Tra Filosofia, Fisicità e incroci pericolosi: il CSKA espugna OAKA

Un secondo quarto spumeggiamente consegna la vittoria ai ragazzi di coach Itoudis. Onore ad un Panathinaikos mai domo per tutti e 40′.

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Una partita bellissima, affascinante, che vorresti rivedere per tanti piccoli dettagli. Filosofia e identità di gioco, fisicità e aggressività a ferro pazzesche e duelli e match-up che alla vigilia sembravano davvero improponibili. Allo stato attuale delle cose Pana-CSKA era considerato alla vigilia il famigerato scontro tra Davide e Golia, ma il basket si sa, non dà mai nulla per scontato.

Vince come da pronostico il CSKA di Itoudis. Uno che qui in Grecia, terra di fisici, filosofi e grandi allenatori di basket, ha vinto con Obradovic e ha confermato la crescita della sua attuale squadra.

Onore e merito di questo match va anche al Panathinaikos. Squadra resiliente e capace con le proprie forze di restare sempre a contatto anche se con qualità inferiore.

Una sfida, terminata 83-89, che un OAKA silenzioso ha vissuto probabilmente anche con molto rammarico per quanto sta accadendo in tutto il mondo. Per chi in TV se lo fosse perso, Eurodevotion, come sempre vi analizza la sua sfida nelle sue cinque situazioni catartiche.

LA PARTITA DELLE FILOSOFIE: CHAPEAU CSKA E PANA!

Come detto nella prefazione, per chi scrive è stata una partita bellissima. I 40′ minuti dell’OAKA hanno visto solo ed esclusivamente delle filosofie di gioco moderne esprimere la miglior essenza del basket. Da una parte il CSKA, meccanismo che nei primi 20 minuti era semplicemente perfetto in termini di timing ed esecuzione dei giochi. Il Pana, d’altro canto, si è affidata alla forza dei suoi singoli e per tutta la partita ha rincorso, senza affannarsi, regalando anche qualche sprazzo di basket moscovita. Chapeau.

LA ZONA MALEDETTA: IL CSKA E’ LI’ CHE VINCE LA SFIDA

Il CSKA ha risposto colpo su colpo ai tentativi di rimonta del Pana sin dal primo quarto, ma il momento in cui capisce che deve dominare la sfida è nel secondo quarto. La chiave decisiva la offre il Pana, che decide nel momento sbagliato di difendere a zona 2-3 contro una squadra che ha tirato nei primi 10 minuti con l’80% da dietro l’arco. Una squadra esperta come quella di Dimitris Itoudis un’occasione del genere non se la fa scappare due volte e mette a segno l’allungo decisivo.

LA FISICITA’: ELEMENTO IMPRESCINDIBILE IN CASA CSKA

Se la chiave principale della sfida l’ha data il Pana, d’altro canto il CSKA non sta lì a guardare. La squadra di Itoudis è un meccanismo completo: fisicità, esecuzione, talento e tecnica tra le top 3 in Europa, che pian pian si sta ritrovando. Ed è proprio con la fisicità che è sopravvisuta alla grande organizzazione messa in mostra dai Greens. Sono quei piccoli dettagli che fanno decisamente la differenza, e su cui il Pana potrebbe lavorarci al meglio per il futuro.

NEMANJA NEDOVIC: LA COPIA SBIADITA E’ SOLO UN RICORDO

Il Nemanja Nedovic di Milano non esiste più. La copia sbiadita di una guardia letteralmente falcidiata dagli infortuni in casa Olimpia sembra essersi definitivamente ritrovato tra le immense mure dell’Oaka. E’ lui a fine secondo quarto a dare la scossa alla squadra provando e riprovando tentativi dalla distanza e giochi in isolamento efficienti per i suoi compagni. Con i suoi 19 punti, 3 rimbalzi e 4 assist sarebbe stato lui l‘MVP della sfida contro il CSKA, in caso di vittoria dei Greens.

DANIEL HACKETT: TRA I MILLE EX E I MILLE TALENTI E’ LUI L’MVP DELLA SFIDA

Will Clyburn sicuramente ha dominato l’intera partita. Mike James, grande ex della contesa si è gestito le sue forze fisiche e non ha spinto tantissimo in chiave realizzativa. Nedovic, già citato è stato sontuoso, ma il vero MVP è Daniel Hackett. E’ il numero 10 del CSKA che nel secondo quarto ammazza la sfida. Sono due assist e una tripla piedi per terra a dare lo strappo sul +18 nel punteggio, ma non solo: sono tutte sue le emozioni nel finale di partita. Sbaglia prima un libero determinante, ma si rifà regalando un passaggio all’indietro clamoroso a Streklnieks, nell’azione che porta alla schiacciata clamorosa di Joel Bolomboy. La giocata emotiva decisiva per le sorti della gara.

Il play nativo di Forlimpopoli mette a referto 13 punti, 4 assist e tantissimo contributo oltre i numeri per mettere a segno la vittoria numero 4 in regular season del CSKA.

Per chi mi conosce sa perfettamente che ho dei dissapori e delusione totale per quanto avvenuto in Nazionale, ma tecnicamente Hackett con il CSKA sta dimostrando di essere determinante come pochi in Europa. Come il suo coach Itoudis e il suo meccanismo CSKA pronto a tornare subito ai vertici della Turkish Airlines Euroleague.

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