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La scadente prova in semifinale contro l’Asvel aveva lasciato parecchi dubbi ma anche un certo senso di incredulità: non poteva essere quello visto l’Olympiacos vero.
Quel Bartzokas che dichiarava «Non mi aspettavo nulla di diverso» non ci convinceva per nulla.
Ed ecco che, sulle spalle di un sontuoso Kostas Sloukas, la reazione dei “reds” arriva ed il Bayern può veramente poco: 82-68 e la sensazione che contro i francesi si trattasse solo di un normale passaggio negativo di preseason, cosa che può normalmente succedere.
- Kostas Sloukas, appunto. Uno die pochi che può avere 25 di PIR segnando solo 7 punti con 1/4 dal campo. Almeno la metà dei suoi 13 assist sono magici, metterebbe in ritmo anche chi scrive… Ed il rapporto assist/perse (13/2) dice di un controllo emozionale e tecnico completo. Il Pireo è suo.
- Il Bayern ci prova, come il giorno precedente, scappando anche sul 25-15, ma di lì in poi c’è solo e soltanto Olympiacos. 67-43 il parziale iniziato dai greci con la tripla di Larentzakis.
- C’è troppo poca qualità nel gioco dei bavaresi l’impressione è che al momento manchi una figura di riferimento, quel leader che prende in mano le cose quando si fanno difficili. tanti discreti giocatori, ma nessuna eccellenza. Lo ripetiamo, serve un Trinchieri in versione da miracoli se si vuole competere.
- Hassan Martin, sempre con discreti numeri, si muove meglio sulle letture di Sloukas e beneficia del grande talento e della straordinaria intelligenza cestistica del suo play. Oggi il centro dell’Oly è lui, molto più di un Octavius Ellis che convince poco anche ieri.
- Sasha Vezenkov ha tutto per esplodere, finalmente si potrebbe dire. E’ la stagione chiave, sotto un maestro come Bartzokas. E rimane uno dei migliori cinque nel leggere le spaziature di tutta la lega, quasi ai livelli di Vorontsevich.
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