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MVP Final Four: la parentesi europea di Ekpe Udoh

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Ekpe Udoh ha giocato fino ad ora 2 stagioni in Europa, se con consideriamo la partita disputata con il Bnei Herzliya durante il lockout NBA del 2011. Nella sua vita sportiva ci sono quasi sempre stati gli States. College tra Michigan e Baylor e poi professionismo. Warriors, Bucks e Clippers e Jazz. Ora è in Cina e veste la canotta blu-azzurra dei Beijing Ducks.

Gli unici titoli che però ha raccolto, sono di marca turca. Con il Fenerbahce il centro di origini nigeriane nato a Edmond, oltre ai due campionati e a una coppa nazionale, ha alzato da protagonista, da MVP, l’Eurolega 2017.

Non è facile ambientarsi al gioco europeo, figuriamoci in poco tempo. Ekpe Udoh è l’eccezione che conferma la regola ed è subito entrato perfettamente nei giochi di coach Obradovic. Nelle sue due stagioni europee, il Fenerbahce è arrivato in fondo alla Eurolega in entrambe le occasioni.

Nel 2016, l‘epilogo è stato amaro e dopo 45 minuti di battaglia con il CSKA Mosca, la squadra di Istanbul ha dovuto cedere il passo e accontentarsi del secondo posto. 12 mesi dopo, proprio al Sinan Erdem Spor Salonu, la casa dell’Efes, arrivarono riscatto e titolo. A cadere sotto i colpi di Udoh & Co. furono il Real Madrid (84-75) e l’Olympiacos con un netto 80-64. È in quell’occasione che Ekpe venne premiato MVP.

Uomo da momenti chiave. Nelle 4 sfide valevoli per le Final Four (tra le due edizioni), il centro ha sempre chiuso in doppia cifra per punti realizzati e, nella finale 2016 e nella semifinale 2017, ha raggiunto e superato quota da 10 anche alla voce rimbalzi.

I numeri, a maggior ragione se visti così superficialmente, non “dicono” tutto. Ma i 12 punti di media e quasi 8 rimbalzi catturati sono un ottimo apporto, specie se incanalato in un sistema vincente come quello giallo-blu.

Unico “rammarico”? Aver potuto apprezzare Ekpe Udoh in contesto europeo due sole stagioni.

Immagini: sito ufficiale Eurolega

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