Il ciclone Mike James si abbatte su un Khimki sempre più ultimo

Il Cska Mosca doma il khimki e fa suo il derby della Capitale russa grazie a una prestazione sensazionale di Mike James da 36 punti.

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Il Cska Mosca si conferma Prima squadra di Mosca nell’ultimo atto del derby russo, valido per il turno 13 della Turkish Airlines Euroleague. 87-96 il risultato che è pure ristretto in relazione ai valori espressi sul parquet.

Il Khimki vive sostanzialmente lo stesso film di martedì, quando l’Olimpia Milano venne alla Arena Mytishchi per condurre le operazioni per l’intera durata del match. I rari momenti di distrazione dell’avversario non rappresentano nient’altro che una illusione effimera per un gruppo di giocatori che proprio non riesce a essere squadra.

Il Cska, invece, è la squadra più in forma dell’intero torneo e non conosce la parola sconfitta dal 22 ottobre, quando la Stella Rossa le impose lo stop con il 86-84 della Aleksandar Nikolic Hall.

Entriamo subito nello specifico attraverso i nostri 5 punti

Contenimento e tagliafuori: la non-difesa del Khimki

Il 25-22 in favore del Cska, dopo i primi 10 minuti, è ai limiti dell’incredibile considerando le innumerevoli omissioni difensive dei padroni di casa.

105,100,80,102. Sono i punti subiti dal Khimki nelle ultime 4 partite. Tutte ovviamente perse e con uno scarto medio di 19 punti. Dati eloquenti, che non trovano risposta nei primi minuti di gioco.

La capacità di contenere le penetrazioni degli esterni di Itoudis è inesistente. I piccoli di Kurtinaitis non riescono a tenere un singolo palleggio. Nemmeno danno l’impressione di provare ad adottare una posizione difensiva con un baricentro più basso o a muovere più rapidamente i piedi.

Con questi presupposti, diventa impossibile per i lunghi pensare di portare un aiuto che possa minimamente intimidire l’attaccante. Il risultato è che il Cska ottiene il cuore dell’area ogni volta che vuole attaccare il ferro. E’ così che scappa subito sul 9-0 dopo due minuti, con Darrun Hilliard in grande evidenza con 7 punti a segno.

Una difesa in ritardo è costantemente esposta anche a rimbalzo. Non per caso, infatti, gli ospiti accumulano seconde opportunità con continuità. Saranno 6 i rimbalzi offensivi alla prima sirena, con Nikola Milutinov e Tornike Shengelia a fare la parte del leone negli ultimi metri del campo.

I ruoli che si ribaltano: quella che è solitamente un’area critica per l’armata rossa (10.6 rimbalzi offensivi concessi di media), diventa la forza principale. Tuttavia, gli uomini di Kurtinaitis hanno un moto d’orgoglio e trovano il modo di suturare la prima grande ferita. Molto hanno a che farci i 4 assist di uno Shved molto paziente a leggere una difesa che non lo aggredisce lontano da canestro, ma lo manda dentro in direzione dell’aiuto del lungo.

Il fenomeno russo attende il momento giusto per trovare lo scarico per il rollante in spazi ristrettissimi, in corrispondenza dell’arrivo del raddoppio. Le ottime percentuali da 2 punti sono la semplice risultanza

Calamity James

Il numero 5 è la seconda ondata del Cska fattasi uomo. Non c’è modo di arrestare un giocatore in missione. Il suo primo tempo è semplicemente devastante. 17 punti, 6/7 dal campo, 8 rimbalzi, 6 assist e 32 di valutazione. Tutto in 14 minuti sul parquet e con la ciliegina sulla torta di un gioco da 4 punti a otto metri dal canestro, con tanto di fallo antisportivo di un Stefan Jovic quasi incredulo.

Il dato più allarmante è quello relativo agli 8 rimbalzi, perchè il folletto di Portland può condurre in prima persona il contropiede in maniera istantanea. Con la già citata fragilità perimetrale che contraddistingue il Khimki, non possono che essere dolori.

Un talento fenomenale che lascia di stucco anche il patron Vatutin, quando arriva una tripla pazzesca da nove metri sul finire del match. E’ il suggello di una prestazione che gli vale il career high per punti (36) e PIR (51). Non ci sono più parole da spendere per questo fuoriclasse. E’ rimasto solo lo stupore di fronte allo spettacolo che mette in piedi quasi ogni settimana.

Dalle stelle alle stalle in un mese: i dolori del (non più) giovane Monroe

9 Novembre: Khimki-Cska 86-78. E’ l’ultimo confronto tra le due squadre prima di quello odierno. Siamo agli esordi della VTB League e della stagione in generale.

Greg Monroe travolge il Cska con tutta la sua potenza, dominando la contesa da MVP grazie a una doppia-doppia da 28 punti e 10 rimbalzi. Era un Cska nel pieno di una transizione tecnica e di un processo di armonizzazione della nuova e diversa dimensione interna, portata dai pesanti colpi estivi, con il resto della squadra.

Poco più di 30 giorni sono passati e l’ex centro dei Boston Celtics e del Bayern Monaco vive una serata di tutt’altro tenore. Per lui ci sono sì 10 punti e 8 rimbalzi, ma soprattutto la sensazione di non essere più la prima opzione vicino a canestro. Jordan Mickey spinge e sembra sempre più in sintonia con una squadra che era già stata sua, necessitando solo di tempo per riappropriarsene.

Cosa che non sta riuscendo a Monroe, messo a lungo in grande difficoltà da una difesa che non gli concede nulla dal post-alto e che non compie nemmeno un passo indietro al cospetto delle sue ricezioni in post-basso. Questo lo segna anche psicologicamente e lo si intuisce quando non riesce a sfruttare nemmeno il mismatch con Joel Bolomboy.

14

E’ il numero delle palle perse del Cska. Segno più tangibile delle pause mentali che la squadra di Itoudis si concede all’interno della partita. Probabilmente, frutto della consapevolezza di poter respingere il ritorno degli avversari con relativa facilità.

Proprio come avviene a 5 minuti dalla sirena conclusiva, quando i padroni di casa raggiungono il -5. In questo frangente, sono le penetrazioni di Darrun Hilliard e il pick and roll tra James e Milutinov a mettere la cera lacca sui due punti.

Strisce aperte

Per il Cska è l’ottava vittoria consecutiva, che consegna la vetta della classifica in solitaria, in attesa del risultato del Barcellona contro Milano. Entrando nel merito delle sfide contro i rivali cittadini, il Cska continua una serie che lo ha visto vincente in tutte le partite di regular season negli ultimi 3 anni.

Mike James raggiunge quota 7 a livello di partite in doppia cifra e con più di una tripla a segno.

Di segno negativo, naturalmente, la serie che vede il Khimki protagonista della quinta sconfitta consecutiva. Il viaggio a Barcellona, di settimana prossima, non si preannuncia la possibilità più semplice per dare una svolta a un momento decisamente funesto.

Immagine in evidenza: Cska Basketball

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