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La bolla per l’Eurolega? Ora ne parlano in tanti…

La bolla per l'Eurolega? | Eurodevotion

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La bolla per l’Eurolega? Il tema è di grande attualità, sebbene fosse cosa abbondantemente preventivabile, nonché probabilmente l’unico modo di provare a concludere una stagione che proprio in queste settimane pare affrontare il picco dei dubbi.

Lo abbiamo detto e scritto ripetutamente, lo abbiamo fatto tanto tempo fa: pur apprezzando lo sforzo del board di Eurolega, non abbiamo mai ritenuto possibile che la stagione si potesse giocare in queste condizioni, pena la mancanza di equità competitiva, già realtà, ed un livello di rischio contagio troppo alto per gli atleti e gli staff.

Che poi la cosa prima o poi riguardasse anche i campionati nazionali era abbastanza ovvio, visto che non ci pare che il virus, molto democraticamente, faccia distinzione di nazioni o città.

Di qui l’esigenza, che poteva diventare finalmente opportunità, di sedersi attorno ad un tavolo con le leghe nazionali, la FIBA, per mettere nero su bianco le possibilità odierne e da lì risolvere conflitti che ormai è chiaro a tutti che portino solo ad uno svilimento del gioco, vedi Mondiali.

Bostjan Nachbar, direttore generale di ELPA, associazione dei giocatori di Eurolega, ha parlato con Sportando una decina di giorni fa, esprimendo la sua preferenza per una “bolla” in ottica prosecuzione della stagione di Eurolega. In forma però diversa da quella NBA.

«Una bolla sarebbe la soluzione migliore ma, diversamente dalla NBA, Eurolega deve confrontarsi con tanti campionati nazionali. Probabilmente un sistema misto di differenti bolle potrebbe essere la possibilità più concreta. Ovviamente sappiamo che si tratta di un tema complicato».

Oggi arriva anche il parere dell’Associazione Giocatori spagnola, sicuramente la più importante del continente.

Un lungo comunicato in cui sostanzialmente si esprime una posizione riguardo la possibilità della “bolla” e gli effetti devastanti che potrebbero verificarsi sulle varie competizioni proseguendo con sospensioni e rinvii delle gare. Il tutto vale sia per le competizioni nazionali che per quelle continentali.

«Abbiamo la grande possibilità di dimostrare agli appassionati che esiste una responsabilità comune, che ci si può adattare ai tempi in cui viviamo e che ci sono rapporti che ci permettono di collaborare».

«Il protocollo che è stato applicato per la “Fase Final” di Liga Endesa ha dimostrato la sua efficacia ed ha dato un risultato eccellente, grazie alla collaborazione di tutti».

«E’ il momento di prendersi queste responsabilità. Non farlo potrebbe causare un collasso di date e calendari con effetti terribili per tutti».

Qualcuno ci rideva sopra. Oggi sarebbe il caso almeno di ragionarci.

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