70-70, inizio ultimo quarto. Nell’anticipo della 17ma giornata di Liga Endesa Barcellona e Valencia affrontano l’ultimo periodo di gioco in perfetta parità, dopo una gara decisamente più offensiva che difensiva.
Questa sarebbe già una notizia, viste le caratteristiche dei catalani, ma il “sorpresone” deve ancora arrivare.
2-15 in quattro minuti e gli ospiti volano. Jasikevicius chiede un primo timeout, nel quale dà regolari indicazioni ai suoi, dopodiché, visto che cambia poco e restano pochi minuti per provare a rientrare, ne chiede un altro.
🎙️ El TIEMPO MUERTO más ESPECTACULAR de Sarunas Jasikevicius.
— Liga Endesa (@ACBCOM) December 1, 2020
¡En SILENCIO ABSOLUTO! ¡Ni se acerca a los jugadores!😱
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Silenzio totale, il Coach che passeggia allontanandosi dai suoi, la faccia un po’ stranita di Mirotic, Oriola che prova a caricare la squadra, Calathes che si alza e chiama a sé i compagni. E Jasi che continua a passeggiare lontano…
La gara si chiuderà con la vittoria, meritatissima, dei “taronja”: 90-100 con un Dubljevic superlativo, il primo vero Derrick Williams ed un Mike Tobey semplicemente chirurgico.
E’ ovvio che si tratti di una mossa del tutto psicologica che chiede ai giocatori di assumersi le proprie responsabilità.
Il Coach ha poi spiegato ai microfoni di Movistar le ragioni del suo comportante: «Era difficile parlare in un timeout quando si sta facendo il contrario di ciò che dicevo». Ha poi aggiunto che «non c’è stata reazione alla sconfitta con l’Asvel» e che le motivazioni stanno nel fatto che «si è vissuto troppo bene per lungo tempo».
Questo nuovo timeout decisamente da ricordare arriva dopo che in stagione, dall’arrivo sulla panca blaugrana , Coach Saras era già stato protagonista di almeno altri due episodi notevoli, per ragioni differenti. Il primo contro Andorra, il secondo contro Murcia.
Certamente quanto accaduto ieri sera farà discutere non poco. Ci ritorneremo.