«Non dovremo mai lasciare il campo senza avere dato tutto quello che abbiamo dentro». Le parole di Coach Trinchieri nel giorno della sua presentazione si possono già tranquillamente applicare alla gara di ieri sera, la seconda semifinale del WE’RE BACK PRESEASON TOURNAMENT di Valencia.
84-76 per i “taronja”, ma i bavaresi lottano, rientrano, hanno anche due succulente possibilità di sorpasso per poi cadere nel finale.
¡FINAAAAL Y VICTORIAAAAAAAA! 🎉🎉
— Valencia Basket Club (@valenciabasket) September 15, 2020
Jugaremos mañana la final del torneo contra ASVEL 🔥💪@valenciabasket 84
🆚 @fcb_basketball 76
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- C’è differenza, non poca, nella qualità e nella profondità dei due roster, seppur limitata dall’assenza di Marinkovic e Prepelic tra i padroni di casa. La partita c’è perchè il Bayern è resiliente, crede in quello che fa ed ha in panchina una mente di un certo valore come Andrea Trinchieri. Ci vorrà tanto della fantasia infinita del Coach italiano in stagione: non mancherà.
- La partita è piacevole. Valencia scappa soprattutto per alcune disattenzioni tedesche a rimbalzo, ma già nel secondo quarto c’è la reazione dovuta ed il gap di punteggio rimane accettabile. 17 perse rispetto a soli 13 assist sono però un bottino che punisce gli uomini di Trinchieri, che alternano momenti positivi ad altri, di più, negativi. Alla fine prevalgono gli spagnoli proprio per la maggior qualità. Quino Colom è DNPCD, ma questa è una storia che si sa da mesi. La domanda è perchè sia ancora qui dopo essere stato scaricato sostanzialmente dal proprio allenatore.
- Mike Tobey. I tabellini di queste gare interessano il giusto (17 con 20 di PIR e 5/9 globale al tiro in poco meno di 22′), ma le impressioni già ottime della fase finale di Liga Endesa, sono confermate da movimenti, presenza e mani delicatissime. Pensare a lui come ad una sorta di “Most Improved Player” non è una bestemmia.
- Le rotazioni ed i quintetti di Ponsarnau continuano a non farci impazzire, sempre tenendo presente che lui sta seduto su una panca di Eurolega e noi davanti al televisore. ma è cosa che già durante la stagione scorsa non convinse in pieno, tanto che la questione del suo rinnovo, poi “solo” annuale, non fu automaticamente risolta. Ricordate Abalde spesso seduto per parecchi minuti? Ok, ieri mancavano due tasselli importanti, va considerato il periodo dell’anno, ma questa è una squadra che ha tanti valori e l’attenta stampa spagnola si attende, come tutto l’ambiente “taronja”, un notevole rendimento.
- Parole sentite, per taluni magari scontate, ma importanti da entrambi gli allenatori sulla presenza di pubblico. Trinchieri: «Se vedo anche solo tre persone alla partita penso che sia un inizio. La pandemia ha impattato terribilmente sulla vita di chiunque. Se giocando posso dare due ore di relax a chi lavora in ospedale per salvare vite sono felice». Gli fa eco Ponsarnau: «Sono giorni e periodi speciali. Ci rallegra vedere la gente. Dobbiamo però essere realisti e sapere che si devono fare le nostre cose davanti a spalti vuoti così come con poca o tante gente».«Le rotazioni più ampie possibili sono la chiave per mantenere energia durante tutta la stagione. Kalinic ha un carattere forte e ci aiuterà moltissimo nella crescita. Hermannsson si stadattando ad un realtà tecnica nuova, ma è duro mentalmente e sono fiducioso». Questo l’accenno ad alcuni singoli del Coach di Valencia, senza dimenticare l’importanza del roster allungato.
Qui la conferenza stampa dei due allenatori.