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Il Baskonia passa su un Khimki battagliero dopo quaranta minuti di grande partita. I russi sono costretti ad arrendersi nell’ultima frazione, onorando, comunque, il match fino in fondo. Gli spagnoli vincono per 77-60, andando ad occupare il secondo posto, alle spalle dello Zalgiris, con tre vittorie ed una sola sconfitta. Il Khimki, invece, si conferma fanalino di coda con quattro sconfitte insieme all’Asvel che, però, dovra recuperare le due gare di questa settimana. Andiamo ora ad analizzare la partita attraverso i consueti cinque punti.
- Achille Polonara: non capita spesso di vedere un italiano MVP di una partita di Eurolega. Se poi a farlo è un giocatore arrivato ormai due anni fa in quel di Vitoria per ricoprire il ruolo di riserva, ma che pian piano è riuscito a prendersi un posto da titolare, fa ancora più notizia. L’ex Dinamo Sassari ha chiuso la sua prestazione con 20 punti, 10 rimbalzi e 4 rubate, risultando decisivo nella vittoria del Baskonia. In Spagna, però, hanno imparato a non sorprendersi più davanti a partite del genere dell’ala italiana, capendo di avere in squadra un ottimo giocatore, ma ancor prima un grandissimo talento.
- Rotazioni ridotte: come già detto precedentemente, il Khimki ha dovuto affrontare questa doppia trasferta spagnola con una formazione ampiamente rivisitata. A causa del Covid-19, infatti, i russi sono giunti in Spagna con solamente dieci giocatori, giocando questa sera quasi tutta la partita con solo sei uomini. In tre, inoltre, sono rimasti sul parquet per più di trentacinque minuti e sono Booker, Jerebko (per tutti e quaranta!) e Zaytsev (per trentanove abbondanti).
- Quarta frazione: se ai due punti precedenti aggiungiamo anche un Giedraitis da 20 punti, vincere per il Khimki questa sera era una vera e propria impresa. I russi, però, si sono arresi solamente nell’ultima frazione, subendo un parziale di 23-13. Le rotazione ridotte all’osso e la coppia Polonara-Giedraitis da ben 40 punti hanno dato il colpo di grazia decisivo.
- Palle perse: altro dato che salta all’occhio è quello delle palle perse. Al termine dei quaranta minuti le statistiche parlano di 21 palle perse russe contro le sole 13 dei padroni di casa. Di queste 21, poi, ben 14 si sono tramutate in palle recuperate, influendo, non poco, sul risultato finale.
- Difesa Baskonia: nonostante un risultato decisamente rotondo, il Khimki è stato in grado di guidare il match per buona parte del primo tempo. Dopo aver concesso troppo nei primi due quarti (addirittura un 10 su 14 da due), i ragazzi di Ivanovic hanno alzato l’intensità difensiva nel secondo tempo. Un successo che, inevitabilmente, oltre a passare per tantissimi fattori, è frutto di una difesa molto più solida nel terzo e quarto quarto.