Le stelle della cantera del Barça

Nel secondo episodio della nuova ‘Stelle che Verranno’ vi parliamo di due dei migliori talenti blaugrana

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In questa seconda puntata del nuovo format di ‘Stelle che verranno’ resteremo sempre in Spagna, parlando questa volta di due dei migliori prospetti del Barcellona Ibou Dianko Badji e Gael Bonilla.

IBOU DIANKO BADJI

Nato in Senegal e cresciuto cestisticamente nella NBA Academy Africa, Badji spicca per il suo fisico possente di 216 cm e un’apertura alare di 229 cm. Dopo essersi messo in mostra nell’academy africa, Ibou entra nei radar del Barcellona, che decide di tesserarlo nel dicembre 2018, aggregandolo fin da subito alla formazione U18.

Nella stagione appena conclusasi il centro senegalese ha debuttato sia nell’ANGT, scendendo in campo in tutte e quattro le partite giocate nella tappa di Valencia chiudendo con 23 minuti, 8 punti e 8,8 rimbalzi di media, che nel Barça B, collezionando ben venticinque presenze con 15,7 minuti, 5 punti e 4 rimbalzi di media.

Nonostante sia ancora minorenne (compierà 18 anni il prossimo 13 ottobre), Ibou si è già saputo mettere in mostra grazie all’enorme agilità, paragonata al suo fisico, che gli permette di muoversi in tutte le parti del campo. L’aspetto difensivo è il suo vero punto di forza, tanto che in molti si sono preoccupati di paragonarlo ad un altro centro africano dalla stazza imponente, Dikembe Moutombo. Proprio come l’ex centro congolese, anche Ibou riesce a stoppare i suoi avversari con estrema facilità, grazie proprio alla sua velocità di movimento che gli permette di rimanere addosso al suo marcatore.

In attacco, invece, è ancora un po’ troppo acerbo, segnando principalmente grazie alle sue schiacciate. Il tiro e il movimento del pallone sono discreti per essere un centro, ma se vorrà diventare devastante anche nella metà campo offensiva dovrà lavorare molto. 

Negli Stati Uniti lo danno già per certo ad una chiamata nel primo turno nel Draft 2021, noi, invece, speriamo di godercelo il prima possibile, e per il maggior tempo possibile, qui in Eurolega. E chissà che con Jasikevicius non trovi qualche minuto già da quest’anno.

GAEL BONILLA

Considerato uno dei maggiori talenti messicani, Bonilla muove i primi passi nei campi della sua città natale Ecatepec, fino a quando, nell’agosto del 2016, il Gran Canaria decide di inserirlo nel proprio settore giovanile.

Così Gael, a soli quattordici anni, si imbarcò da solo alla volta della Spagna. Nel suo primo anno lontano da casa attira su di se le attenzioni dei maggior club spagnoli, tanto che, nell’aprile del 2017, il Real Madrid decise di prenderlo in prestito in vista del Torneo di Castelldefels.

A sorpresa Bonilla venne eletto MVP del torneo, scatenando una vera propria battaglia tra Real Madrid e Barcellona per accaparrarselo. Entrambe le società invitarono sia lui che tutta la sua famiglia a vedere i rispettivi centri tecnici e le strutture societarie per convincere il ragazzo a scegliere una o l’altra destinazione.

Si dice che, dopo essere volati sia a Madrid che a Barcellona, l’ultima sera del tour la madre disse a Gael “Bene figliolo, è stato tutto molto bello, ma ora bisogna prendere una decisone” e la sua risposta fu “Avevo già deciso fin dall’inizio, andrò al Barcellona”.

Le sue prime due stagioni maglia blaugrana sono stato tutt’altro che deludenti e, nonostante la giovanissima età, è stato aggregato fin da subito all’U18, disputando sia l’edizione 18/19 che la 19/20 dell’ANGT. Nella prima apparizione ha chiuso con quattro presenze e 10,3 minuti, 3,5 punti, 2,3 rimbalzi e 1,3 assist di media. Nella seconda, invece, ha incrementato le sue prestazioni a 30 minuti, 10 punti, 7,3 rimbalzi e 4,7 assist di media a partita.

Con grande probabilità, nella prossima stagione, verrà aggregato al Barça B, portando avanti i suoi margini di miglioramento decisamente ampi. Gael, infatti, nonostante sia una guardia può contare su un fisico di 203 cm, che gli permette di saper giocare sia vicino che lontano dal ferro. Inoltre il suo ottimo tiro diventa un’ulteriore arma per battere le difese avversarie.

Di una cosa siamo certi, sentiremo parlare a lungo di Gael Bonilla

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