Il Khimki si rilancia, Shved decisivo nel finale

Colpo esterno del Khimki. Lo Zenit San Pietroburgo si arrende nel finale

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Il fanalino di coda Khimki Mosca ottiene un successo importante superando, a domicilio, lo Zenit San Pietroburgo per 88-83.

Un canestro decisivo, nel finale, di Shved permette alla squadra moscovita di rilanciarsi in classifica nonostante le pesanti assenze anche nella gara di oggi.

Attraverso i canonici cinque punti di Eurodevotion andiamo ad analizzare il primo successo esterno, nella competizione, della squadra di Kurtinaitis in questa Turkish Airlines Euroleague.

FATTORE CAMPO: terza sfida in Eurolega, tra queste due squadre, e terza vittoria della squadra in trasferta, un trend confermato anche dalla gara di VTB League del 20 settembre in cui ad imporsi fu lo Zenit per 79-67.

KARASEV: emblema di come si possa essere decisivi in 16 minuti di gioco e con soltanto 4 punti a tabellino. La difesa su Pangos ha indirizzato la gara verso la sua squadra nonostante il Khimki si sia presentato a San Pietroburgo senza tre giocatori importanti come Jerebko, Jovic e Booker. La classe operaia ogni tanto va in paradiso.

PICK & ROLL: il primo quarto dello Zenit è stato un clinic sul pick&roll. La regia di Pangos è stata di altissimo livello tanto che il fatturato del team di Pascual, dopo i primi 10 minuti, recitava 27 punti, il 70% al tiro e ben 10 assist, sei dei quali del playmaker canadese di cittadinanza slovena. Bloccato il regista e migliorata la difesa si sono visti i limiti offensivi della squadra con il peggior attacco della competizione fino alla palla a due.

SHVED: il sorriso beffardo dello “Zar”, subito dopo la bomba decisiva in faccia a Poithress, è l’istantanea più bella della serata della Arena Sibur. Tutti conoscono il talento offensivo ma l’aspetto più interessante della sua partita è stata la dedizione anche nella metà campo difensiva.

EX MILANO: L’Eurolega ha premiato come giocata più spettacolare della gara la stoppata di Gudaitis a Bertans. I due giocatori ex Olimpia Milano hanno giocato una buona partita. Il centro lituano ha chiuso con 10 punti e 9 rimbalzi in 21 minuti di gioco mentre il lettone si è rivelato il solito cecchino dalla lunga distanza con due triple a bersaglio in altrettanti tentativi. Il quinto fallo dubbio, fischiato al centro dello Zenit, ha probabilmente privato i padroni di casa di un protagonista importante nel finale della contesa.

Inutili i 24 punti, con sei canestri pesanti di Baron. Il Khimki ospiterà, nel prossimo turno, l’Efes ferito dalla sconfitta interna contro il Bayern mentre lo Zenit sarà di scena a Berlino.

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