Barcellona vs Olimpia: game of the week

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E’ la partita della settimana, nonostante un giovedì che ha offerto duelli interessantissimi giocati in terra di Spagna.

E proprio in Spagna, o forse i padroni di casa preferiscono dire in Catalunya, va in scena questa sera un interessantissimo Barcellona vs Olimpia: una favorita assoluta contro una delle maggiori aspiranti ad esserlo.

5 punti, un’abitudine, per provare a capire cosa può succedere al Palau.

PRESSIONE E PSICOLOGIA

Il Barcellona prova per la prima volta un po’ di pressione reale. Dopo un inizio di stagione quasi perfetto, con il solo inciampo iniziale sul campo del tignoso Zenit, sono arrivate due sconfitte del tutto inattese, a Lione con l’Asvel ed in casa nel recupero contro l’Olympiacos, alle quali si è aggiunta la brutta caduta interna in Liga Endesa contro Valencia. Semplicissimo momento di appannamento oppure qualche problemino tecnico da risolvere?

Milano si presenta con un record buono e con una serie di tre W in 4 gare, con la sola brutta sconfitta al Forum col Pana. Non può essere ovviamente essere un esame di maturità per gli esperti giocatori di Messina, ma certamente può essere la prima reale verifica ad altissimo livello in un momento in cui le squadre cominciano ad essere ben più rodate. Un leggero vantaggio psicologico per i biancorossi c’è.

FISICITA’ ED ATLETISMO? NO, TECNICA

Un leggerissimo dubbio ci è venuto dopo la sconfitta contro l’Asvel, poi la prova del duo McKissic-Martin dell’altro giorno ci ha portato a qualche indizio. Non è che il Barca, squadre tecnicamente eccelsa ed allenata molto bene, abbia qualche difficoltà di fronte ad attenti esplosivi ed a fisici imponenti? Non vi sono certezze, ma è cosa che va verificata.

Ecco, Milano non è particolarmente atletica o fisica, quindi la gara si svilupperà sui binari della tecnica più che su quelli sopra menzionati. Sarebbe importantissimo, fondamentale, che Kaleb Tarczewski sapesse imporre le sue caratteristiche, perchè ha corpo ed esplosività che possono dare molto fastidio ai vari Davies, Oriola ed eventualmente Pustovyi.

Il tutto senza dimenticare il fattore “perse”. L’Olimpia è quella che si prende maggior cura del pallone (10,64 perse a gara), mentre peggio del Barça (15,67) c’è solo l’Asvel a 15,82.

ALLARGARE IL CAMPO

Bartzokas ha vinto martedì sera giocando il “pick and roll”, soprattutto centrale, quasi in isolamento, con gli altri tre giocatori che allargavano il campo in maniera estrema. Ciò ha reso parzialmente inefficaci le rotazioni difensive di Jasikevicius, le migliori della lega.

Se Milano proverà a fare lo stesso, sia nella versione Hines che in quella Tarczewski (perchè no, anche in quella Leday), potrebbe diventare letale con i tiratori sul perimetro, ad oggi titolari della miglior percentuale della lega col 41,8%.

«CONOSCIAMO LA FORMULA»

Jasi dopo l’Oly è stato chiaro: «Conosciamo la formula, se difendiamo siamo ottimi, se non lo facciamo non siamo nulla di speciale».

80 punti dall’Asvel, 100 in Liga dal Valencia, 96 dall’Olympiacos. Non è normale e necessita di un “pronto intervento”: affrontare la squadra che segna di più in Eurolega, ovvero la Milano degli 83,55 punti a gara, è subito test estremo.

E siccome la pressione sulle guardie sarà decisiva per non innescare un sistema offensivo che può far male, la domanda chiave della serata riguarda Thomas Heurtel e Leandro Bolmaro. Il francese sarà riproposto oppure resterà ai margini nel nome di quella maggior pressione difensiva che il giovane argentino garantisce, secondo Jasi?

MIROTIC, LA SUPERSTAR SILENZIOSA

Senza clamori, senza eccessi, spesso addirittura troppo silenziosamente, la produzione del montenegrino naturalizzato è costante e conosce pochissime pause.

16,1 di media, il 78,9% da due ma solo il 30% da tre sinora. 6 rimbalzi, 4,4 falli subiti ed un solidissimo 22,3 di valutazione che lo pone nettamente al primo posto nella speciale statistica, davanti a Lucic, Shved, James e Loyd.

In stagione sinora molto più efficace in post basso rispetto al perimetro, agisce di norma in una zona del campo dove Milano può soffrire, soprattutto in copertura individuale. Ed allora fondamentale per Messina avere rotazioni assai reattive in questa situazione per esser efficaci anche sugli scarichi. Il Barça tira solo 20,58 volte serata dall’arco, segnando col 38,46%, che non è male ma nemmeno percentuale straordinaria. Intorno a questo numero, molto legato allo stesso Mirotic, si snoderanno percorsi chiave della partita.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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