Pronti a esplodere: Tomas Dimsa, il ritorno a Kaunas

Eurodevotion

Tomas Dimsa ritorna dove era cresciuto. Nuova possibilità allo Zalgiris Kaunas, per la guardia tiratrice, classe 1994.

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Sta prendendo forma la prossima Eurolega e noi di Eurodevotion, avvicinandoci alla prima palla a due, continuiamo, con la rubrica Pronti a esplodere, a presentare alcuni giocatori che si potrebbero mettere in mostra.

Fonte: social Zalgiris

Oggi parliamo di Tomas Dimsa, appena ritornato allo Zalgiris Kaunas.

I lituani saranno una squadra completamente diversa da quella vista nelle ultime stagioni e il motivo non è solo il cambio di regia, con l’austriaco Martin Schiller al posto di Sarunas Jasikevicius.

Una delle novità del roster è proprio la guardia tiratrice, classe 1994, Tomas Dimsa.

Cresciuto nel vivaio dello Zalgiris. Nella stagione 2009-10, fa il suo esordio nella seconda squadra, quella delle riserve, che prende parte al secondo campionato nazionale.

Il talento di Tomas Dimsa viene osservato per la prima volta da tutto il mondo nel torneo Next Generation 2010-11, manifestazione organizzata da Adidas che vede sfidarsi i migliori Under 18.

A soli 16 anni, Tomas Dimsa si conferma uno dei più interessanti prospetti della competizione. Un paio di curiosità su quel torneo, per comprendere il livello? A rappresentare lo Zalgiris, sotto le plance, c’era Gudaitis, l’MVP della finale fu invece Dario Saric.

Mentre prosegue la sua carriera nella seconda divisione lituana, il nuovo appuntamento con il Next Generation è quello della conferma. Nelle 7 partite disputate mantiene una media di 18 punti, in poco più di 24 minuti, tirando dal campo con il 60% (34.5% da 3).

Non tarda ad arrivare l’esordio con i big. Il sogno di tanti giocatori che cominciano giocare a pallacanestro in un Paese, in cui questo sport rappresenta tanto. Il 15 maggio 2013, Dimsa scende in campo contro il Nizhny Novgorod, in una partita valevole per la VTB-League.

Nel biennio 2013-2015, i suoi progressi vengono premiati e diventa a tutti gli effetti un giocatore della prima squadra.

Oltre al campionato nazionale, in queste due stagioni, assaggia la magia dell’Eurolega, anche in qualche occasione oltre la doppia cifra di punti realizzati. Probabilmente la sua miglior prestazione nella competizione rimane quella della sfida col Partizan Belgrado, del febbraio 2014, match valevole per le Top 16. In quella serata, davanti al pubblico amico della Zalgirio Arena, in 19 minuti mette a segno 12 punti, tirando con ottime percentuali (4/7 dal campo).

La sua storia continua oltre i confini lituani, in Germania, dove cerca fortuna a Francoforte e veste la casacca degli Skyliners.

È solo una parentesi, neanche troppo fortunata, infatti gli tocca giocare anche alcune partite con le riserve.

Il suo ritorno in patria è un crescendo: Prienai, Juventus Utena e Lietkabelis. In mezzo ci sono anche 8 scorci di partite di Serie A italiana con Varese nel 2018. Ma anche lì, come successe qualche anno prima in Germania, non trova il suo habitat ideale per esprimersi. 13 minuti al massimo in campo, nella terzultima partita della stagione regolare. Per il resto parecchio garbage time.

Il suo percorso ha avuto, dopo un inizio non proprio brillante, una scossa nell’ultima stagione.

Con il Lietkabelis, la guardia fa valere le sue doti in Champions League, testimone anche la Dinamo Sassari, dal momento che i sardi erano presenti nello stesso girone dei lituani.

Tiratore con visione di gioco (più di 3 assist a serata in CL), con il nuovo Zalgiris potrebbe ritagliarsi spazio prezioso e fare il salto di qualità definitivo.

Rispetto al primo capitolo con lo Zalgiris ha più fiducia dei propri mezzi e esperienza internazionale.

Ha 26 anni, la carriera sportiva può ancora riservagli soddisfazioni importanti.

Immagine in evidenza e articolo: sito ufficiale Champions League

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