La Virtus deve fare l’Eurolega! Per l’Italia, per l’Europa…

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Il percorso è tracciato, le voci si sono susseguite durante tutta la stagione ed i vertici di Turkish Airlines non hanno fatto nulla per smentirle: la Virtus in Eurolega è qualcosa che può diventare reale già per la stagione 2020/21, pressoché certezza per quella seguente.

La situazione intricatissima legata all’eventuale consecuzione della stagione presenta ad oggi scenari ancora non ben definiti.

Se le due massime competizioni continentali si concludessero nel mese di luglio, come Euroleague Basketball sta disperatamente cercando di organizzare, il tutto sarebbe molto chiaro. Bologna potrebbe qualificarsi arrivando in finale di 7Days Eurocup oppure attraverso una delle 3 wild card che il regolamento approvato la scorsa estate prevede. Difficile che due di quesi tre inviti non arrivino alle V nere ed al Partizan.

In caso invece di chiusura definitiva della stagione la faccenda sarebbe alquanto più complessa, poiché effettivamente Eurolega si troverebbe di fronte ad un grande dilemma. Confermare le 18 di quest’anno, che ancora se la stavano giocando, oppure introdurre il nuovo regolamento come se fosse andato tutto liscio? Possiamo già immaginare le polemiche, tra l’altro risolvibili con un filo di buon senso. Tra le ultime tre della classifica attuale vi sono Alba Berlino e Zenit, virtualmente eliminate dalla corsa Playoff, quindi sostituirle per il prossimo anno con due wild card non sarebbe per nulla uno scandalo.

La data del 24 maggio, limite entro cui il board della lega di Bertomeu si è imposto di prendere una decisione, si avvicina a grandi falcate e non è detto che l’annuncio non arrivi anche prima di quel termine.

Indipendentemente da tutto ciò, dai problemi di una stagione che è unica, e speriamo lo resti, per problemi gravissimi, vi è una considerazione fondamentale: Bologna merita l’Eurolega ed un grande torneo come l’Eurolega ha bisogno anche di città e squadre come  Bologna e la Virtus.

Le ragioni? Molteplici.

Poche città vivono la passione e la competenza bolognese. C’è una storia gloriosa, c’è l’eredità di un titolo, nel 2001, che ha visto in campo una delle 3-4 migliori squadre di sempre in questo torneo, c’è una società moderna, organizzata, competente ed all’avanguardia da ogni punto di vista.

C’è un Coach come Sasha Djordjevic e ci sono campioni come “il mago” Milos (sì, per alcuni basta il nome…) e Stefan Markovic, che non finiremo mai di ritenere uno dei più sottovalutati giocatori del continente, nonché un roster in crescita che si è confermato ad alto livello tutta la stagione.

E’ ovvio che l’approdo nel massimo torneo continentale aprirebbe immediatamente la necessità di rafforzarsi sul piano tecnico in maniera importante, perché si è visto in questi anni quanto alto sia il livello della competizione, nonché aggiungerebbe il naturale bisogno di allungare il roster, sottoposto ad uno sforzo estremo nel doppio impegno.

Tutte cose che avranno la loro naturale evoluzione nei prossimi giorni. E se dovesse essere questione di un altro anno potrebbe esserci una delusione al momento, ma il progetto non dovrebbe subire alcuna mutazione.

La Virtus merita l’Eurolega, lo meritano quelli che erano pacificamente in campo prima della gara con Trieste nel 2002 e lo meritano i 7500 di media dell’anno di Markovski, come lo merita la società di oggi.

Il secondo campionato al mondo dopo la NBA ha assoluto bisogno di piazze come Bologna, che a livello di passione si avvicina a culle del gioco come Kaunas, e l’arrivo della Virtus sarebbe la cosa migliore che potrebbe accadere anche al trasandato basket italiano, dando il via ad una rinascita che non può non passare attraverso una rivalità con Milano che può e deve essere anche europea.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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