Campazzo in NBA si farà. Come reagisce il Real Madrid?

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Il dado è tratto, come sostiene Carlos Sanchez Blas, giornalista spagnolo di Onda Madrid, Dazn e Gigantes del basket: Facundo Campazzo ha deciso di lasciare il Real Madrid e giocarsi le sue carte in NBA.

Di seguito il testo integrale dell’articolo.

«Il giocatore vuole giocare nella prossima stagione in Nba. Il club è stato informato ed ha preso atto, accettandola, della situazione. Ovviamente, tutti gli aspetti vanno ora sistemati».

«Il club vuole il rispetto della clausola di uscita da 6 milioni, senza alcuno sconto, concedendo al massimo una rateizzazione. Come da contratto, come avvenne con il Chacho quando lasciò Madrid per la Nba».

«Ora tocca a Campazzo. L’accordo di uscita non scade a luglio, ma diventa difficile senza avere in mano un contratto Nba. Qualunque sia la franchigia non può pagare oltre 750.000 dollari per legge. I restanti 5,25 milioni sono a carico del giocatore».

«La risoluzione del contratto avverrà nel breve. Il giocatore ritiene che sia il momento giusto ed il club è rassegnato a perderlo. I Timberwolves sarebbero in vantaggio sui Mavericks».

«Quindi come si muoverà il Real Madrid? Al momento tiene Alocen, Laprovittola e Llull. L’argentino è d’accordo con il Panathinaikos, ma con l’addio di Campazzo i madrileni non lo lasceranno libero».

«La situazione sanitaria attuale lascia parecchi dubbi e non ci sono ancora certezze sulla stagione di EuroLeague, nonostante il calendario ufficiale sia già stato comunicato».

«Alocen e Abalde sono investimenti sul futuro, parte del processo di rinnovamento di un roster pieno di veterani. Campazzo è oggi insostituibile sul mercato, da qualunque parte la si voglia vedere».

«Avevamo scommesso sulla permanenza di Campazzo, ma ora non ci sono più dubbi: la situazione è questa, il dato è tratto. Facundo Campazzo lascerà il Real Madrid».

LE NOSTRE VALUTAZIONI

Premessa: abbiamo verificato tutto quanto letto ieri sui vari media con nostre fonti spagnole e sì, è tutto vero e confermato.

E’ il momento giusto? Sì. Facu è pronto, ha l’età corretta per il salto, una carriera europea di grande successo ed ha tutto per poter fare benissimo in NBA.

Il “buyout” ci pare una cifra clamorosa. Non tanto per il valore eccelso dell’atleta, quanto per il fatto che sia un pagamento che inciderà in maniera tremendamente significativa sui prossimi salari del campione argentino. Che certamente, nonostante le smentite di facciata, sarà in trattativa avanzata, benché dalla conclusione non scontata, con qualche franchigia. Cosa deve guadagnare in NBA per potersi permettere questo rimborso al Real? Ipotizziamo almeno un contratto da 7-8 milioni (uso o € che siano) ma proviamo a metterlo a confronto con alcune retribuzioni attuali in NBA. 8 milioni è oggi il 150mo salario NBA, su 579 atleti sotto contratto. Sotto quella cifra c’è gente del calibro di Davis Bertans (7,000), Nemanja Bjelica (6,825), Ivica Zubac (6481), Marco Belinelli (5,846), Nicolò Melli (4,102) o Boban Marjanovic (3,500), senza ragionare sui “vari regolamenti salariali. Quale tipo di squadra sarebbe pronta a rischiare un investimento del genere su un giocatore che, sebbene straordinario, porta con sé le incertezze di un impatto tutto da verificare in questa lega? E sia chiaro che la nostra idea è che possa fare benissimo, quelle incertezze non le abbiamo, ma resta opinione personale e quindi di limitatissimo interesse. Bisogna allora provare ad entrare nelle logiche NBA, molto diverse da quelle europee.

Lo stipendio di Campazzo al Real, che sarebbe lo stesso in quelle 4 o 5 squadre che potrebbero permetterselo, non ha nessuna logica finanziaria, come quasi tutti gli stipendi del vecchio continente, basati sul mecenatismo e l’ambizione di ricchi proprietari, sempre in perdita. In NBA è ben diverso ed allora, visto l’obbligo di spesa delle franchigie, non sarà un milione o due in più a cambiare le cose per chi vorrà accaparrarsi i servizi di Facu. Qui si aprirebbe un discorso troppo lungo e complicato, che magari affronteremo in altra occasione, ma è chiaro che ne deriva un sì chiarissimo. Ci sono squadre NBA, non tutte, che possono fare questa operazione per ragioni evidenti. E quel lungo ragionamento ci pioterebbe a comprendere perchè Otto Porter guadagna più di Anthony Davis…

A margine di tutto questo c’è un pensiero a riguardo che agita le nostre riflessioni ed è tema toccato anche da Carlos Sanchez Blas. Ma se il Real non si muovesse ora e lasciasse andare Campazzo, forte dell’incasso del notevole “buyout”, ragionando semplicemente sulle mille incertezze che riguardano una stagione che tutti ci auguriamo possa giocarsi ma sullo svolgimento della quale nessuno può giurare? Se la riflessione madridista fosse un semplicissimo “abbiamo Llull, Laprovittola ed Alocen, incassiamo 6 milioni e vediamo cosa succede almeno sino a metà-fine ottobre quando sapremo che stagione sarà e come si giocherà”?

Se dovessimo mettere il nostro piccolo € andrebbe certamente su questa ultima possibilità, ben chiarendo che resta un’altra opinione personalissima.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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