Il Real si raduna e c’è Campazzo: ora cosa succederà?

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E’ destinato a finire male il rapporto tra Facundo Campazzo ed il Real Madrid? Il miglior playmaker di Eurolega ed il club più importante del mondo sono di fronte a giorni importanti in cui servirà prendere decisioni e cercare un accordo che faccia bene ad entrambe le parti.

Nella serata di ieri, mercoledì 12 i “blancos” hanno iniziato la preparazione per la nuova stagione dopo aver completato i test medici.

La situazione relativa al playmaker argentino resta tutta da definire sebbene il giocatore sia regolarmente agli ordini di Pablo Laso.

E’ evidente che si tratta di un tema assai complicato che sta mettendo in difficoltà anche un club come il Real che ha però tutto per poter gestire la situazione nella maniera migliore.

Lo spunto per la riflessione ci viene dalla stampa madrilena, in particolare da un’analisi dettagliata di qualche giorno fa fornita da Nacho Duque su Marca, cui si aggiunge quanto scritto da Marc Stein, firma del NY TIMES, sempre nei giorni scorsi.

Facundo Campazzo ha voglia di NBA e ce l’ha da tempo. Probabilmente avrebbe potuto attendere ottobre per esprimerla, quando il Real non avrebbe avuto margini di manovra, ma è chiaro che in un rapporto come quello in corso tra atleta e club, questo sarebbe stato un comportamento poco corretto, non nelle corde del Facu.

Quando ha comunicato al Real Madrid la sua intenzione, è possibile che il club della capitale l’abbia leggermente trascurata, nonostante il valore del campione. Il suo contratto era stato rinnovato lo scorso anno sino al 2024, con “buyout” per la lega americana da 6 milioni, una cifra impressionante, difficile da pagare subito, soprattutto con la “free agency” che si aprirà solo il 18 ottobre.

Il Madrid avrebbe proposto di continuare insieme un’altra stagione, in cambio dell’abbassamento della suddetta clausola la prossima estate. Ma Campazzo vuole la NBA ora, nonostante serva un accordo complicatissimo. Giova ricordare che le franchigie NBA possono pagare un massimo di $ 750.000, il resto è a carico del giocatore. In passato già a Mirotic e Rodriguez era stato permesso di pagare la clausola a rate.

I “blancos” potrebbero ridurre quella clausola per conservare i diritti in caso di ritorno in Europa, ma il club pare non appoggiare questa soluzione. Realtà o bluff, visto il rischio che a 31 anni il giocatore possa poi firmare per qualunque rivale di Eurolega, ivi compreso il Barça?

L’ultima proposta di Campazzo, secondo Marca, sarebbe stata quella di lasciare Madrid con un primo versamento, senza percepire lo stipendio di agosto, settembre ed ottobre, roba da circa 1,25 mln lordi. Il club avrebbe ricavato così la disponibilità per arrivare ad Ante Zizic, operazione che pare sfumata a favore del Maccabi. Il playmaker si sarebbe allenato da solo fino ad ottobre (ha già lavorato ad Alicante insieme ad altri giocatori argentini) per poi raggiungere la su destinazione in America. Questo vorrebbe dire non presentarsi per la preseason madrilena, iniziata, come vi abbiamo detto, ieri sera.

Manca un accordo anche perché non c’è data di scadenza sulla sua clausola di uscita e questo complica le cose.

Il Real si getterebbe ad ottobre sul mercato NBA: Bryn Forbes ed Emmanuel Mudiay, rispettivamente Spurs e Jazz, sono due nomi di cui si parla in Spagna e che le nostre fonti ci hanno nominato spesso in questi giorni, peraltro entrambi con un contratto in scadenza da circa 1,7 mln di dollari assolutamente alla portata della “casa blanca”. Ma sono solo ipotesi, siamo solo all’inizio di un lungo percorso. L’attesa su Campazzo ha impedito di provarci seriamente con Sloukas, mentre per Vildoza ci volevano troppi soldi di “buyout” (2 milioni secondo i media iberici) e la pista si è raffreddata da subito. Trattare con Querejeta, soprattutto dopo che ha già perso Shengelia, non è la cosa più semplice del mondo.

Nel frattempo Nicolas Laprovittola è passato dall’essere virtualmente fuori dai progetti del Real, nonché vicinissimo ad un accordo col Panathinaikos, ad essere confermato. Una sua crescita e l’aggiunta di Carlos Alocen potrebbero essere sufficienti per arrivare almeno ad ottobre, quando il mercato NBA verrà sondato a fondo. Solo allora si capirà di più sul futuro, a meno di un accordo nell’immediato che sarebbe comunque auspicabile per tutto ciò che ha rappresentato il Facu per questo club. A nessuno giova una guerra ed allora stiamo alla finestra e verifichiamo ciò che accadrà nei prossimi giorni, quelli della preparazione che porta all Supercoppa del 12-13 settembre, primo obiettivo stagionale degli uomini di Laso.

Il silenzio assordante, però, non capiamo quanto possa durare. Il club è il numero uno anche per come sa gestire queste cose ed oggi è di fronte ad una sfida importantissima, qualcosa di mai avvenuto anche nel caso delle recenti partenze verso al NBA di grandissimi come il Chacho, Mirotic e Doncic.

Campazzo ha fatto il suo primo passo, rispettando gli impegni e presentandosi regolarmente al raduno. Ora è tempo di parecchi scenari possibili.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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