MVP Final Four: Tyrese Rice e lo storico week-end milanese

Eurodevotion

Nel 2014, a Milano, il Maccabi Tel Aviv conquistò la sua sesta Eurolega. Il talento di Tyrese Rice salì alla ribalta e giocò due partite di altissimo livello, fondamentali per la conquista del prestigioso titolo. Rice fu premiato MVP della tre giorni milanese.

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Continua il nostro viaggio alla scoperta dei giocatori che hanno deciso le Final Four di Eurolega. La tappa di oggi riguarda il Forum di Assago e la cavalcata del Maccabi Tel Aviv che, dopo aver eliminato l’Olimpia Milano ai playoff, conquistò il più prestigioso titolo continentale riservato ai club per la sesta volta. Il mattatore di quella tre giorni fu Tyrese Rice.

Prima di ripercorrere le gesta dello statunitense naturalizzato montenegrino, è necessario fare un passo indietro e ritornare a qualche ora dalla palla a due della prima semifinale in programma, quella tra il Maccabi e il CSKA Mosca.

Festeggiamenti del Maccabi Tel Aviv

Quella Final Four fu la prima seguita dal vivo e l’emozione che provai, una volta raggiunto il Forum, fu davvero particolare. Il piazzale dell’impianto milanese era “vestito” di giallo. I membri della marea gialla, ovvero i tifosi del Maccabi, erano in ogni angolo.

Sugli spalti a dominare erano i canti assordanti e le coreografie degli israeliani. Momenti che, non me ne vogliano i tifosi del CSKA e del Real Madrid, a un appassionato di pallacanestro scaldano il cuore.

Fattore Rice

Rice era arrivato alla corte di David Blatt l’estate precedente, dal Bayern Monaco. Quella 2013-14 era la sua prima Eurolega giocata.

Nelle prime 10 partite di regular season, non sempre la guardia ventitreenne brillò. Giocava di media di 18 minuti e realizzava 6.7 punti, andando una sola volta oltre i 10 punti realizzati e ai 10 di valutazione.

Dalle Top 16 in poi, la fiducia nei suoi confronti aumentò e, con essa, minuti, punti e apporto alla squadra.

L’apoteosi della crescita arrivò nel momento più importante della stagione: le Final Four.

Le Final Four

A 80 secondi dalla fine della prima semifinale, il CSKA Mosca aveva sul Maccabi un gap di 5 lunghezze e, soprattutto, più di un piede nella finale che si sarebbe giocata 48 ore dopo. E a 19 secondi dall’ultima sirena, la squadra di Ettore Messina conservava ancora più di un possesso di vantaggio (65-61).
Ma, nonostante il tabellone fosse dalla parte dei moscoviti e i secondi non fossero così tanti, la sensazione era che i gialloblu potessero ribaltarla e conquistare il pass per l’atto conclusivo.
Quella sensazione, da lì a poco, si trasformò in certezza e la tripla di Blu, servito proprio da Rice, e il successivo canestro, dal coefficiente di difficoltà elevatissimo, del numero 4 fecero crollare i sogni di giocare la finale agli uomini di Messina.

La semifinale con il CSKA Mosca

In finale ad attendere il Maccabi c’era il Real Madrid. Ma ormai la storia era scritta e dopo 45 minuti di grande pallacanestro a tagliare la linea del traguardo per primi sono i ragazzi di Blatt.

Rice? 27 di valutazione, 26 punti, 10 falli subiti, 4 rimbalzi, 2 assist e pochi dubbi sull’assegnazione del titolo di MVP.

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