La Turkish Airlines Euroleague, dopo circa sette mesi di stop, alza nuovamente il sipario.
La prima sfida della competizione ha visto affrontarsi i “campioni morali” della scorsa stagione dell’Anadolu Efes e il rinnovato ed ambizioso Zenit San Pietroburgo.
I russi, in maniera sorprendente, hanno avuto la meglio imponendosi per 73-69.
Attraverso la consueta struttura di Eurodevotion, in cinque punti, torniamo finalmente a parlare di pallacanestro giocata.
26: come i punti segnati dall’Efes in un primo tempo concluso in perfetta parità. Curiosamente, anche nella scorsa stagione, nell’esordio casalingo contro il Barcellona, i turchi chiusero la prima frazione con 26 punti all’attivo, prestazione che si rivelò la peggiore fino alla sospensione. Esattamente come dodici mesi fa è stato amaro anche il finale con una sconfitta difficile da pronosticare nonostante l’assenza di Shane Larkin.
DIFESA ZENIT: uno dei marchi di fabbrica delle squadre di Pascual è sempre stata l’attitudine difensiva. Elemento subito messo in mostra dalla squadra di San Pietroburgo capace di limitare, a soli 69 punti, il miglior attacco della scorsa stagione di Eurolega. Ataman, al termine del primo tempo, ha definito terribile la fase offensiva della propria squadra, merito anche della difesa dei russi.
6: come gli assist, nei primi quattro minuti del terzo quarto, “smazzati” dall’Efes. Un dato, dopo i soli 4 nei primi 20 minuti, che ha permesso al team di Ataman di allungare sul +7 (49-42) mostrando, per alcuni minuti, l’armoniosa corazzata che ha sostanzialmente dominato, fino alla sospensione, la scorsa Eurolega. Un momento positivo che non è servito per indirizzare la gara in maniera definitiva.
PANGOS: l’assoluto MVP di serata. L’ex giocatore di Barcellona e Zalgiris ha chiuso la contesa con 23 punti (18 nel secondo tempo), 7 assist ed 8/14 al tiro. Cifre eccellenti che non rendono comunque giustizia alla prestazione del cestista canadese di passaporto sloveno. I suoi 8 punti consecutivi nel terzo quarto, nel momento peggiore dei suoi, e la freddezza in lunetta nel finale certificano come la leadership tecnica della squadra di San Pietroburgo sia in mano a Pangos.
GUDAITIS: lo sfortunato ex centro dell’Olimpia Milano ha chiuso con 7 punti, 5 rimbalzi e 2 stoppate mostrando una discreta condizione fisica. Le fortune dello Zenit passano anche inevitabilmente dal centro lituano.
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