Mike James spegne critiche e uno Zalgiris duro a cadere.

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Mike James
Foto | Euroleague.net

Nella Zalgirio Arena di Kaunas va in scena uno spettacolo, che potrebbe valere da solo come biglietto da visita, per presentare la bellezza dell’Eurolega e di questo sport. In campo due squadre in due momenti opposti. Da un lato lo Zalgiris che ne ha vinta solo 1 nelle ultime 4, dopo una partenza sprint. Dall’altro il Cska di Itoudis che con questa timbra la quarta vittoria consecutiva, nonostante gli spifferi extra campo in settimana, con MVP proprio Mike James. Nei nostri consueti 5 punti della partita, analizziamo l’importante vittoria Cska per 78-87.

MOVIMENTO PALLA E TIRI COSTRUITI

Partendo dagli sconfitti, è innegabile quanto sia bello da vedere lo Zalgiris, che vinca o che perda, quando muove la palla come stasera. Coach Schiller conosce bene le differenze sotto canestro tra la sua squadra, che spesso soffre i lunghi, contro quella di coach Itoudis. La risposta sul campo è quella di circolare il pallone sul perimetro per armare al meglio, spesso piedi per terra, le mani dei tiratori biancoverdi. Grigonis (premiato MVP di Ottobre) ne è il massimo esponente (80% per lui in un totale di squadra sopra il 50% da 3). Per il Cska sono arrivati tiri più “ragionati” del solito per Clyburn e le basse percentuali fin qui erano date anche da troppe forzature e scelte sbagliate. Tutto questo per dire che la sfida al tiro l’ha vinta il talento, l’irrazionalità e l’ignoranza del numero 5 sopra tutti.

STESSI RIMBALZI, PRESENZA IN AREA CONTRAPPOSTA

Sia come medie stagionali che come dato di serata, i rimbalzi di Zalgiris e CSKA si equivalgono. 29 a 28 Zalgiris, mentre è sempre sotto i 30 la media per i lituani, mentre circa sui 33 per il Cska. La differenza della partita l’hanno fatta i punti su secondo tentativo. 11 sui 28 citati rimbalzi rossoblu sono offensivi, convertiti con 10 punti. Nonostante l’assenza di Voigtmann “negativo al tampone, ma a casa con la febbre“, coach Itoudis può vantare uno dei migliori reparti ali-centri dell’intera competizione. Quindi Shengelia, Milutinov, Kurbanov e Bolomboy hanno concesso poco a Geben, Rubit e a un acciaccato Lauvergne.

NOT IN MY HOUSE E SE CI PROVI TI DISTURBO

Ad aumentare forse la spettacolarità di una partita già bella di per sé, le stoppate. A referto solo 3, con Hackett che prende l’ascensore su Geben, Kurbanov che blocca la schiacciata di Lauvergne e il centro francese stesso a cancellare il tentativo di entrata di Darrun Hilliard. Queste tre stoppate vanno unite ad un insieme di tiri disturbati dentro l’area, anche a cronometro fermo per evitare “And One” . Grande dimostrazione dell’intensità difensiva, dell’energia e concentrazione delle due squadre e di una partita che non è vissuta solo di attacco.

SE SI SVEGLIA ANCHE LO ZAR NIKOLA SON DOLORI

Inizio complicato di stagione per Nikola Milutinov. Il centro ex Oly è arrivato a Mosca portando con se un bagaglio pesantissimo di aspettative. A mettergli i bastoni tra le ruote: il recupero dal lungo infortunio, la positività al covid e la conseguente lentezza nell’ambientarsi a Mosca. Fuor di dubbio che “lo zar” in terra moscovita stia lentamente cercando di adattarsi ad un nuovo sistema di gioco e ad un ruolo totalmente differente in campo, passando da leader imprescindibile al Pireo, ad una delle tante stelle nella squadra tuttora campione in carica. Fatta questa premessa, si è dimostrato più in palla del solito con 8 punti e 7 rimbalzi che lo avvicinano alle sue prestazioni solite. Quindi Hilliard che viene da una super partita contro il Baskonia, Clyburn che sta tornando ai livelli pre infortunio, Shengelia che sta entrando negli schemi, Hackett che farebbe comodo a chiunque e Mike James che fa il Mike James…Se si aggiunge lo Zar Nikola son dolori.

5+1 LA NATURALEZZA DI MIKE JAMES

5 come il suo numero di maglia e come i nostri punti della partita. +1 come la sua spalla, il Robin che qualunque supereroe vorrebbe avere su un parquet, Daniel Hackett. +1 come il vantaggio minimo del Cska durante la partita. 79-78, timeout Itoudis, gioco di gambe e tripla in scioltezza dagli 8 metri. 82-78 e partita che sembra già in fase calante, ma tanto vale metterne un’altra fuori equilibrio per chiudere la partita.

“Il modo in cui Mike e Daniel hanno guidato la difesa con questa aggressività è stato decisivo ed esemplare. Mike ha l’abilità nel creare, eseguire e difendere…Se giochiamo con questa competitività sono contento”

Queste parole di coach Itoudis e una prestazione da 27 punti, 3/5 da 2, 5/6 da 3 e 6/6 ai liberi, conditi da 5 assist e 6 falli subiti, sono la migliore risposta alle voci che han fatto molto rumore in settimana. Devono continuare così anche perché adesso arriva lo scoglio Bayern di Trinchieri.

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Riccardo Corsolini

Appassionato di Sport in generale, nato e cresciuto con la pallacanestro in testa e nelle mani. Scrivo della mia squadra e di Eurolega su Eurodevotion, tentando di prendere il ferro.
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