Stagione, premi, Final 4: facciamo un po’ di ordine sull’Eurolega

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Negli ultimi giorni se ne sono lette parecchie, alcune più ordinate, altre abbastanza fantasiose: proviamo a ricapitolare le notizie che riguardano il mondo di Turkish Airlines Euroleague, con un po’ di ordine.

Partiamo dalle Final 4. Colonia è certamente la destinazione più probabile, per almeno un paio di motivi. Aveva già preparato in gran parte l’edizione 2019, poi annullata, ed inoltre la Germania si sta dimostrando paese capace di gestire le competizioni anche durante la pandemìa, come dimostrano la fase finale di Easy Credit BBL, la Bundesliga calcistica e le finali di Europa League che si concluderanno proprio nella città renana venerdì. Quindi probabile sede delle Final 4? Sì. Certezze a riguardo? Per ora no, come ci confermano nostre fonti. Nei prossimi giorni il lavoro a riguardo dovrebbe essere completato e se ne potrà parlare con fondamenta più solide.

La stagione, poi. E’ evidente che la crisi pandemica, con gli ultimi sviluppi, si stia dimostrando per nulla alle spalle. Questo mette in dubbio la disputa dell’Eurolega? Sì, ma anche no. Sì perché ormai dovremmo sapere che non vi è nulla di certo in questa situazione e dovremmo anche aver imparato a convivere, purtroppo, con tanti dubbi sul futuro, di qualunque genere esso sia. E non sarà certo la cancellazione della sfida del “Costa del Sol” (in passato torneo) tra Malaga e Real, in programma il 29/8 a cambiare le cose, visto che nel frattempo la Kopa Euskal di è stata confermata per il 30/8 al Mendizorroza Sports Center di Vitoria. La gara, che vedrà in campo Baskonia e Bilbao, è organizzata dalla federazione basca dal 2011. La bella notizia, ad oggi? 500 tifosi ammessi. Ma anche no, la stagione non è a rischio, come dicevamo, poiché il board di Eurolega si riunirà ad inizio settembre, magari anche anticipando, per esaminare tutti i dati e gli scenari possibili. Ad oggi, e su questo non vi è assolutamente alcun dubbio, la volontà è quella di giocare a tutti i costi, anche a porte chiuse. I club sono ben consapevoli di quali rischi si correrebbero, a livello di visibilità e futuro, di fronte ad una resa alla crisi, quindi oggi non si ragiona certo sul non giocare, ma solo ed unicamente sul come farlo, a costo di grandi sacrifici. E se questi sacrifici dovessero avere conseguenze sulle leghe nazionali, non escludiamo, ma per essere chiari questa è un’opinione personale, che la stessa Eurolega diventi priorità, per mille ragioni. Chiarendo che non vi è alcuna volontà da parte della lega stessa di intromettersi o di creare conseguenze negative sui tornei domestici, cosa che spesso viene dimenticata ma che lo stesso Bertomeu ha diverse volte ricordato. Dalle parti di Quatre Camins si sta lavorando anche con le autorità dei 10 stati coinvolti nel torneo, al fine di garantire, dietro la certezza di un rigido protocollo sanitario, la possibilità di viaggiare alle delegazioni delle squadre, evitando così situazione di quarantena etc. Quindi ad oggi affermare che la stagione sia a rischio è cosa tanto ovvia quanto inutile, visto che il rischio, ahimè, abbraccia tante, troppe situazioni della nostra attuale esistenza.

Capitolo premi. Qualcosa, anche di significativo, potrebbe cambiare. Potrebbe, appunto, poiché non vi sono, al momento, comunicazioni ufficiali da parte di Euroleague Basketball. Stiamo parlando di quanto riportato da nova.rs (media peraltro sempre ben informato) che indicherebbe una nuova ripartizione dei premi come segue: un minimo introito di 1,5mln per i club con licenza decennale, mentre le altre sarebbero sui 500K. In passato vi è sempre stato un premio in base alle W nelle singole gare, mentre il cambiamento riguarderebbe il fatto che da questa stagione si distribuirebbero premi in base alla classifica. Dai 150K per il 14mo posto ad 1,5mln per la vincente. Il ticket per le Final 4 garantirebbe 650K. Queste entrate, naturalmente, si aggiungerebbero a quanto derivante da sponsor, tv etc secondo i contratti e le regole già in vigore. Tutto ciò garantirebbe maggiori certezze finanziarie, senza dipendere esclusivamente dai risultati sul campo, in un periodo di vacche molto magre. Ma sottolineiamo una volta di più che si tratta di un’indiscrezione a tutti gli effetti, non essendoci nulla di ufficiale in tal senso. Molto probabile, anche per queste tematiche, che il prossimo board si esprima a riguardo.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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