Il saluto di Obradovic al Fenerbahçe, il mondo di Eurolega che cambia

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Zeljko Obradovic non sarà più l’allenatore del Fenerbahçe.

La decisione, attesa per i primi giorni di questa settimana, è arrivata nella serata di ieri ed il Coach serbo ha rilasciato un comunicato pubblicato dal sito del club in cui ha espresso tutti i suoi pensieri in questo momento.

«La scorsa settimana ho avuto diversi incontri molto cordiali e fiduciosi con il Presidente Ali Koc, il vice Presidente Semih Ozsoy ed il GM Maurizio Gherardini. Abbiamo concordato che io prendessi qualche giorno con la mia famiglia a Belgrado per decidere con la massima tranquillità. Ho preso una delle decisioni più dure della mia vita scegliendo di prendermi un “timeout” di un anno».

«Dopo 7 anni fantastici la cosa più importante è ringraziare l’ex Presidente Aziz Yildirim e la sua dirigenza, il Presidente attuale Ali Koc, il vice Presidente Semih Ozsoy ed il loro board per il supporto che mi hanno dato. Mi fa piacere menzionare anche quello che ci hanno dato partner come la famiglia Ulker, il gruppo Dogus, Beko e tutti gli altri che ci hanno appoggiati. Inoltre voglio ringraziare lo staff guidato da Maurizio Gherardini, con cui abbiamo vissuto momenti incredibili. I miei assistenti e collaboratori sul campo, per quello che abbiamo fatto e, specialmente, per la relazione fortissima che abbiamo mantenuto attraverso situazioni difficili. Un grande ringraziamento inoltre ai giocatori con cui ho lavorato in 7 anni. Loro sono i veri protagonisti dei risultati ottenuti. Poi, in modo speciale, a coloro senza i quali questo lavoro non avrebbe senso: i tifosi. Ci hanno sostenuto sempre, dimostrandoci amore in ogni momento vissuto in questi 7 anni. Ci sono stati tani momenti in cui ci hanno dato cose che non dimenticherò mai».

«E’ stato un onore ed un piacere essere membro di un club come il Fenerbahçe. Questo è un nuovo inizio per il Fener, non una fine, e sono sicuro che i tifosi continueranno a sostenere il club e che celebreranno ancora grandi successi sportivi come quelli che abbiamo vissuto».

Un bel messaggio, sincero e non scontato in questa situazione di tensione, perché tale è la faccenda oggi in casa Fener.

Il “timeout” di un anno è evento accaduto solo una volta negli ultimi 28 anni, in quel 2102/13 post Panathinaikos. Non mancheranno le speculazioni sul suo futuro, peraltro già iniziate ieri con alcuni tweet pronti a scommettere su Zeljko tra Barcellona e Milano nell’estate 2021.

Sarà una stagione speciale per tante ragioni che tristemente conosciamo, con un velo di incertezza che oggi non siamo ancora in grado di squarciare, ma soprattutto sarà una stagione speciale perché mancherà il più grande di tutti, l’uomo che da solo vanta più successi continentali di Laso, Messina ed Itoudis messi assieme. Non siamo all’eredità da raccogliere, perché #zocisback sarà l’hashtag del 2021 senza alcun dubbio, ma certamente i grandi Coach di Eurolega avranno il compito di coprire il vuoto, immenso, creatosi con l’assenza del migliore. Ne hanno le capacità, lo hanno già dimostrato.

Basta che non si dica, al termine della prossima stagione, che chi vincerà lo avrà fatto “ma non c’era Obradovic”. Non ci sono asterischi, c’è il campo che parla e c’è una decisione rispettabilissima che va onorata, in primis da chi vorrà e potrà dimostrasi all’altezza del più grande di tutti.

Ci perdoneranno Datome e Sloukas, De Colo e Vesely se oggi non li riteniamo l’argomento principale, peraltro in almeno un paio di casi decisamente scontato al momento.

Oggi se ami il gioco celebri Zeljko, lo ringrazi per quello che ti ha regalato e non vedi l’ora di vederlo ancora sul pino ad insegnare pallacanestro sollevando trofei. Come ha sempre fatto, come riprenderà a fare dall’estate prossima.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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