, beh, quel giorno allora penseremo di prendere in considerazione le dichiarazioni contrarie.

Nel frattempo, forse ingenui, forse solo innamorati del gioco, continuiamo a goderci lo spettacolo del campo. Che ricomprende anche qualche discussione tra allenatori, giocatori ed arbitri.

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