Batticuore Virtus, ma la F4 è cosa fatta

Batticuore Virtus, ma la F4 è cosa fatta

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Si sono chiusi nella serata di domenica i gironi A e B della Eurosport Supercoppa. Il verdetto più atteso è la qualificazione della Virtus Segrafredo Bologna alla Final Four casalinga del prossimo weekend. Qualche patema in più del previsto per superare una coriacea Reggio Emilia, che manca l’impresa nel finale e deve accontentarsi degli applausi. 74-72 il finale in favore degli uomini di Sasha Djordjevic.

Chiude con una vittoria il suo cammino nel girone la Fortitudo di Meo Sacchetti. Sconfitta 73-63 la Vanoli Cremona al Palaradi. Festival degli attacchi a Masnago, dove la Openjobmetis Varese ha avuto la meglio 102-100 sulla Germani Brescia vendicando la sconfitta a fil di sirena dell’andata.

Inoltriamoci nei match con i nostri 5 punti:

22-9

Il parziale della Virtus nel secondo quarto consegna la fuga ai bianconeri. Sembra tutto apparecchiato per una lunga passerella verso l’ufficialità della propria qualificazione. I ragazzi di Obradovic alzano il volume della radio in difesa, aumentando la pressione fisica sulla palla e aiutando in maniera puntuale.

Il sistema offensivo di Reggio Emilia va in tilt, a partire da un Brandon Taylor intimidito e poco lucido nelle scelte. Solo Tomas Kyzlink sembra essere opzione che dà un minimo di garanzie (15 punti alla fine). Così arriva il massimo svantaggio sul -17. Tuttavia, questa squadra ha dimostrato grande resilienza in tutto il girone e pure in questa partita, come vedremo nel prossimo punto.

25-5

Leonardo Candi suona la sveglia, Brandon Taylor si ridesta improvvisamente e fa ammattire Pajola con i suoi numeri di ball-handling. Diouf agisce nelle pieghe della partita e Reggio piazza il parzialone a cavallo tra terzo e quarto periodo che rimette tutto in discussione.

La Virtus si innervosisce. Teodosic termina anzitempo la propria partita per un piccolo problema fisico. Markovic esce mentalmente dalla partita molto presto. Poco sereno come il proprio coach, che termina la sua battaglia personale con la terna con due tecnici e, quindi, l’espulsione.

Reggio ne approfitta e raggiunge il +5 a 4’14” dal termine. In questo istante raggiungerebbe la qualificazione, ma qui subentra un pizzico di ansia. Un rimbalzo di responsabilità che porta la Virtus a farsi di nuovo soffocante in difesa. La maggiore abitudine a giocare possessi dal peso specifico elevato si fa sentire. Abass e Pajola firmano due canestri importanti che rimettono le V Nere in carreggiata.

La UnaHotels ha comunque l’ultima chance per forzare l’overtime e giocarsi le proprie carte per altri 5 minuti. Candi si presenta in lunetta sul -3. Segna solamente il primo libero, ma Baldi Rossi cattura il rimbalzo e cerca la soluzione mancina nel traffico per la parità, ma non va. La Virtus può alzare le braccia al cielo e staccare il biglietto per l’atto finale del torneo.

Dulcis in fundo..Daulton Hommes

Hanno dovuto attendere 4 partite a Cremona il ragazzo proveniente dagli Austin Spurs. L’attesa, però, non è stata vana. Già nel primo tempo della partita contro la Virtus Bologna ha mostrato le sue doti da tiratore puro.

Oggi si è confermato offrendo una prestazione solida, da primo ricevitore per l’inossidabile Peppe Poeta alla regia (13 e 4 assist in 24 minuti). 18 punti e 16 di valutazione, con 6/7 da 2 e 2/5 da 3 il tabellino personale del nativo di Bellingham.

Occhio a questo ragazzo, che potrebbe rivelarsi una delle principali sorprese del campionato. L’occhio lungo del general manager Flavio Portaluppi potrebbe aver fatto centro ancora una volta. Senza dimenticare l’energia di Marcus Lee sotto canestro. Uno che ha già fatto vedere di saper volare.

Missing (the real) Adrian Banks

Forse l’uomo più atteso dell’estate dopo il suo trasferimento da Brindisi, che ha fatto molto rumore. Finora, del capocannoniere dell’ultima LBA si è vista la copia sbiadita.

Gara difficile per lui anche stasera. 6 punti e 1/10 al tiro in 27 minuti non sono un fatturato degno della sua fama. Che ci siano problemi di chimica in una squadra di costruzione ci può stare in questa fase. Se possano esserci disguidi “ambientali” (ogni riferimento a polemiche social sugli alloggi è puramente casuale) non lo sappiamo, ma ci rifiutiamo di credere che possano spiegare queste prestazioni.

E’ molto presto per trarre conclusioni lungimiranti. Di una cosa siamo convinti: se c’è un allenatore in grado di fargli sprigionare tutto il suo talento, quello è Meo Sacchetti con il suo sistema.

Giordano Bortolani: se il buongiorno si vede dal mattino..

I primi approcci alla massima categoria della guardia diciannovenne di Sant’Agata di Militello sono la semplice conferma delle sensazioni avute dopo le sue stagioni in A2 tra Legnano e Biella.

Fibra bianca assolutamente notevole e abbastanza inedita nei nostri giovani (come, forse, solo Gabriele Procida di Cantù), capacità di crearsi il tiro in situazioni diverse e sistemando molto velocemente i piedi, mettendosi subito in asse per infiammare il canestro.

Nemmeno parliamo dei rischi che si corrono a lasciarlo libero di ricevere sugli scarichi. Tanta strada è ancora da percorrere, ma la sensazione è che ci si trovi di fronte a un qualcosa di assai interessante.

Vincenzo Esposito lo leviga e lo farà crescere di pari passo alla sua Brescia, Ettore Messina e l’Olimpia Milano già gongolano avendone il cartellino in mano. Poi va beh, ci sarebbero anche i 27 punti in 25 minuti con 7 rimbalzi, 2 assist e 1 sola persa per Luis Scola. Abbiamo esaurito le parole per questo fenomeno.

Verrebbe da dire “el mundo de Luis” nella giornata in cui “el mundo de Facundo” ha accolto al suo interno una nuova Supercoppa di Spagna. A proposito, che razza di canestro sarebbe quello segnato da Campazzo nell’ultimo minuto del Clasico contro la difesa del Barcellona di Sarunas Jasikevicius, peraltro di un certo peso nel successo dei blancos?

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