5 pillole dalla bolla: Luka Doncic special edition (ep.3)

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Quando ti svegli la mattina alle 4 per vedere gli ultimi due quarti di Utah vs Denver, dopo aver seguito tutte le gare di Playoffs (e moltissime dei “seeding games”) e trovi Twitter intasato da quel filmatino che ritrae un ragazzone sloveno che ne combina una mica da ridere, nell’unica gara che ti sei perso, beh, capisci che gli dei del basket fanno bene ad amare Luka, ma perché tanto astio nei tuoi confronti?

Restando con l’atroce dubbio, via con le “pillole dalla bolla” il nostro modo poco convenzionale di raccontare qualcosina dei Playoffs NBA.

  1. Luka, Luka, solo Luka! Ormai inutile chiedersi come fai, perchè avremmo dovuto capirlo da tempo. Magari qualcuno aveva pure il numero di Divac, ma quel giorno era sempre occupato. Era surreale la leadership tecnica a 17 anni in Eurolega, perchè mai non avrebbe dovuto proseguire tutto in quel modo?
  2. Draft, con la D come Divac. Suvvia, non criminalizziamo troppo il buon Vlade, ne abbiamo viste di tremende negli anni. Deandre Ayton e Marvin Bagley non sono due pippe, anzi, e qualche dubbio (solo fisico) su Doncic l’avevamo in tanti. Il paragone col 1984 ci sta, ma allora c’era “The Dream”, che in quel basket era #1 senza dubbio alcuno ( Sam Bowie no, però…). Nello stesso draft tale John Stockton finì alla 15, dietro a gente come Terence Stansbury, Michael Cage, Jay Humpries e Lancaster Gordon, solo per nominarne alcuni. Certo che però andare anche a vederlo e non sceglierlo non depone a favore dello stesso Vlade, che ne esce come uno che non ci capisce nulla, ma proprio nulla…
  3. Doc Rivers, se permetti, una domandina ce l’avremmo: cambiare e finire con Reggie Jackson su Luka che scelta è?
  4. La Final 4 2018 a Belgrado è stato l’unico momento in cui Doncic ha portato a casa un premio immeritato. Fabien Causeur nettissimo MVP, votato da tutti (non ne ho sentito uno dire il contrario). Risultato? Luka. Quindi o i giornalisti mentono più di quelli che non dicono di votare Berlusconi oppure c’era un “grande elettore”.
  5. Doncic avrà pure solo 21 anni, ma oltre a possedere una testa ed un talento da basket che nascono ogni 50 anni, ha un chilometraggio cestistico molto esteso e ben più complesso, nelle difficoltà incontrate, di quasi tutte le scelte più alte. Inoltre la maggior parte del suo viaggio è stata percorsa al Real Madrid, ovvero club totale, compagni totali, Coach totale. C’è molta roba “merengue” nel dominatore della NBA.

PS Doncic, Murray, Lillard, Mitchell, Tatum e la lista potrebbe continuare a lungo : proprio brutta questa NBA, non si può guardare…

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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