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Itoudis sull’esperienza COVID: Il dottore il mio Coach, io il giocatore

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Intervista con Live Sport per Dimitris Itoudis, che è appena tornato alla normalità effettiva dopo aver contratto il COVID-19 ed è pronto a rientrare a Mosca per la preparazione della stagione, che ha seguito solo in collegamento “live” per ogni allenamento.

Parole come al solito molto misurate ed assai sagge quelle del Coach greco.

«In Grecia si sta facendo un grosso sforzo contro un nemico sconosciuto, grazia alla grande battaglia condotta dal governo e dai medici. C’è gente che crede che il virus non esista, o comunque non ci presta attenzione. Ho potuto verificarlo di persona parlando con tanti di loro. Ora che il problema è toccato a me hanno potuto realizzare che si tratta di un cosa molto seria. Mi rivolgo a loro in particolare, ma a tutti in genere, sottolineando come non ci sia bisogno che il virus bussi alla tua porta per seguire delle regole fondamentali. Il virus c’è, è qui, è vicino a tutti noi, è pericoloso e bisogna proteggere se stessi e tutti gli altri»

«Io sono una persona generalmente molto disciplinata, tuttavia la vita presenta sfide quotidianamente. Mi è successo ed ho dovuto affrontarlo. Ho informato tutti, in modo che potessero essere testati. E’ stata la mia prima preoccupazione, non volevo che altri venissero contagiati, sebbene sia difficile sapere come, quando o chi possa trasmetterlo».

«La dottoressa che mi ha seguito ha avuto con me un approccio decisivo. Dopo aver analizzato la mia storia medica, cosa necessaria in questi casi, è stat molto chiara: “Signor Itoudis, i ruoli cambiano. Io sono il Coach e lei è il giocatore”. Io sono abituato a chiedere disciplina ai miei giocatori ed allora ho seguito le istruzioni del mio coach ed ho vinto la battaglia insieme a lei. Ricorderò per sempre le sue parole».

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