Giocatori, coach, dirigenti: tutti contro Eurolega. Itoudis: così non c’è più equità competitiva

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In mattinata è arrivata la decisone del collegio disciplinare di Eurolega: lo Zenit perde 20-0 sia con il Baskonia che con il Valencia.

Già nelle convulse ore precedenti si sono fatti sentire un po’ tutti: giocatori, coach e dirigenti uniti nella critica, anche feroce, a quanto sta accadendo.

Figuriamoci, siamo d’accordissimo, visto che chi scrive ha parlato di mancanza di equità competitiva e di rischio contagi troppo alto un mese fa, proprio dopo aver letto il protocollo regolamentare approvato da Euroleague Basketball.

Giusto quindi ciò che dicono i protagonisti, però l’asterisco, il tanto nominato asterisco, ormai MVP di queste giornate, lo mettiamo su queste dichiarazioni. Perchè chi parla oggi sono dirigenti che hanno approvato questo protocollo e giocatori di cui sinora non si sa nulla di ufficiale attraverso una silenziosissima ELPA (associazione giocatori di Eurolega), peraltro in accordo con quanto approvato da EB.

Ma cosa dicono, nel dettaglio, questi attori del più bel gioco del mondo?

Uno dei più attivi, come sempre, Malcolm Delaney. Il nuovo play Olimpia è abbastanza diretto nel chiedere una bolla come unica soluzione e nel definire ingiusto il verdetto contro lo Zenit.

Jonas Jerebko, giocatore del Khimki, attualmente con 8 atleti disponibili, mette l’accento sulla necessità di aggiungere giovani per raggiungere il minimo numero necessario per giocare, definendola situazione “senza senso”. «Un terno al lotto sapere chi resterà sano», aggiunge.

Alex Abrines, campione del Barcellona, si chiede se «qualcuno si preoccupa della salute dei giocatori oppure si continua a giocare come se niente fosse?».

Triantopoulos, presidente del Pana, è molto diretto: «In queste condizioni è difficile finire la stagione. Abbiamo detto a Bertomeu che è pericoloso giocare due partite in una settimana, ma prima che ci mettessimo in viaggio non ci ha risposto nessuno».

KC Rivers, esperto tiratore dello Zenit, parla di dover preparare giocatori nuovi per le necessità di numero, mentre dice apertamente che la sua squadra «viene penalizzata per aver avuto atleti che hanno contratto il virus».

Un paio di ulteriori tweet dello stesso KC sono assai esplicativi, passando dal definire tutto “una str…..» ad un sarcastico “sia quel che sia”.

Alex Poythress, suo compagno allo Zenit, si sofferma sull’ingiustizia e sul fatto che si potesse rinviare gli incontri incriminati. «Eurolega conosceva questo rischio sin dall’inizio della stagione».

Chiude Dimitris Itoudis, come sempre chiaro e diretto: «La situazione è sempre peggio. Zenit, Khimki, Asvel, tanti casi perfino da noi e nel Cska B. Potrei menzionare parecchie situazioni ma sono solo un coach. Credetemi, la lega sta perdendo il suo senso di competitività di correttezza ei risultati e di attività».

Esatto. Come abbiamo detto un mese fa.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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